Binotto: Sarà un inizio in salita…
Mattia Binotto e un inizio in salita della stagione 2020. Il Team Principal della Scuderia Ferrari si è espresso, nel corso di un’intervista concessa al quotidiano La Stampa, sull’inizio del Mondiale che prenderà il via in Austria al Red Bull Ring il 5 luglio. Sono state svariate le tematiche toccate dal Team Principal, a cominciare dalle ripercussioni sulla F1 dovute all’emergenza sanitaria internazionale del coronavirus.
In primo luogo, l’ingegnere italiano si è pronunciato sullo slittamento dell’inizio della stagione a causa della pandemia COVID-19: “si tratterà di un campionato strano per certi aspetti. Gran premi a porte chiuse, un calendario stravolto e più compatto con i back to back e scuderie in difficoltà finanziaria a causa delle mancate entrate previste sia partner commerciali sia da Liberty Media. Siamo comunque contenti di ritornare alla normalità”.
Il cinquantenne di Losanna ha fatto chiarezza sulla possibilità di vedere versione B della SF1000, al quale il progettista Simone Resta aveva già pensato dopo i test pre-stagionali al Circuit de Catalunya: “per quanto ci riguarda sarà un inizio difficile. La monoposto sarà la medesima che avevamo portato in Australia – ha sottolineato Binotto – dato che in seguito c’è stata la chiusura di tutte le attività in azienda. I test invernali non sono stati gratificanti”.
Sulla nuova linea dettata della FIA, budget cap e limiti allo sviluppo tecnico, l’ingegnere classe 1969 ha evidenziato come il nuovo regolamento sia distante dal pensiero del Cavallino Rampante: “il nuovo regolamento dettato dal tetto massimo di spesa e alle limitazioni sullo sviluppo della monoposto, per tanti versi ci penalizza, ma il nostro sport ne trae beneficio. Da parte nostra abbiamo contribuito col senso di responsabilità che ci appartiene. C’è stato un gran contributo da parte della Ferrari nel raggiungere questo accordo. Dal nostro punto di vista, intavolare una trattativa ponendo dei paletti non è corretto, per questo non abbiamo posto il veto”.
Sulla possibilità, sfumata a causa della mancata unanimità, della gara sprint, Mattia Binotto si è detto deluso per l’opportunità persa: “sono rammaricato per la possibilità che abbiamo perso. Correndo due volte lo stesso gran premio a distanza di sette giorni, come al Red Bull Ring e al Silverstone Circuit, c’è il rischio concreto che il secondo appuntamento sia un remake del primo” ha sentenziato Binotto.
“C’era un’idea sul tavolo, avevamo pensato un format diverso per il weekend di gara. FIA, Formula 1 e nove scuderie su dieci erano d’accordo a quest’ipotesi – ha dichiarato Binotto – è bastato il dissenso di una squadra per far sì che quello che avevamo proposto sfumasse. Di questo me ne rammarico molto, perché siamo tutti scesi a compromessi dato il momento storico. E’ un peccato sia per il nostro sport in generale sia per i fans”.
Così come Austria e Gran Bretagna, anche l’Italia e la Russia stanno pensando di svolgere due gran premi nell’arco di una settimana. Al Sochi Autodrom si farebbe un back to back consecutivo. Per il Gran Premio d’Italia si correrebbe prima a Monza e poi, forse, al Mugello. Su quest’ultimo punto, il nativo di Losanna si è pronunciato così: “abbiamo dato la disponibilità per gareggiare al Circuito del Mugello” ha concluso Binotto.
Autore: Dennis Ciracì | @dennycira
Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1 – Scuderia Ferrari