Lewis e il “Toto” nomi…
C’è una crescente attesa per il rinnovo di Hamilton, dato per sicuro da più parti. Toto Wolff ha già detto che non pensano di perfezionare nulla finché non ci sarà modo di vedersi, discutendo sul da farsi solamente dopo essere tornati in pista insieme. Mercedes ha due priorità ben chiare nella mente: fiducia e lealtà reciproca. Su questo non ci sono dubbi. Le perplessità, invece, le nutro sulla voglia che l’esacampione del mondo ha di impegnarsi dopo lo slittamento al 2022 della nuova era regolamentare. Un anno con 37 primavere sulle spalle non è poca cosa, soprattutto quando si apre un nuovo capitolo della F1 ricco di incognite per tutti.
Mi spiego meglio. Non mi riferisco minimamente a velocità e rendimento. Parlo del fatto che in condizioni normali, probabilmente, il rinnovo sarebbe già arrivato. Magari con un bel biennale capace di appagare termini e obiettivi per entrambi. Mentre invece, con un’altra stagione sulla falsa riga di questa, dove peraltro entreranno in vigore tutta una serie di congelamenti, la volontà di Lewis potrebbe essere quella di firmare per una sola annata? Fermo restando che, mettere tutto nero su bianco, vorrà dire soddisfare economicamente il campione in carica, assicurandogli un compagno da lui gradito.
Mercedes a sua volta, ritengo giustamente, prima di prendere una decisione sul secondo sedile 2021 vorrà sapere quanto Lewis è disposto a fare per il team in termini certi di durata. E se Toto, abilissimo interprete di pensieri e consumato stratega, abbia odorato qualcosa? Chissà… magari una minore convinzione del pilota di Stevenage nel firmare un contratto pluriennale? E se Hamilton decidesse di allungare per avere un pieno supporto per poi salutare comunque tra un anno? D’altronde Wolff ha parlato chiaro, ricordando come l’esperienza con Rosberg imponga necessariamente una certa prudenza, lasciando la porta aperta a sogni e possibili alternative.
Certi sono pensieri non si possono tenere nascosti a Kallenius. Dopodiché mi chiedo anche quanta voglia abbia Lewis di vestire i panni dell’insegnante in favore di Russell, rischiando di avere qualche problemino esattamente come quelli che lui creò ad Alonso. Anche Mercedes, dopo Ferrari, ha il suo bel nodo da sciogliere. Le vittorie passate contano, ma programmare il futuro conta sempre di più…
Autore: Giuliano Duchessa – @giulyfunoat
Foto: Mercedes