Il dubbio di Liberty Media: vale ancora la pena scommettere sugli eventi dal vivo?
La pandemia da Covid-19 ci ha catapultati in un mondo pieno di incertezze. Sebbene il domani, il futuro, sia da sempre avvolto in un alone di mistero, a volte anche affascinante, coinvolgente e stimolante, adesso le sensazioni a riguardo sono molto diverse… Quelle che prevalgono maggiormente oggi sono ansia e paura. Dopo una prima fase in cui si guardava solo alla salute delle persone, il focus va spostandosi rapidamente sulla crisi economica e su ciò che si potrà riuscire a fare con i mezzi a nostra disposizione da ora in avanti.
Pensieri che non riguardano solo le persone comuni. Anche i grandi manager d’azienda si stanno interrogando su quale sia la strategia migliore da seguire ed in particolare, per quanto concerne il mondo della Formula Uno, Liberty Media sta incentrando la sua attenzione su come cambierà l’organizzazione degli eventi live e di conseguenza quali saranno le entrate che ne potrebbero derivare a seconda dei possibili scenari.
Intervenuto nell’incontro annuale con gli azionisti del gruppo, il CEO di Liberty, Greg Maffei ha così manifestato la sua preoccupazione in merito: “Penso che le cose dovranno essere adattate e cambiate in modo da poter fare affari che funzionino anche in un mondo post-covid-19“ riporta il quotidiano ‘Atlanta Journal Constitution’. “Credo che in futuro si possa tornare ad organizzare eventi dal vivo una volta trovata una cura, un vaccino o anche solo attuando le giuste procedure”.
Ma la domanda che il manager statunitense si pone è: “Saranno redditizi come in passato? Penso che per conoscere questa risposta dovremo aspettare ancora. Per ora quindi il piano è di procedere con cautela, passo dopo passo”.
Non distante da questa filosofia di pensiero anche John Malone, presidente e maggiore azionista di Liberty Media: “La divulgazione di eventi dal vivo, tramite l’utilizzo delle reti televisive e attraverso l’uso di contenuti multimediali, credo che non cambierà. Sfortunatamente ci troviamo a fare i conti con questa pandemia. Onestamente credo che più prima che poi arriverà una cura o un vaccino che ci permetterà di riavvicinarci alla normalità. Tuttavia, fino ad allora, questa situazione avrà un forte impatto sugli investimenti.”
In effetti, in questo periodo chi non ha possibilità ‘tirerà a campare’ mentre chi ha i soldi starà molto attento a dove impiegarli. Molti ad esempio guarderanno ad investimenti a breve termine, considerati migliori, perché in parole povere se l’operazione riesce o fallisce lo si apprende nel giro al massimo di qualche giorno. Se qualcosa va storto si può tentare di raddrizzare il tiro puntando su un altro affare, e in più, in genere, non si maneggiano cifre eccessive (poi dipende).
Chi invece sceglie di bloccare il proprio denaro per un periodo di tempo più lungo è costretto a rischiare di più. Sia per i tempi, spesso indeterminati (nel senso che non si può conoscere con esattezza quando e se si avrà un guadagno), sia per le cifre impiegate, che devono essere per forza di un certo livello per giustificare tale ‘waiting time’.
Sembra essere questa la strada che il gruppo Liberty Media intende perseguire. I vertici credono che gli eventi live possano tornare ad essere molto redditizzi in futuro e per questa ragione sono ancora disposti a scommetterci: “Se saremo in presenza di una forte recessione, questo offrirà delle opportunità a chi crede che gli eventi dal vivo possano un giorno ritornare come quelli di un tempo” conclude Malone.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno