Gp Stiria 2020-Binotto: “gli update non hanno funzionato…”
Ferrari: un nome che significa passione. Passione per quel colore rosso, come il sangue nelle vene o come quello della rabbia da cui i tifosi si sentono invasi in questo momento. Rabbia non tanto per le prestazioni mancate, perché effettivamente se dalla macchina non ci si deve attendere nulla… Basta che si dice e festa finita. Infatti da questo punto di vista, il primo weekend si è stati abbastanza tranquilli. Si sapeva che la SF1000 avrebbe fatto pena, e così è stato. Settimo Leclerc e undicesimo Vettel, il risultato maturato una settimana fa… Però poi è successo l’inaspettato: il giorno dopo Leclerc va a podio finendo secondo.
Ed è qui che nascono i problemi, perché poi si è detto che si sarebbero anticipati gli aggiornamenti, ripetendo sempre che non ci saremmo dovuti aspettare il miracolo, però… qualcosa sarebbe cambiato. Oltretutto, dichiarazioni di Vettel alla mano, così il tedesco parlava al termine delle libere di ieri: “Una qualifica con la pioggia credo che aumenterebbe le nostre possibilità…” Ma poi al momento di concretizzare, la prestazione viene meno, si perde, delude. Il problema è sempre quello: non si devono fare annunci. Sennò si finisce così, ad essere giudicati male e a finire sotto la lente d’ingrandimento.
C’è da dire che Vettel un passo avanti l’ha fatto rispetto ad una settimana fa. In Q3 stavolta almeno ci è entrato. Però il guaio è che a prendere il suo posto in 11° posizione in qualifica ci si è ritrovato Leclerc, costretto a partire poi dalla 14° piazza per aver ostacolato Daniil Kvyat (AlphaTauri) durante la Q2 (il monegasco riceve anche un punto sulla superlicenza, per un totale di 3 nell’arco di 12 mesi). Al peggio non c’è mai fine…
“Una giornata davvero deludente per noi oggi” non poteva esordire in altro modo il team principal della Scuderia, Mattia Binotto. “Dobbiamo accettare il verdetto del cronometro che non mente mai. In due qualifiche sulla stessa pista, pur in condizioni diverse non siamo mai stati competitivi. Non soltanto contro quelli che negli ultimi anni erano stati i nostri avversari diretti ma nemmeno con altri che, fino a ieri, ci erano costantemente alle spalle”. Parole queste che si commentano da sole, inutile infierire ulteriormente.
Come è altrettanto inutile nascondersi dietro ad un dito. Quindi abbastanza scontatamente, visto l’approccio che il tecnico ha avuto sin dai test di Barcellona di febbraio, arriva anche oggi l’ennesima ammissione di colpa: “Abbiamo fatto tanti sforzi per anticipare una serie di aggiornamenti sulla vettura, ma in pista i risultati non sono arrivati. Dobbiamo capire perché e lavorare per cambiare una situazione non all’altezza del nome Ferrari. Niente reazioni emotive ma non possiamo nascondere quella che è la realtà dei fatti”.
Intendiamoci, non è che Binotto abbia mai detto che con gli upgrade portati questa settimana avrebbero fatto faville. Però nell’insieme si era venuta a creare una sorta di attesa per delle prestazioni che all’atto pratico poi fin qui hanno deluso, enormemente. Domani sarà asciutto, oggi era la prima volta che queste vetture scendevano sul bagnato (se vogliamo sforzarci a trovare un alibi), quindi aspettiamo. Magari in gara si vedrà un’altra vettura… O magari no.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno
se è vero che i dati tra CFD e pista non corrispondono non vedo come possano fare aggiornamenti alla macchina senza brancolare, almeno parzialmente, nel buio… l’unica cosa sarebbe un update di motore…