Binotto confessa: “Di certo abbiamo perso in prestazione motore…”
Il team principal della Scuderia Ferrari, Mattia Binotto, è diviso fra la gioia per il secondo posto assolutamente inaspettato e la consapevolezza dei guai della SF1000, non certo risolti dall’exploit di oggi di Leclerc. La prima analisi sta nel mantra di base per affrontare il campionato, partendo da un deficit tecnico: massimizzare al massimo in gara. “Lo abbiamo detto dall’inizio del weekend, quello bisognava cercare di fare. Dopo la qualifica di ieri, nessuno si aspettava il secondo posto di oggi.” Binotto fotografa con precisione le caratteristiche del GP di Leclerc: “Charles ha fatto una bellissima gara, ha saputo sia difendersi che attaccare al momento giusto, portando la macchina al traguardo, facendo sorpassi fantastici.”
La lucidità, però, torna subito nella testa dell’ingegnere: “Abbiamo ancora davanti agli occhi la qualifica di ieri, c’è molto da fare e il nostro obiettivo è quello di migliorarsi già a partire da settimana prossima.”
Binotto è meno tenero con Vettel. “Peccato per Seb, per i punti persi, specie considerando che Red Bull non ne ha fatti oggi, quindi per noi sarebbe stato fondamentale ottimizzare. In quel momento, Vettel ha di certo commesso un errore con Sainz. Lui dice che la macchina non era ben bilanciata e, quindi, faticava a guidarla. Di certo credo che, quando un pilota è in difficoltà con la sua monoposto, magari commette anche qualche errore in più, ma sicuramente oggi si poteva fare meglio.”
Passiamo ora alla questione aggiornamento, evidente punto cruciale per la SF1000. “Stiamo cercando di lavorare giorno e notte a Maranello, per anticipare il più possibile le nostre mosse. Arrivare con qualcosa di nuovo la prossima settimana qui in Austria sarebbe importante, non solo per fare un confronto diretto sui dati correndo sulla stessa pista, ma anche per cercare di portarci avanti, migliorando e staccando il gruppo composto da McLaren, Racing Point e Renault. Penso, infatti, che la posizione della Ferrari non sia questa.”
Interessante la parte in cui Binotto entra nello specifico sui guai che riguardano aerodinamica e PU, grazie ad un’importante ammissione. “Di certo abbiamo perso in prestazione motore. Ci sono stati tanti chiarimenti e direttive tecniche che hanno avuto un impatto su tutti i team”. Continua Binotto. “Siamo stati di un secondo più lenti rispetto alla pole; di questo, 7-8 decimi presi in rettilineo e solo 2-3 in curva. La monoposto ha un problema aerodinamico che stiamo cercando di correggere: nelle curve potevamo essere forti, resta il problema nei rettifili, su cui dobbiamo ancora capire.”
Il GP d’Austria ha avuto un tema indubbio, anche inusuale nella F1 contemporanea: quello dell’affidabilità. Le osservazioni di Binotto a tal proposito, proiettano lo sguardo in prospettiva: “Non tutte le macchine sono arrivate al traguardo: chi oggi ah sofferto di problemi di affidabilità, non per forza li risolve in una settimana. E’ un tema che potrà avere risalto in ottica campionato: avendo gare così ravvicinate, i problemi si trascineranno e questo potrebbe creare sorprese. Quindi, ancora un volta, torniamo all’importanza fondamentale di portare a casa le vetture massimizzando i risultati, specie in questo punto della stagione.”
Ultimo tema: la tanto attesa seconda data italiana della F1 2020 dopo Monza al Mugello. “E’ fatta al 98%, ma fin quando non c’è la firma incrociamo le dita. Lo abbiamo spinto da molto, anche proponendola alla F1: per noi è qualcosa di bello e importante, credo ci arriveremo. Sarebbe stupendo poter festeggiare i 1000 GP della Scuderia Ferrari sulla nostra pista.” C’è spazio anche per un desiderio di una gara non a porte chiuse: “Avere i nostri tifosi sarebbe bellissimo, ma la situazione Covid-19 sarà valutata progressivamente.”
Autore: Elisa Rubertelli – @Nerys__
Foto: Ferrari