In questo nuovo appuntamento con “Regoliamoci” post Gp di Ungheria, andremo ad analizzare tutte le decisione prese dai commissari. La principale è sicuramente la sanzione per entrambe le Haas, che ha visto i piloti perdere una posizione nella classifica finale della gara. Ma andiamo con ordine:
In qualifica, Sainz è stato posto sotto indagine per un possibile impedimento ai danni di Giovinazzi, ma non è stato sanzionato. L’articolo in questione è il 31.5 del regolamento sportivo
Sainz (in un giro di rientro) si trovava davanti a Giovinazzi mentre quest’ultimo approcciava curva 6 durante un giro lanciato. I commissari in postazione 14 e 15 hanno quindi sventolato bandiera blu, tuttavia sui pannelli luminosi non è apparso nulla. Il pilota spagnolo ha ammesso di non aver visto la prima bandiera e di essersi spostato subito dopo aver notato la seconda, ma la manovra è avvenuta in ritardo e il pilota Alfa Romeo ha dovuto abortire il giro. Considerato anche il fatto che Sainz non è stato informato via radio di chi stava sopraggiungendo alle sue spalle, gli steward hanno deciso di non sanzionarlo. Hanno precisato altresì, che questa non deve essere una “scusa”. E’ compito del team informare del traffico. Personalmente, non sono d’accordo. La squadra deve avvisare il suo pilota e quest’ultimo deve rispettare le bandiere sempre e comunque…
Passiamo alla gara. Raikkonen è stato sanzionato con 5 secondi di penalità + 1 punto patente per essersi trovato fuori dalla propria posizione di partenza in griglia. E’ una violazione dell’articolo 36.14.
Dalle immagini, è evidente come il pilota Alfa Romeo sia fuori dalla sua posizione sulla griglia di partenza. La sanzione è giusta
Veniamo quindi a Latifi, che è stato sanzionato con 5 secondi di penalità per unsafe release. E’ una violazione dell’articolo 28.13 a) del regolamento sportivo
Sainz stava percorrendo la fast lane quando Latifi è stato fatto ripartire dalla sua piazzola di sosta ed è andato al contatto con il pilota McLaren. Decisione corretta
Eccoci quindi alla sanzione per entrambe le Haas: 10 secondi di penalità a ciascuno dei due piloti per aver ricevuto istruzioni di guida via radio. E’ una violazione dell’articolo 27.1
Ascoltando i team radio, i commissari hanno valutato che dare istruzioni per rientrare ai box durante il giro di formazione è contrario all’articolo 27.1 che prevede che il pilota guidi sempre da solo e senza aiuto. La sanzione di 10 secondi è in linea con quella applicata a Rosberg quando vennero introdotte le limitazioni per l’uso della radio. Personalmente non sono d’accordo. Discutere con il pilota per rientrare ai box a effettuare il cambio gomme, a mio avviso, non è un aiuto…
Un’investigazione ha visto coinvolto anche Albon per una possibile violazione dell’articolo 22.3 del regolamento sportivo.
Prima dell’inizio della gara, i meccanici di Albon hanno utilizzato i soffiatori (che servono solitamente per raffreddare i freni) per asciugare la piazzola di partenza del proprio pilota. Secondo i commissari, questo non serve ad alterare il grip dell’asfalto, quindi hanno optato per non sanzionare il tailandese.
Da ultimo, anche qui in Ungheria, Renault ha presentato protesta nei confronti di Perez e Stroll riguardo il sistema frenante.
Per evitare che il tutto venisse nuovamente sequestrato, Racing Point ha ammesso che l’impianto dei freni utilizzato per questa gara è identico a quello utilizzato in Stiria e Renault ha accettato la cosa. I commissari, quindi, hanno fatto sapere che la decisione che verrà presa riguardo la seconda gara dell’anno, sarà valida anche per quest’ultima.
Autore: Alessandro Rana – @AleRanaF1
Immagini: Haas; Fia.com