Dopo una settimana di pausa il carrozzone delle Formula Uno si rimette in moto per un nuovo “tris” di gare. I piloti saranno impegnati due volte a Silverstone per poi trasferirsi a Barcellona per il sesto GP stagionale. Nei giorni di inattività non si è di certo fermato il mercato piloti in chiave 2021. Con la stragrande maggioranza dei team ad aver già definito le rispettive line-up, resta in sospeso la sola situazione relativa al futuro di Sebastian Vettel. Il tedesco sembra essere sempre più vicino ad accasarsi alla Racing Point che, per fargli spazio, dovrebbe “giubilare” Sergio Perez nonostante l’ottimo lavoro svolto alla dipendenze della scuderia con sede a Silverstone. Visto il legame con la Mercedes e considerate le prestazioni sciorinate della RP20 in questo scorcio iniziale di Mondiale 2020, l’idea di sposarsi con la futura Aston Martin è tutt’altro che peregrina. Un qualcosa che doveva rappresentare una diminutio per Vettel e che, valutando le prestazioni della SF1000, potrebbe trasformarsi addirittura in un’opportunità di crescita tecnica. Uno scenario che tre mesi fa era assolutamente impossibile da postulare.
Il mondo della F1 sembra spingere massicciamente affinché questa intesa si formalizzi. Ma c’è qualcuno che non vede di buon occhio il passaggio di Vettel alla corte di Lawrence Stroll. Costui è Eddie Jordan, uno che non più di due mesi fa aveva dipinto un futuro che i fatti stanno per smentire. Dopo aver profetizzato il passaggio del ferrarista alla McLaren in alterativa al ritiro dall’attività, il manager irlandese, forse per mantenere una certa coerenza interpretativa, si scaglia contro il quattro volte campione del mondo mettendo in guardia il team britannico dall’acquisire le prestazioni sportive di un pilota definito psicologicamente inefficace. “Assumere Vettel? Probabilmente non lo farei. Penso che ci siano troppi giovani in giro che potrebbero batterlo. Pochissime persone avrebbero pensato che Charles Leclerc lo avrebbe distrutto sotto molti aspetti nel suo primo anno in Ferrari. Ma lo ha fatto”.
Incipit pepato quello di Jordan che rincara la dose: “È chiaro che ha avuto un paio di anni terribili all’interno di Ferrari. Riuscirà a riaccendere la fiamma, il fuoco, l’entusiasmo e il carisma che aveva in precedenza? Temo di no – ha riferito l’irlandese ai microfoni di F1 Nation – Sarà difficile che possa accadere alla sua età. Non credo possa mai ritornare ai giorni in cui vinceva tutto con Andrian Newey e Chris Horner”.
Naturalmente non poteva mancare un riferimento al principale rivale che Seb ha avuto nell’arco dell sua carriera. “Qualcuno ritiene che Vettel, a parità di macchina, potrebbe giocarsela punto su punto con Lewis Hamilton. Dissento totalmente! In questo momento non sarebbe in grado di farlo nemmeno con con Charles Leclerc. Come è possibile pensare di farlo contro Lewis? Naturalmente, avere un quattro volte iridato come Vettel in squadra rappresenta anche un grande vantaggio: sicuramente entrerebbero più soldi. Anche se questa cosa va a scapito di Perez e degli equilibri interni”.
Evidentemente deve esserci qualche passaggio che ci è sfuggito. Non possiamo negare che Vettel esca da due anni e mezzo complicati, ma le considerazioni di Eddie Jordan sembrano essere a tratti impietose. Bisognerebbe capire quand’è che il rapporto tra il dirigente e il tedesco, ammesso che ve ne sia mai stato uno, si è così tanto incrinato da far produrre idee così dure e che, a ben vedere, non possono essere considerate una legge generale. Eccezion fatta per il GP di debutto, Vettel ha mostrato sia in Stiria che in Ungheria una maggiore solidità rispetto a Leclerc. Sia in qualifiche che in gara. In una situazione tecnica disastrosa quale è quella in cui versa la Ferrari, Vettel, forse perchè libero da legacci contrattuali e mentali, sta riuscendo in ciò in cui ha fallito nel 2019: mettere in difficoltà Charles Leclerc, il rampollo designato da Maranello per rinverdire fasti lontani nel tempo. Ammesso che Binotto riesca a rimettere in perfetto galleggiamento una barca che è pericolosamente piegata su un fianco.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: Alessandro Arcari – @berrageizf1, Ferrari, F1