venerdì, Novembre 22, 2024

Red Bull: più downforce per sfidare Mercedes, PU salve…

Red Bull: più downforce per sfidare Mercedes, PU salve…


In questo inizio di mondiale 2020, Red Bull ha sopravanzato la Ferrari a livello prestazionale, almeno per ora, l’unica vettura che sembra essere in grado di impensierire la Mercedes. Il distacco tra RB16 e W11, in qualifica è stato superiore al mezzo secondo e, in gara, è ancora da quantificare per il ritiro anticipato di Verstappen. Al momento preferisco non analizzare Alexander Albon, in quanto disponeva di una vettura senza nessuno sviluppo aerodinamico. Inoltre, a livello di guida, non vale Max Verstappen.  Il gap di mezzo secondo rimediato sul tracciato austriaco preoccupa non poco il team di Milton Keynes, essendo piuttosto elevato tenendo conto delle caratteristiche del tracciato. Se andiamo ad analizzare la situazione dello scorso anno sulla stessa pista possiamo notare che la RB16 non ha fatto nessun passo avanti.

Nella passata stagione il divario in qualifica tra Red Bull e Mercedes è stato di soli 41 millesimi mentre, la settimana scorsa, è salito a ben 124 millesimi. Non è certo un gap incolmabile, ma sappiamo quanto sia difficile recuperare in Formula 1 soprattutto verso una squadra come Mercedes che, negli ultimi anni, ha dimostrato di saper sviluppare piuttosto bene le sue vetture. Per farlo, l’equipe diretta da Adrian Newey dovrà effettuare un grandissimo lavoro di sviluppo perché, allo stato attuale, la RB16 non vale W11 a livello di carico. Questo lo si evince analizzando i tempi cronometrici nelle curve veloci dove, per tutto il fine settimana, Verstappen non è riuscito ad avvicinarsi ai tempi di Bottas ed Hamilton. Per cercare di avvicinarsi hanno lavorato moltissimo a livello di setup, costretti ad usare un’ala posteriore più carica che gli ha fatto perdere qualcosina nel primo settore. 

Red Bull
la RB16 di Max Verstappen

Le due vetture sembrano equivalersi sulle curve lente e di media velocita e questo lo potremo riscontrare in pista già nel Gp di Ungheria. Un altro fattore da non sottovalutare è la Power Unit dove, Mercedes, durante l’inverno sembra essere cresciuta molto. Sicuramente molto più di Honda che non ha ricercato esclusivamente la prestazione assoluta ma ha dovuto lavorare molto anche sull’affidabilità. Questo fattore è stato evidenziato anche da Helmut Marko: “La Mercedes ha indubbiamente fatto un grande passo in avanti con il motore. In modalità di qualifica hanno molta potenza. La Honda è ancora troppo prudente con le impostazioni del motore”. 

La cosa principale da migliorare, però, è l’affidabilità visto che la regola fondamentale in Formula 1, se vuoi lottare per il titolo, è quella di finire le corse. Cosa che non è successa nel primo Gp di Austria dove entrambe le RB16 sono state costrette al ritiro. Giro 12. L’ingegnere di pista di Verstappen Gianpiero Lambiase si apre in radio, dando un ordine riguardante la mappatura dell’endotermico:

Engine 9… Engine 9, position… 8 position 8”. Max esegue l’ordine ma immediatamente qualcosa va storto. Il sistema va in errore ed entra l’antistallo, come conferma il team radio successivo: “Antistall mate… tell me something”. Sembra ripartire ma non c’è potenza. “Stand by” dice Lambiase. La numero 33 procede lungo la retta che divide curva 2 da curva 3, lentamente. Verstappen continua a smanettare ma non succede niente. “It’s gone back this fucking setting!”urla Max

Allora Giampiero gli suggerisce un nuovo parametro: Engine 9… position 2, engine 9…position 2”. Purtroppo per l’olandese le cose non migliorano come dimostrano le parole di giovane talento di casa Red Bull. “It keeps saying the fucking… I can’t change it”. Dopo un giro, malgrado dal muretto box si cerasse di cambiare il parametro della mappatura, l’antistallo continuava ad entrare riportando il sistema alla costruzione precedente. Fino a quando non arriva il fatidico messaggio:

“So box, expect a tyre and steering weel change. Come in fail 04, fail 04 fail“. La RB numero 33 torna mestamene ai box. Nemmeno il cambio del volante, durante la sosta è servito.

Dall’analisi fatta a posteriori dagli ingegneri Honda non si sono riscontrate problematiche particolari sulle Power Unit, e questo permetterà ad entrambi i piloti di utilizzarle in questo fine settimana. Il problema di Verstappen è stato di natura elettrica mentre, quello di Albon, legato alle vibrazioni dovute al passaggio della vettura sui cordoli. 


Autori: Cristiano Sponton @spontonc – Alessandro Arcari – @BerrageizF1 

Foto: Red BullF1TV

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