Seidl si espone e propone: uomini FIA in ogni team per evitare trasgressioni
Ultimamente si parla fin troppo di illegalità presunte o esistenti all’interno del paddock. Dagli ultimi mesi del 2019 ad oggi i giudici sportivi sono particolarmente coinvolti nelle attività svolte dai team: power unit Ferrari (caso incandescente dopo l’ipotesi lanciata da Giorgio Terruzzi, leggi qui), DAS Mercedes, Racing Point accusata di plagio… Nonostante l’intenso lavoro svolto dalla FIA in questi mesi, i team non si sentono protetti dall’organo che dovrebbe garantire che le tutte le vetture presenti sullo schieramento partecipino alla competizione in modo leale e appunto corretto.
Infatti, purtroppo, con le regole attuali la Federazione non intraprende mai un’indagine di sua sponte… Deve essere invitata dagli altri competitor ad indagare su un’eventuale illegalità. Nel caso della power unit Ferrari l’invito è giunto da Mercedes e Red Bull, per il DAS è intervenuta Red Bull e, per ultima, l’azione intrapresa dalla Renault a chiedere opportune verifiche sui condotti dei freni montati sulle due RP20. Un meccanismo strano che, togliendo le denunce relative al DAS e alla ben visibile somiglianza tra le soluzioni adottate dalla Racing Point e la Mercedes W10, implica, come nel caso della PU del Cavallino, che gli avversari siano in qualche modo entrati in possesso di informazioni segrete, sulle quali costruire una base per avviare una protesta ufficiale.
Il sogno di molti sarebbe quello di avere un ente di controllo efficiente ed efficace che non attenda sempre l’iniziativa altrui per stabilire se delle soluzioni siano legali o no… Affinché ciò si possa concretizzare, Andreas Seidl (team principal McLaren) parlando a ‘GPToday’, ha proposto un’idea molto interessante: “Saremmo aperti a supportare la Federazione nel loro lavoro di verifica, attraverso l’inserimento di commissari sportivi, ad esempio, all’interno di ogni stabilimento. Così facendo sarebbe chiaro a tutti che non si può fare diversamente che seguire le regole”.
“Occorre far capire alle squadre che trasgredire il regolamento comporta un rischio enorme, e ciò lo si può fare solo se l’irregolarità viene scoperta e punita celermente. In questo modo saremmo tutti sicuri di giocare nel rispetto delle regole, che è la chiave di ogni sana competizione… Tutti vogliamo sfidarci in un confronto alla pari”. Proposta esposta perché chiaramente l’attuale metodo non può soddisfare il tecnico tedesco: “Attendere l’arrivo di una denuncia (richiesta di verifica) è un meccanismo che in un certo senso aiuta (fa comodo)…”
Tuttavia però interrogato su come si potrebbe attuare un modello simile, Seidl non ha saputo rispondere: “Non ci ho ancora pensato nel dettaglio. Al momento è solo un’idea che saremmo lieti venisse presa in considerazione. Ripeto, garantirebbe uno sport più equo, il controllo delle vetture ne risulterebbe migliore e infine aiuterebbe ad eliminare tante di queste polemiche e discussioni in atto in questo momento”.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 – McLaren