Sicuramente, le penalità per Norris e Leclerc sono quelle di maggior rilievo tra le sanzioni assegnate dai commissari durante il Gran Premio di Stiria. Ma non sono le uniche: vediamole tutte insieme
Si parte proprio con la sanzione che ha visto Norris arretrato di 3 posizioni sulla griglia di partenza: durante le libere 1, ha effettuato un sorpasso in regime di bandiera gialla, il che è una violazione del codice sportivo internazionale.
Analizzando le immagini, si vede chiaramente come Norris vada al sorpasso di Gasly in curva 5 mentre i commissari stanno sventolando le bandiere gialle e i pannelli luminosi sono dello stesso colore. La penalità è più che giusta: è vero che il pilota ha comunque rallentato, ma non sanzionarlo avrebbe creato un pericoloso precedente. A completare la decisione degli steward, l’inglese si è visto anche togliere 2 punti dalla patente.
Veniamo quindi a Leclerc, anche lui punito con 3 posizioni di penalità sulla griglia + 1 punto patente per aver creato impedimento ai danni di Kvyat durante la qualifica. Questa è una violazione dell’articolo 31.5 del regolamento sportivo
Ascoltando Leclerc, i commissari hanno potuto stabilire che, dopo curva 7, era stato informato dell’arrivo di Kvyat alle sue spalle in un giro lanciato. Il pilota ha quindi deciso di accelerare, ma arrivato in curva 9 ha dovuto frenare in quanto si è ritrovato davanti un’altra vettura. Inoltre, a causa del maltempo, non gli è stato possibile vedere negli specchietti la posizione esatta del pilota Alpha Tauri. A questo punto, dalle immagini, appare evidente l’impedimento ai danni del russo anche se la cosa non è stata assolutamente voluta. Tuttavia, Leclerc doveva sapere che l’avversario in questione avrebbe completato il giro cronometrato, quindi doveva reagire diversamente. Anche in questo caso, la decisione è giusta. D’accordo le condizioni proibitive, ma Kvyat è stato danneggiato…
Leclerc è stato investigato anche per un’altra possibile infrazione: ha attraversato per due volte la linea del traguardo in regime di bandiera rossa. La stessa cosa è successa a Raikkonen, ma nessuno dei due è stato sanzionato. L’articolo in questione è il 31.6 del regolamento sportivo
Nel presente articolo è scritto chiaramente che un pilota può attraversare la linea del traguardo solo una volta in regime di bandiera rossa. Nel momento in cui è stata esposta, entrambi i piloti sopra citati si trovavano in curva 9, concentrati nel loro giro cronometrato. Hanno subito alzato il piede, ma non sono rientrati ai box: avrebbero dovuto fare una manovra poco sicura. Hanno quindi continuato il giro a velocità ridotta e sono successivamente rientrati in pit lane. Decisione corretta.
Anche Perez è finito sotto la lente di ingrandimento di commissari. In qualifica, non avrebbe rispettato le bandiere gialle, ma non è stato sanzionato
Quando il pilota messicano è arrivato in ingresso di curva 3, è stata mostrata per un breve momento la bandiera gialla proprio in quel punto. Sul successivo pannello luminoso sulla destra, però, veniva già mostrato il verde. Gli steward hanno quindi stabilito che Perez non poteva fare nulla di diverso rispetto a quanto ha fatto, e quindi non gli è stata assegnata alcuna penalità.
Per quanto riguarda le penalità in griglia, non è ancora finita: Giovinazzi è stato arretrato di 5 posizioni per aver sostituito il cambio. E’ una violazione dell’articolo 23.5 a) del regolamento sportivo
Il cambio deve durare per 6 gare consecutive; questo non è successo per il pilota italiano che è stato sanzionato come previsto.
Grosjean, invece, è stato costretto a partire dalla pit lane in quanto sulla sua Haas sono stati svolti dei lavori in regime di parco chiuso. In particolare, gli articoli violati sono il 34.2; 34.4 e 34.7 del regolamento sportivo.
Essendo la vettura scesa in pista (anche se solo per un breve momento) durante la Q1, essa rientra in regime di parco chiuso come espressamente previsto dall’articolo 34.2. Il team, poteva svolgere delle operazioni sulla macchina, ma doveva terminare il tutto entro 3 ore e mezza dal termine della qualifica. Tuttavia, il lavoro si è protratto per circa altre 3 ore aggiuntive, il che è una violazione dell’articolo 34.4. Inoltre, durante questo tempo, nel box non era presente il supervisore della federazione per le verifiche, il che va contro l’articolo 34.7
In generale, una violazione del parco chiuso porterebbe alla squalifica del pilota dall’evento. La partenza dalla pit lane è prevista per i lavori che vengono svolti entro il limite di tempo delle 3 ore e mezza dal termine della qualifica e dopo le 5 ore e 10 minuti prima del giro di formazione. Tuttavia, i commissari hanno accettato la spiegazione della squadra che ha affermato di non poter prendere parte alla gara se non avessero lavorato nelle tempistiche che hanno adottato. Gli steward hanno altresì precisato che la loro decisione, non costituisce un precedente per le future violazioni.
Da ultimo, giusto un accenno riguardo la protesta di Renault nei confronti di Racing Point. Gli articoli violati sarebbero il 2.1; 3.2 e l’appendice 6 del regolamento sportivo.
La protesta riguarda gli impianti frenanti anteriore e posteriore delle vetture di Perez e di Stroll. Tali parti, sono state sequestrate per future analisi approfondite. I commissari, hanno chiesto inoltre a Mercedes di fornire le stesse parti della vettura dello scorso anno, per le verifiche del caso.
Articolo: Alessandro Rana – @AleRanaF1
Immagini: Fia.com; Ferrari