Todt non teme il veto Ferrari
Tutte le questioni legate alle decisioni da prendere sul futuro della categoria sembrano state un po’ accantonate. Dopo un mese d’aprile molto intenso, in cui si ricevevano aggiornamenti costanti ogni settimana, adesso l’impressione è che si sia scelto di optare per una pausa di riflessione. L’ultima notizia in materia di budget cap la si è ricevuta il 6 maggio scorso, quando (leggi qui per approfondire) le indiscrezioni che circolavano parlavano della volontà di andare al voto il prima possibile, per esprimere il giudizio sull’ultima proposta avanzata dalla FIA e dalla Formula Uno: tetto di spesa da 145 milioni di dollari nel 2021, riduzione a 140 milioni nel 2022 e successivo taglio a 135 milioni per il triennio 2023-2025.
Come dicevamo, dopo un primo momento in cui si pensava di spingere sull’acceleratore per cercare di mettere tutto nero su bianco e porre la parola fine a ‘tutte le discussioni’ (va ancora trovata la quadra sul ‘Patto della Concordia’ e la suddivisione dei bonus tra le squadre, ma il più sarebbe fatto), forse ha prevalso il buonsenso, dando qualche giorno a tutti per digerire ogni cosa ed arrivare al voto con un’opinione più ragionata.
Grazie alla nuova ‘clausola di salvaguardia‘, introdotta dalla Federazione a fine aprile, la decisione sarà presa a maggioranza semplice tra i votanti, meccanismo molto più lineare rispetto all’unanimità richiesta in precedenza. Tuttavia… Vi è ancora la possibilità che una squadra da sola possa mandare tutto all’aria. Questa è la Ferrari che con il ‘diritto di Veto’ potrebbe passare senza problemi sopra ad ogni legge scritta dalla FIA e bloccare qualsiasi iniziativa pensasse potesse andare contro il bene comune.
Ma il budget cap potrebbe rientrare in quest’ottica? Cioè… Dopo mesi di trattative e di incontri, la Ferrari potrebbe realmente usare il Veto per bocciare una possibile approvazione di quanto deciso in queste sedi? Secondo Jean Todt (presidente della Federazione) non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi: “Non è necessario essere provocatori o negativi. Non temo il Veto Ferrari. Spero che, nella situazione attuale, tutti abbiano senso di responsabilità per aiutarci a raggiungere ciò di cui abbiamo bisogno e ottenere il meglio per la Formula 1, i suoi partecipanti, i promotori, il governo e i fan” intervento rilasciato sulle reti ‘Sky‘.
“Questo è l’obiettivo che stiamo inseguendo. Rispetto la Ferrari per la sua storia e il suo contributo allo sport. Sono sicuro che vogliano continuare a fornire un apporto essenziale a ciò che stiamo costruendo. Stiamo attraversando una situazione economica senza precedenti che tuttavia ci ha messo davanti un’opportunità. Quella di percorrere una strada mai fatta prima.” Essere in possesso del diritto di Veto, mette la Ferrari in una posizione di risalto ogni volta che si siede ad un tavolo di discussione. Posizione di privilegio che potrebbe perdere qualora utilizzasse la sua ‘arma’ in modo inappropriato.
Usare il Veto sulle questioni riguardanti il budget, oltre che poco furbo avrebbe anche poco senso. La proposta avanzata da FIA e Formula Uno è frutto di numerosi incontri e rappresenta un compromesso tra le opinioni più estremiste dei team. La decisione più saggia che la Rossa possa fare è quella di andare al voto e parteciparvi come un qualsiasi altro team. Il peso politico è importante e con il nuovo ‘Patto della Concordia‘ ancora da firmare, la Ferrari dovrà dare una volta di più esempio di forza, autorevolezza e soprattutto saggezza, così da mantenere il rispetto e la fiducia che merita per le prossime stagioni a venire.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Aurore: Alessandro Arcari – @berrageizf1 – Formula Uno