F1 Live 3 maggio 2020: Giedo van der Garde e le orte chiuse:
Raggiunto dai microfoni della trasmissione Formule1 Café di ‘Ziggo Sport’, l’ex pilota di Formula Uno racconta i segreti della ripartenza. Ecco le sue parole…
“Se l’organizzazione del Gp procede, solo 60 persone per squadra potranno accedere al circuito. Successivamente ne arriveranno altre 20 che rimarranno in hotel e potranno essere schierate nel caso alcuni si ammalino. Prima di recarsi lì tutti saranno testati e tutte la squadre avranno dei tempi scaglionati per raggiungere il circuito.
La Red Bull ad esempio arriverà alle otto, l’AlphaTauri alle otto e un quarto e così via. In questo modo non si potranno incrociare affatto. Se ci sarà una seconda gara, solo le persone che hanno partecipato alla prima potranno prendere parte all’altra”.
F1 Live 3 maggio 2020: Massa e il despota spagnolo…
Tramite una delle tante dirette Instagram che in questa pausa forzata spopolano, l’ex pilota brasiliano della Ferrari si toglie l’ennesimo sassolino dalla scarpa. La vittima è sempre lui, il due volte campione del mondo spagnolo…
“Il vicino di box più difficile e più duro che ho avuto è stato Alonso. Non voglio ignorare l’importanza di Schumi, ma Fernando, senza dubbio, aveva lo stesso talento, la stessa velocità e la stessa intelligenza del tedesco. Michael aveva potere all’interno del team, ma per me era come un fratello maggiore. Mentre con lo spagnolo la disputa era egualitaria, eravamo alla pari, ma lui riuscì a portare tutto a suo favore…”
“Già alla seconda gara dell’anno la scuderia voleva che lo lasciassi andare avanti. Non era giusto. Questa situazione ha iniziato ad influenzarmi psicologicamente fino a precipitare in occasione del GP della Germania quando dovetti cedere. Ho sofferto molto con Alonso. Andavamo d’accordo, ma poi lui riusciva sempre a cambiare le cose a suo favore. Con Kimi invece non ho mai avuto questo genere di problemi.”
F1 Live 3 maggio 2020: Alesi e la vittoria sfumata
Intercettato dai microfoni del web magazine francese l’Equipe, l’ex ferrarista racconta la storica edizione 1996 del Gran Premio di Montecarlo.
“La partenza avvenne sotto la pioggia. Mi trovai dietro a Schumacher al Loews. La sensazione a Monaco è sempre quella di essere dentro la macchina che ti precede. Mentre guardavo vidi Michael forzare la sua Ferrari, e improvvisamente si schiantò sul guardrail. Mi presi una bella paura, ma per fortuna riuscii ad evitarlo. Stavo tranquillo dietro Hill, per sfruttare l’unica scia asciutta su di una pista tanto scivolosa, perché se si fossero bloccate le ruote in frenata sarebbe stato impossibile fermare la vettura. Poi vidi Damon ritirarsi per la rottura del motore e mi ritrovai in testa alla gara.“
“Più tardi montai le gomme da asciutto, e con 30 secondi di vantaggio pensai che guidare più tranquillamente era la cosa giusta. A Monaco le compressioni erano maggiori. Con la pioggia decidemmo di settare la monoposto alleggerendo le sospensioni, ma purtroppo una barra di torsione si ruppe. Era già successo nelle prove libere, per altro…”
Senza dubbio fu una grande festa per i support francesi vedere trionfare il connazionale Olivier Panis. Un po’ meno per Jean che vide sfumare quella che sarebbe potuta essere la seconda vittoria in Formula Uno.
“Ovviamente quel giorno non ero felice per la vittoria di Panis. Mi sono ritirato varie volte in testa ai Gran Premi, e non ho mai pensato che il pilota che vinceva al posto mio se lo meritava perché mi era simpatico. Devo comunque dire che quel giorno Olivier fu il migliore e meritò la vittoria. Il nostro non era un grande rapporto, ma non è mai stato scorretto né ha mai fatto polemiche.”
Per la prima volta dal 1955, il Gran Premio di Monaco non parteciperà al mondiale di Formula Uno. Il presidente dell’Automobile Club di Monaco Michel Boeri racconta le motivazioni alla base della dolorosa ma necessaria scelta.
“Tutto andava bene. La costruzione del circuito era iniziata e avevamo già venduto oltre l’80% dei biglietti. Sfortunatamente, era diventato impossibile combattere un’epidemia che stava guadagnando terreno. Dato che la FIA e la Formula Uno hanno annunciato che gli eventi di maggio non potevano aver luogo, non avevamo altra scelta. Una decisione del genere non poteva essere presa alla leggera. Così, dopo un’analisi precisa della crisi in corso è stato con grande tristezza che il consiglio di amministrazione dell’ACM ha preso la decisione di annullare la 78a edizione del Gran Premio di Formula Uno di Monaco.
“Riprogrammare l’evento non era realistico. Chiedere ai 1.500 volontari di cambiare la loro disponibilità da maggio ad agosto, o pretendere che le aziende, alcune delle quali sono lontane da qui, tornassero a costruire il circuito era impossibile. Eravamo bloccati. Inoltre, non siamo i soli nel Principato di Monaco. Ci sono così tanti eventi tra agosto e ottobre che non potevamo sovrapporci, soprattutto sapendo che sono 45 i giorni necessari per costruire il circuito e 25 per smontarlo…”
F1 Live 3 maggio 2020: Lewis l’imbattibile…
Quel ragazzino tremendamente veloce, ma allo stesso tempo nervoso e impaziente al volante, ha lasciato spazio ad un uomo maturo e consapevole della forza estrema che possiede. Raggiunto dai microfoni del web magazine Autocar, Ecclestone sposa questa tesi. Ecco le sue parole…
“Non esiste un libretto delle istruzioni. Nessuno ti dice cosa fare. Lewis ha oramai raggiunto uno status perfetto, che li consente di non pensare troppo prima di parlare, incurante delle conseguenze che le use parole potrebbero avere.“
“Smuove le masse e le persone… sono contento che lo possa fare. Con Hamilton condivido la tesi secondo la quale la F1 è oramai troppo sicura. Chiariamo… non voglio certo vedere piloti feriti, ma il fascino che si viveva correndo sempre al limite con i conseguenti rischi si è perso totalmente.”
Lewis il motociclista impaziente…
Rossi e Hamilton furono protagonisti di uno scambio di mezzi grazie alla sponsorizzazione di Monster Energy. Mentre l’italiano si mise al volante della Mercedes con cui Lewis fu incoronato campione nel 2017, il britannico salì sulla Yamaha M1. Massimo Meregalli, team manager della squadra giapponese, raconta un aneddoto molto interessante…
“Si è presentato molto presto sul circuito perché voleva salire in moto già alle nove del mattino. Abbiamo dovuto fermarlo, spiegandogli che nel circuito Ricardo Tormo di Valencia prima delle 11:00 non era possibile scendere in pista. Ricordo che dopo aver perso quelle due ore, ha provato ad andare il più forte possibile…”
F1 Live 3 maggio 2020: Sebastian temporeggia…
Vettel non ci sta. Secondo la stampa teutonica, il quattro volte campione del mondo della Ferrari avrebbe rifiutato un’offerta di 9 milioni di dollari per la stagione 2021, con un’ opzione per il 2022. Le condizioni paritarie con il compagno di squadra più giovane non avrebbero a genio al ferrarista.
La scuderia di Maranello, guidata dal team principal Mattia Binotto, vorrebbe mantenere una certa stabilità futura. Al momento però, Sebastian non ci sente. Prende tempo e attende lo sviluppo della trattativa. Ricciardo, in scadenza di contratto con il team transalpino Renault, sta alla finestra. L’australiano potrebbe esser un sostituto perfetto, da affiancare al talento monegasco.
F1 Live 3 maggio 2020: L’esordio di Vettel
Il quattro volte campione del mondo delle Ferrari sbarca nel virtuale. Guidando una Brabham BT44B dal 1974, il pilota del Cavallino Rampante ha partecipato al Legends Trophy di “The Race”.
Vettura rossa, casco bianco e bandiera tedesca non sono mancate. “Una fotocamera non funzionava… detto questo ogni inizio è difficile”, le prime parole spese dal teutonico dopo la nuova esperienza. Quindicesimo in qualifica, con un bel sorpasso ai danni di Emerson Fittipaldi taglia il traguardo nella stessa posizone di partenza.
F1 Live 3 maggio 2020: L’avviso per il futuro…
La diffidenza del vice presidente FIA Graham Stoker emerge nelle ultime dichiarazioni, illustrando un possibile panorama conflittuale. Ecco le sue parole raccolte dalla rivista ufficiale della FIA AUTO.
“Quello del motorsport, sarà un contesto estremamente competitivo e potenzialmente molto affollato, e in un certo senso è quello che dobbiamo sperare. Vogliamo ritornare nell’ambiente vibrante e diversificato degli sport motoristici a cui siamo abituati. Tutto questo richiederà una gestione molto attenta. Tenendo presente il codice sportivo internazionale ed il calendario sportivo internazionale, l’approccio dev’essere molto flessibile”
“La priorità principale è far ripartire il motorsport, e se ciò significa creare alcuni “super weekend” con eventi multipli in corso, con flessibilità e collaborazione beh… perché no? Si tratta di metter in piedi eventi semplici o nazionali di medio livello, in modo che torni la fiducia. Il motorsport deve raccogliersi e dimostrare una certa flessibilità in termini di manifestazioni e luoghi, cercando di pensare fuori dagli schemi. Solo così potrà ripartire tutto in maniera spettacolare, attirando l’interesse del pubblico. Inoltre, dovremo essere capaci di dimostrare attraverso parole e fatti, che lo sport automobilistico è un’influenza positiva e rilevante…”
F1 Live 3 maggio 2020: Jos e il futuro
Raggiunto dai microfoni del quotidiano olandese De Telegraaf, l’ex pilota di Formula Uno Jos Verstappen racconta le proprie sensazioni sul difficile momento della categoria.
“Sono convinto che ci saranno diverse gare. Una stagione senza competizione è impossibile, altrimenti le squadre spariranno e le persone perderanno il lavoro. Sono in gioco molti contratti: la salute è ovviamente la cosa più importante, ma chiudere l’intera economia per mesi non è un’opzione. Tutti devono usare il buon senso.”
“Durante un Gran Premio, ci sono almeno quindici persone che lavorano su di una monoposto di Formula Uno in uno spazio molto piccolo, quindi non saranno in grado di rispettare la distanza di un metro e mezzo.”
F1 Live 3 maggio 2020: Rahimov fissa la data…
Intercettato dai microfoni del web magazine inglese Motorsport Week, il direttore esecutivo del circuito di Baku fa il punto della situazione. Ecco le sue parole.
“Siamo in stretto contatto con il governo dell’Azerbaigian, la F1 e altre parti interessate. Abbiamo concordato con la massima categoria del motorsport che la gara non dovrebbe essere posticipata dopo la metà di ottobre. Teniamo molto ai nostri fan e vorremmo che si divertissero a Baku durante un weekend di corse. Solitamente, le nostre attività di preparazione per l’impianto iniziano 13-14 settimane prima del fine settimana di gara. Nella situazione attuale, tuttavia, potremmo provare a ridurre questa durata di una quindicina di giorni, utilizzando un programma molto più intenso”
“Se fossimo in grado di disputare la manifestazione tra metà settembre e metà ottobre, sarei abbastanza sicuro di poter raggiungere l’obiettivo, dato che la maggior parte dei lavori sarebbe completata in estate. Correre per le strade della città aggiunge una complicazione, come per qualsiasi altro circuito urbano. Per questo, sarebbe idealmente fantastico provare a correre la gara prima che le scuole riprendano dopo la pausa estiva del 15 settembre.”
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1