GP Stiria 2020: primi sviluppi per la Ferrari SF1000
Un fine settima difficile. Malgrado lo splendido podio acciuffato con tenacia da Charles Leclerc, il rendimento della SF1000 ha deluso parecchio. In fila tra i rimandati, la vettura italiana ha realizzato un passo in dietro notevole. Unapowerunit “azzoppata” dall’ultima direttiva della FIA (leggi qui per saperne di più), sommato ad un importante blocco aerodinamico (clic se vuoi sapere perché) hanno tolto la Rossa dai possibili papabili per la vittoria.
La miriade di dati raccolti la scorsa settimana saranno senz’altro serviti a studiare il comportamento della vettura che, nel caso specifico di Sebastian Vettel, ha fatto le bizze durante tutta la gara. L’approfondimento realizzato tramite l’analisi on board (fatti un giro) toglie ogni dubbio sulle prestazione del tedesco, facendo emergere un comportamento della SF1000 numero 5 davvero particolare. Per questa ragione, come annunciato dal team principal della Ferrari Mattina Binotto, a Maranello hanno fatto gli straordinari, per riusciti ad anticipare alcuni sviluppi aerodinamici previsti anteriormente per il Gp di Budapest, terzo appuntamento del mondiale 2020.
Grazie all’immagine dell’ amo Albert Fabrega, in arrivo direttamente dai box del Red Bull Ring, abbiamo osservare un nuova configurazione dell’ala anteriore. Entrando nel dettaglio notiamo le differenze presenti in questa nuova versione. La novità più evidente si scorge nel profilo principale che, nella zona esterna, ha un bordo d’ingresso meno incurvato. Cambiata anche la corda, ora più corta, dell’ultimo flap supplementare per incrementare l’effetto outwash e diminuire la resistenza all avanzamento. Novità anche nella parte bassa degli endplate. Il marciapiede esterno presenta un bordo d’entrata più “arricciato” che comprende un superficie più stretta.
Oltre l’ala anteriore dovrebbe essere previsto l’utilizzo di un nuovo fondo scalinato per il weekend, in grado di generare maggior downforce rispetto a quello utilizzato la settimana scorsa. Se così fosse, gli ingegneri, potrebbero avere la possibilità di scaricare leggermente l’ala posteriore, migliorando le prestazioni nel primo settore senza compromettere l’andamento nel resto della pista.
Autori: Cristiano Sponton – @spontonc – Alessandro Arcari – @BerrageizF1
A parte la perdita vistosa di cv del motore, la storia del drag sembra plausibile. Quest’anno l’ala anteriore Ferrari sembra visibilmente la più alta. In particolare a confronto di quella Red Bull, che invece riesce a trovare carico quindi con il corpo vettura