La Gestione Sportiva Ferrari torna operativa: cosa dobbiamo attenderci?
Il momento di tornare al lavoro è finalmente arrivato per la Ferrari. Dopo circa due mesi di stop forzato, oggi 21 maggio, riapre la Gestione Sportiva di Maranello. Il processo di ripresa sarà comunque lento e graduale, e a dirla tutta sarebbe già iniziato una settimana fa, quando una parte dei motoristi aveva già fatto ritorno in fabbrica. Per quanto concerne invece il personale tecnico e ammnistrativo, un gran numero di questi sarà ancora costretto a restare a casa. Tuttavia, tramite l’uso del proprio PC, potranno contribuire al processo di sviluppo della SF1000 lavorando ‘tranquillamente’ in smart working.
Ovviamente c’è ben poco da rilassarsi. La nuova vettura sembra essere nata con dei difetti, confermati da Binotto, che le avevano fatto lasciare la Spagna come terza/seconda forza mondiale. Mercedes ricorderete, aveva sorpreso tutti anche grazie all’introduzione del ‘DAS’, ma non solo, ed era stata giudicata imprendibile per chiunque. Su chi sia realmente l’inseguitrice tra Red Bull e Ferrari c’erano dei dubbi, ma comunque non stiamo qui a spaccare il capello… La SF1000, vista a Barcellona, non sarebbe stata in grado di competere per il titolo.
Ora, con l’apertura delle fabbriche e con oltre un mese di tempo prima del debutto stagionale in Austria (3 – 5 luglio) mentiremmo se non sperassimo in una sorta di miracolo sportivo da parte dei tecnici di Maranello. Tuttavia le cose da fare sono tante. Stando a quanto appreso dai test, la Rossa è sembrata essere a suo agio nelle curve lente, tuttavia a scapito di quell’efficienza aerodinamica che aveva caratterizzato la SF90. Non si può volere tutto dalla vita, ma se nel 2019 il comportamento nelle curve lente era ben lungi dall’essere quello desiderato, quest’anno lo stesso discorso può essere fatto per le curve veloci e il dritto. Servirebbe un compromesso tra le due filosofie, cosa molto difficile da ottenere.
Dopo lo svolgimento delle sessioni invernali, si parlò anche del muso, molto largo rispetto alle soluzioni proposte da Red Bull e Mercedes. Chissà se i tecnici avranno tempo e modo di tentare un cambiamento così importante. Il muso, assieme all’ala anteriore, è la prima parte della monoposto che entra in contatto con l’aria circostante. Di conseguenza ha un’influenza diretta su velocità e direzione delle vene fluide che andranno via via ad interagire con le altre parti della vettura incontrate lungo il cammino. La decisione di una sua sostituzione potrebbe anche portare ad un cambiamento radicale nel progetto, quindi non si tratta di una scelta facile da prendere.
Il team non effettuerà comunque questa scelta oggi. Ci avranno già pensato su da tempo e ora si tratterà solo di riprendere a lavorare seguendo il programma stabilito. In ogni caso, qualunque sia stata la decisione finale, questa impatterà fortemente sulla stagione 2020 e su quella 2021. In Austria infatti verranno omologati telaio, trasmissione e sospensioni. Parti che poi risulteranno congelate nel periodo della pausa invernale (team, FIA e Formula Uno starebbero prendendo in considerazione uno sviluppo limitato tramite l’utilizzo di gettoni, quindi sarebbe bene agire sulla monoposto ora che si può intervenire a ‘proprio piacimento’).
Un aggiornamento importante che arriverà a Spielbeg riguarderà sicuramente la Power Unit, diversa da quella che si sarebbe vista a Melbourne, e che secondo ‘Motorsport.com’, garantirebbe una quindicina di cavalli in più. Inizia dunque il lavoro e riprende l’ansia… Riuscirà la Ferrari a ricucire parte di quel gap tale da permetterle di inserirsi nella lotta mondiale? Un passo avanti sarà fatto indubbiamente, ma bisognerà vedere anche i risultati raggiunti da Red Bull e Mercedes nel frattempo.
Di certo non staranno a poltrire sul divano a girarsi i pollici… Questo sport lo si è già praticato abbastanza.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Ferrari
Ma come, con lo stesso muso la 90 era un missile in rettilineo…ora in questa 1000 è diventato l’elemento penalizzante? Penso che la chiave di volta sia nel capire se a Maranello saranno capaci di nascondere per tutta l’annata gli “escamotage” motoristici. Era palese infatti che durante i test spagnoli, il motore girava sottotono. Vedremo.