venerdì, Novembre 22, 2024

Szafnauer sul budget: “Va ricordato che sarà possibile spendere anche meno”

Szafnauer sul budget: “Va ricordato che sarà possibile spendere anche meno”


Dopo tanto parlare di budget cap sotto una luce politico-teorica, finalmente abbiamo una dichiarazione pratica che ci farà capire veramente cosa accadrà dal 2021 in poi. Tralasciando per un attimo tutte le discussioni che stanno avvenendo in merito (trovate le ultime news qui), che il limite di spesa sia 175 milioni di dollari, 145 o 130, quello che dobbiamo cercare di capire è: ‘come potranno comportarsi le squadre una volta che il valore di questo tetto sarà pattuito?’

Interessante e delucidativa la dichiarazione rilasciata da Otmar Szafnauer (team principal Racing Point) al sito ‘Motorsport.com’: Ciò che va tenuto a mente del limite di spesa è che non devi obbligatoriamente spendere tutti quei soldi. Non è necessario. Come Force India (dal 2008 fino al 2018), ad esempio, considerando tutte le esclusioni (ovvero ciò che dal 2021 non verrebbe conteggiato nel budget), spendevamo poco più di 100 milioni di dollari, circa 110 milioni. Ma tra questi vi erano molte esclusioni. Quindi, se eliminassimo tutte queste voci, immagino che saremo arrivati a spendere in tutto 70 milioni di dollari l’anno. Cifra che ci ha portato al quarto posto costruttori in alcuni casi (2016 e 2017).”

Quello che il tecnico ci tiene a far capire è che avere un tetto di spesa andrà tutto a vantaggio dei team minori, i quali continueranno ad investire più o meno la stessa cifra attuale… “Se il massimale sarà di 170 milioni di dollari, ciò non significa che dovrai spendere 170 milioni di dollari. Significa che se vuoi vincere puoi spendere fino a 170 milioni di dollari. Discorso diverso per i top team che sicuramente ne usciranno molto ridimensionati: “I team maggiori, che oggi spendono sui 300 milioni di dollari, dovranno scendere a 170, 150 o 100 milioni di dollari se non addirittura più in basso. Questi ora stanno urlando: ‘Sarò costretto a ridurre di molto il mio personale. È difficile da fare. Ho investito molto in passato perché le regole erano tali che se avessi investito avrei avuto maggiori possibilità di successo. Ora tutto questo mi viene tolto. È ingiusto’.”

Szafnauer sul budget: “Va ricordato che sarà possibile spendere anche meno”
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10, Max Verstappen, Red Bull Racing, Charles Leclerc, Ferrari SF90

Se ci si sofferma a riflettere un attimo, tanto giusto in effetti non è… Ritrovarsi a dover riprogrammare tutta la struttura aziendale dal giorno alla notte non è uno scherzo. Passare da 300 milioni di dollari (per Mercedes e Ferrari sono anche di più, alcuni anni hanno di gran lunga superato i 400 milioni di dollari, tipo nel 2019) a 145 (è questa la reale somma di cui si sta parlando adesso) non è un gioco. Se uno guarda tutto da un punto di vista sportivo, è logico che vorrebbe vedere le squadre avere pari opportunità. Purtroppo il modello precedentemente era ‘sbagliato’ e con gli anni ha portato alla formazione di questa disparità.

Del budget cap se ne parlava già da tempo, ed il suo ingresso era già previsto per il 2021. Quindi FIA, Formula Uno e team avevano capito che non si poteva proseguire su questa via. Tuttavia il coronavirus è arrivato prima e senza preavviso, abbattendosi contro tutti noi come un ciclone. Questo farà sì di avere un tetto molto più basso rispetto a quanto originariamente pattuito e la cosa porterà inevitabilmente a delle dure conseguenze.

Oltre a quello dei top team però vi è un altro punto di vista di cui Szafnauer ha voluto renderci partecipi: “Poi posso capire anche il pensiero di Zak Brown (CEO McLaren) il quale dice: ‘Abbiamo bisogno di un limite di spesa realistico, grazie al quale ogni squadra trovi una propria stabilità finanziaria. Poi se grazie a questo riuscisse anche a fare più soldi cosa ci sarebbe di sbagliato’?” Ipoteticamente non vi sarebbe nulla di male. Una volta fissato il tetto di spesa, più o meno tutti avranno pari opportunità. Le spese saranno molto ravvicinate e la cosa si ripercuoterà anche sulle prestazioni delle vetture. Quindi se le squadre riuscissero anche ad avere dei maggiori profitti non ci sarà nulla di sbagliato. Sarà una sorta di premio per il buon lavoro svolto.

Szafnauer sul budget: “Va ricordato che sarà possibile spendere anche meno”
Zack Brown e Andreas Seidl

L’unica cosa però, bisognerebbe evitare che i team minori possano trarre un vantaggio acquistando alcune parti della monoposto fuori budget, come quelle fornite assieme alla power unit, mentre le case costruttrici dovrebbero includere costi di progetto e produzione di dette specifiche all’interno del bilancio finale (ne parliamo ampiamente qui). Un conto è andare a riequilibrare le forze in campo, un altro andare a creare nuovamente uno squilibrio dalla parte opposta.

Pensiero in fin dei conti, condiviso anche dal team principal della Racing Point che in conclusione ha aggiunto: “Detto questo, penso che il giusto limite di spesa dovrebbe trovarsi nel mezzo, e siamo sulla buona strada per trovare un limite di costo che sia ugualmente apprezzato o ugualmente sgradito da tutti”.

Autore: Marco Sassara@marcofunoat

Foto: Formula Uno

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