lunedì, Novembre 18, 2024

Ecclestone: “La ‘Hamilton Commission’ non porterà a nulla…”

Ecclestone: “La ‘Hamilton Commission’ non porterà a nulla…”


Incoraggiato dall’esposizione della Formula Uno, dei piloti e in particolare di Lewis Hamilton al tema del razzismo, dopo la morte di George Floyd, Bernie Ecclestone non riesce proprio a trattenersi dal comunicare le proprie opinioni. L’ex patron della categoria non ha cambiato idea (rileggi se ti va) sulle battaglie intraprese dal sei volte iridato, sceso anche recentemente in piazza in prima persona a sostegno del movimento ‘Black Lives Matter’: Lewis è specialeha dichiarato ai microfoni della CNN’. “In primo luogo è davvero talentuoso come pilota e poi sembra ora estremamente bravo anche nell’esporsi e fare discorsi. Questa campagna a cui sta partecipando per le persone di colore è meravigliosa. Sta facendo un grande lavoro. Le persone lo conoscono e di conseguenza viene ascoltato“.

Tuttavia il timore di Mr E è che tutto ciò non sia abbastanza: Non penso che la ‘Hamilton Commission(ne abbiamo parlato qui) possa fare qualcosa in Formula Uno… Nulla di buono né di cattivo almeno. Farà solo pensare le persone, che forse è la cosa più importante. Se le persone riflettessero meglio potrebbero dire: ‘Che diavolo! Anche i bianchi possono ritrovarsi ad essere delle vittime in alcune circostanze’. In molti casi i neri sono più razzisti dei bianchi.” Frase quest’ultima che presa fuori dal contesto porterebbe sicuramente a facili polemiche. In questo caso però, l’intento di Ecclestone è realmente quello di farci fare una profonda riflessione…

Ecclestone: “La ‘Hamilton Commission’ non porterà a nulla…”
Lewis Hamilton, pilota Mercedes, 6 volte campione di Formula Uno

L’uguaglianza andrebbe insegnata tra i banchi di scuola. Così che i ragazzi crescano senza dover pensare a queste cose. Credo sia completamente stupido abbattere le statue. Avrebbero dovuto lasciarle dove stavano. Anzi, avrebbero dovuto portare i bambini delle scuole a vederle e spiegare loro perché erano state erette. Spiegare cosa avevano fatto di buono per essersi guadagnati tale riconoscimento, evidenziando tuttavia gli errori commessi”. Questi temi sono molto difficili da trattare. Tuttavia al presidente emerito della categoria va dato atto, in questa circostanza, di aver detto una cosa saggia. Non necessariamente giusta, ma saggia.

Ovviamente però non poteva mancare una critica alla Formula 1 per l’ultima iniziativa promossa: ‘We Race As One’. Gesto che vede coinvolto molto da vicino Chase Carey (a cui ha preso parte con un’importante donazione), ma giunta oramai troppo in ritardo secondo l’imprenditore britannico: “Credo che delle disuguaglianze non sia mai importato a nessuno in Formula Uno. È un problema importante, lì da tanto tempo con nessuno ad ad essersene occupato realmente. Perché non si è fatto qualcosa due o tre anni fa? Forse erano distratti dal dover vincere le gare, trovare sponsor o cose simili”.

Come vedete però il nostro Bernie è stato ben attento nel non andare oltre i 2 o 3 anni, dal momento che ha definitivamente lasciato il controllo della categoria, nelle mani di Liberty Media, a gennaio 2017. Ovviamente prima di tale data il mondo era un posto perfetto…

Autore: Marco Sassara@marcofunoat

Foto: Formula Uno – Federico Basile

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