Analisi telemetrica Ferrari: due stili di guida differenti…
Buona la prima. Le due sessioni di libere del Gran Premio di Spagna hanno raccontato una Rossa in crescita. Sebbene i tempi sul giro raccontano il sesto posto di Leclerc e il dodicesimo di Vettel, il passo in avanti effettuato dal team di Maranello è palpabile osservando il bilanciamento della vettura. La configurazione da alto carico che si utilizza a Montmelo ha senza dubbio rinvigorito la SF1000, anche grazie alla prima specifica di ala anteriore (GP Austria) portata in pista in questa stagione 2020 dalla Ferrari. Più stabilità accresce il feeling con la monoposto, potendo spingere di più alla ricerca della prestazione. Tuttavia, la difficoltà nel prendere l’apex in diverse curve, sommato al tanto volante per chiudere le curve nelle zone più tortuose, non permette alla Ferrari di lottare con i primi.
Passando all’analisi telemetrica confrontando le due vetture, andiamo ad analizzare i dati raccolti durante il giro “push” effettuato montando il compound più morbido Soft.
Grazie al consueto grafico delle sole velocità, notiamo come il primo settore sia pressoché identico tra le due monoposto, con un distacco di soli 24 millesimi. Prendendo in esame la parte centrale del circuito di Montmelò, notiamo alcune difficoltà del tedesco. Malgrado la velocità di punta di Vettel nel rettilineo antecedente alla “Caixa” (curva 10) sia buona, i dati relativi alle velocità in curva raccontano una vettura leggermente più lenta rispetto a quella del compagno. Complice un’apertura non graduale del gas che la Rossa di Sebastian soffre dopo curva 5, come si evidenzia negli “scalini” della telemetria.
Nel terzo settore le vetture di Maranello dimostrano caratteristiche molto diverse. L’auto del monegasco presenta una velocità maggiore nei metri che precedono l’entrata in curva, mentre quella del quattro volte campione del mondo dimostra una trazione maggiore in percorrenza. Osservando il grafico, lo si può evidenziare molto bene nelle curve 12 -13 e 14.
Anche l’uso del cambio risulta differente tra i due piloti del Cavallino. Dai dati telemetrici sviluppati, è possibile notare come Sebastian usi una marcia più alta rispetto a Leclerc nei tratti di pista che anticipano curva 7 e curva 10. Questa differenza è riconducibile allo stile di guida del monegasco che, nel preparare l’ingresso in curva, preferisce avere avere più giri motore.
Continuando l’analisi, continuano le differenze. Anche l’acceleratore risulta alquanto dissimile tra i due. Sebastian tende a tenere pigiato il piede sul pedale anche in curva staccandolo solamente all’ultimo, come possiamo osservare dalle “onde” che si vedono nella traccia gialla. Al contrario Leclerc rilascia sempre il pedale in ingresso curva, come evidenziato dalla traccia più spigolosa. Un dettaglio interessante, visibile grazie alla linea rossa in curva 9, emerge dal grafico. Il monegasco, almeno durante le libere, non prende la “Campsa” (curva 9) in pieno, alzando leggermente il piede prima di percorrerla.
Pressoché identico l’utilizzo del freno. Possiamo nottare l’unica piccola differenza in curva 1, dove la numero 16 rilascia il pedale del freno con qualche istante di anticipo per poi ritornarlo a premere. Anche in fase distaccata dunque, lo stile di guida tra i due non sempre coincide.
Autore e grafici: Luca Bettiol – @BettiolLuca – Alessandro Arcari – @berrageizF1
sarebbe interessante sovrapporre la telemetria di ham, ver , lec