Malinconie di un saluto lungo un anno
Più si ha tempo di pensare più fatalmente emergono, in maniera prepotente, sentimenti che ognuno di noi tiene riposti dentro di sé. Sarà successo anche Vettel. In parte ce lo fece anche capire in quel video di risposte, un po’ forzato, durante l’isolamento. Tre mesi senza nulla di agonistico da affrontare, senza bagagli da fare e grandi pressioni. Molto tempo per analizzare e metabolizzare, con una crescente malinconia per ciò che poteva essere ma non è stato, godendosi la famiglia e un mare di cose che alla fine restano per la vita.
Tutto passa. Così anche la Ferrari, per Sebastian, passerà. Lasciando il segno, ovviamente. Sono convinto che sin dall’annuncio di Leclerc in rosso, e probabilmente anche qualche settimana prima, Vettel in fondo sapesse bene che l’epilogo a Maranello fosse più vicino. Se il tedesco lo avesse voluto davvero sarebbe senz’altro rimasto. Mentre la Ferrari, se lo avesse voluto davvero trattenere, probabilmente lo avrebbe convinto. Ma riflettendo sull’atteggiamento del 4 volte campione del mondo si notava facilmente una cosa: non si arrabbiava più, rassegnato ad un finale lontano dai suoi sogni.
Proprio in questo periodo, la mia personale opinione mi spinge a pensare che l’abbia accettato. Digerito. Non senza tanta malinconia da portarsi dietro. Quando sei in Ferrari, se non vinci, il matrimonio con il Cavallino ti logora. A prescindere dalle colpe di cui ora ha poco senso parlare. Sarebbe stato meglio non correre più con la rossa? Chiudere e non parlarsi più per la delusione? Non lo so. Vedremo come andranno le cose.
Il mondiale riparte, non è poco, e farà un certo effetto. Gli auguro di stupire, anche se non sarà facile. Se ci riuscirà varrà doppio, poiché resterà molto lontano dalle discussioni che contano e dai programmi futuri. Normale. Un saluto lungo un anno eppure non così solitario, visto il dominio pubblico nel quale tutti i tifosi potranno guardare le sue gare con un animo particolare. Alla fine, in attesa come sempre di un nuova storia, a me non importa più se lo si sia apprezzato fino in fondo con la tuta rossa. Conta di più una cosa: le sue sono anche le nostre malinconie…
Autore: Giuliano Duchessa – @giulyfunoat
Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1