Dopo il divorzio tra Vettel e la Ferrari che si consumerà a fine 2020 (leggi qui) sono ufficialmente iniziate le grandi manovre. Se da un lato Maranello deve trovare una spalla a Charles Leclerc, dall’altro c’è un quattro volte campione del mondo a spasso e libero di accasarsi col miglior offerente. Se Seb ha deciso di dire addio alla squadra per la quale ha sempre tifato è anche perché deve avere delle offerte importanti sul piatto. I sentimentalismi e le frasi grondanti di miele sono il classico corollario ad una storia che si chiude. La verità è che “in background” gli operatori del mercato piloti si agitano, parlano, annusano l’aria e tessono reti di contatti. In Formula Uno niente succede a caso e, soprattutto, nessuno parla senza l’obiettivo di lanciare ami per sperare che il pesce grosso abbocchi.
I bene informati dicono che il trentaduenne di Heppenheim (33 a luglio, nda) è pronto a vestirsi di giallo-nero, in un vorticoso scambio di casacche che coinvolge diversi piloti e squadre. Vettel in Renault libererebbe Ricciardo che, calmi con la fantasia, non dovrebbe volare a Maranello bensì a Woking, per affiancare Lando Norris. Chi prenderebbe un aereo dall’austera ed eternamente piovigginosa Inghilterra alla volta dell’Italia sarebbe Carlos Sainz che andrebbe a formare una coppia veramente interessante con Charles Leclerc, il mattatore inconsapevole (?) di Sebastian Vettel.
Questo è ciò che si riteneva fino a qualche ora fa. Poi ha parlato lui, il manager più vincente in attività: Mr. Toto Wolff da Vienna. E ciò che ha riferito all’emittente televisiva n-tv ha tanto l’aspetto della granata lanciata in un deposito di missili. Da tempo si dice che Lewis Hamilton rinnoverà con la Mercedes. Eppure la papale fumata bianca non c’è stata ancora. Si vocifera che le parti siano ai dettagli, ed è vero. Ma finché il matrimonio non si celebrerà le speculazioni saranno all’ordine nel giorno. Ancora, anche in caso di finale felice, Brackley avrebbe un altro pilota in scadenza: il buon Valtteri Bottas. Che parimenti dovrebbe trovarsi una sistemazione. E chissà che, a sorpresa, non possa trovare posto in Ferrari (leggi qui).
Molti, compreso chi scrive, ritengono che nel 2021 le Frecce d’Argento saranno pilotate dal campione del mondo in carica e da George Russell, pupillo di Wolff, che si sta facendo le ossa (e non solo) in Williams. Ma se un personaggio così influente fa pubblica menzione di Vettel non appena questi saluta staff e tifosi allora qualcosa di mastodontico potrebbe bollire in pentola. Vediamo cosa ha riferito il dirigente austriaco: “Sebastian è un gran pilota. Ha una grande personalità e sarebbe una risorse importante per ogni scuderia di Formula Uno. La nostra priorità per il futuro è quella di tenere gli attuali piloti, ma naturalmente non possiamo ignorare questo ultimo sviluppo di mercato”. Boom!
Quelle di Toto potrebbero essere semplici frasi di circostanza che un interpellato deve riferire. Potrebbe anche essere un modo di mettere pressione su Hamilton affinché quest’ultimo decida di accettare senza ulteriori discussioni un contratto che si annuncia ricchissimo. E probabilmente anche molto lungo. Ancora, potrebbe trattarsi di una manovra strategica: la classica antifona per l’inglese affinché capisca che al suo fianco potrebbe sedersi uno con un palmarès di tutto rispetto. Wolff è un abile e scafato giocatore di poker, sicuramente la sua uscita ha un fine preciso che magari non riusciamo ancora a leggere nel profondo.
Forse, in chiusura e senza fare troppe elucubrazioni, l’intervento del TP ex Williams è un semplice e sincero interesse per un pilota che ancora tanto può dare alla Formula Uno. E alla Mercedes. Un tedesco in una squadra tedesca: i “grigi” hanno già provato l’ebbrezza di vedere un teutonico vincere il mondiale. Dopo Rosberg proverebbero volentieri l’emozione di un bis, stavolta con uno alemanno doc. Di padre e di madre. Naturalmente è improbabile che la Stella a Tre Punte, in un momento finanziariamente difficile, possa spendere cifre blu per due piloti come il quasi ex ferrarista e Lewis Hamilton. Una coppia da urlo, dieci o forse undici titoli insieme. Roba mai vista prima. Roba che farebbe impallidire un esercito di mercenari disposti a tutto. Roba che però potrebbe far esplodere in mille pezzi il delicato equilibrio che Wolff è riuscito a ricostruire dopo la faida che ha coinvolto Hamilton e Rosberg culminata in un 2016 ad altissima tensione.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1, F1, Ferrari
