Mercedes: le noie al cambio potrebbero ripresentarsi in Stiria… e non solo
La squadra teutonica è senza dubbio la più in forma del 2020. Dominante in qualifica e performante in gara, anche se non immune da alcuni problemi di gioventù. Abbiamo recentemente appreso, grazie alle parole di Toto Wolff (leggi qui), come i fastidi patiti alla parte elettronica del cambio possano essere stati determinati sopratutto dalla particolare conformazione del Red Bull Ring: “I nostri problemi principali riguardavano le componenti del cambio elettrico che sembrerebbero essere causati dai cordoli aggressivi di Spielberg. Venerdì abbiamo rilevato il problema e abbiamo subito iniziato a lavorare sulle mitigazioni per le prossime gare.”
“I lavori procedono sia in fabbrica che in pista. Per questo fine settimana abbiamo intenzione di montare dei nuovi componenti per migliorare la situazione”. Malgrado il team principal abbia manifestato un cauto ottimismo, Andrew Shovlin (responsabile degli ingegneri della squadra) parlando a ‘F1Nation’ è apparso invece decisamente più avveduto: “Ci aspettavamo di dover fronteggiare questo tipo di difficoltà in gara, dal momento che si erano presentati anche nei giorni precedenti. Quello austriaco è un circuito veramente dannoso per le auto. È molto facile sorpassare e di conseguenza, per difendersi, i piloti usano molto i cordoli, che sono molto spigolosi” ha chiosato il tecnico britannico rimarcando il pensiero del proprio direttore esecutivo.
Tuttavia i controlli sulla vettura sono continuati e non è escluso possa trattarsi anche di qualcosa di più subdolo: “Riteniamo possano essere riconducibili ad una caratteristica strutturale della macchina e temo che prima o poi si ripresenteranno. Si tratta sostanzialmente di un accumulo di noie elettriche che influisce sui vari sistemi. Li abbiamo affrontati su entrambe le monoposto: prima con Valtteri, poi con Lewis. A metà gara le cose stavano peggiorando”.
Analisi senza dubbio interessante da parte di Shovlin. Potrebbe anche darsi che le tante Safety Car abbiano giocato un ruolo fondamentale nella gestione delle vetture #44 e #77. Il primo ingresso in pista si è reso necessario proprio intorno al giro 26 (dei 71 complessivi), molto vicino al momento identificato dall’ingegnere britannico. Questi lunghi periodi a bassa velocità probabilmente hanno dato modo agli uomini Mercedes (in via telematica) di lavorare sugli errori di volta in volta fornendo ai piloti indicazioni importanti per portare le vetture al traguardo.
Essendosi trattato del primo Gp stagionale, arrivato soprattutto dopo una lunghissima pausa, normale che ci siano delle cose da risolvere.Tutte le squadre hanno accusato piccoli o grandi problemi… Ciò nonostante, dichiarazioni di questo tipo lasciano il tempo che trovano. A volte rilasciate anche per mettere un po’ di pepe e creare un po’ di quel sano patos necessario a catalizzare l’attenzione. Le due Mercedes saranno di nuovo forti in terra Stiriana e con il quarto posto ottenuto da Hamilton, lo scorso weekend, sicuramente si daranno battaglia. Da questo punto di vista ci attenderà sicuramente un altro fine settimana molto interessante.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Mercedes