giovedì, Novembre 21, 2024

Ferrari: il punto sulla SF1000 verso il 2021

Ferrari: il punto sulla SF1000 verso il 2021


Ferrari sta cercando di cambiare e di ritrovare la competitività perduta. Una vettura che era stata concepita seguendo la filosofia della SF70H che, per lunga parte della stagione, ha dato grosso fastidio alla Mercedes di Hamilton. Le linee di pensiero della SF1000 erano ben chiare e definite: carico (downforce) per sfruttare al meglio le gomme e assetto rake. Si era pensato di trascurare l’efficienza aerodinamica in quanto il motore era il più potente del Circus. Dopo il “Power Unit gate” sono stati persi numerosi cavalli e i parametri di progetto su cui era stata concepita la SF1000 non erano più congeniali per essere competitivi. Impossibile competere con Mercedes se non hai downforce, efficienza aerodinamica e cavalli dalla Power Unit.

A Maranello lo hanno capito fin da subito ed è per questo che stanno cercando di adattare questa vettura ad un concetto aerodinamico completamente nuovo. Visto che non sarà possibile in breve tempo recuperare la potenza del 2019, la scuderia Italiana sta cercando di adattare la vettura seguendo una diversa filosofia aerodinamica. I primi segnali li abbiamo visti a Silverstone dove, rispetto ai precedenti Gp, si è pensato di abbassare il retrotreno cercando di usare un assetto più vicino a quello Mercedes rispetto a quello Red Bull. Qualche segnale positivo lo si è visto, anche se il gap in qualifica ed in gara da Mercedes resta ancora troppo elevato. Molto interessante il lavoro che è stato fatto nel filming day con una vettura assemblata ex novo, in cui si è visto una monoposto con un assetto molto più piatto rispetto a quello osservato durante il fine settimana di gara. 

C’è molta aspettativa su cosa potrà essere in grado di fare la Ferrari per la seconda parte di questa strana stagione e in ottica 2021. È vero che il congelamento, come ha ricordato Mattia Binotto, limita fortemente il campo di azione del nuovo ufficio performance e sviluppo comandato da Enrico Cardile con la supervisione di Rory Byrne. Dalle info raccolte, dopo una certa frenesia iniziale dovuta ai deludenti risultati della SF1000, Ferrari pare abbia deciso quel cambio di rotta in fatto di metodologia anche a costo di ritardare un po’ i tempi. Cioè lavorare sodo prima di tutto sulla parte meccanica, quindi, sulle altezze da terra. Non è una scelta banale. Si nota bene come un rake molto meno pronunciato abbia favorito le velocità, i consumi in gara e il bilanciamento. Non era del tutto atteso. Pensando a Silverstone, la vettura ha risposto relativamente meglio delle speranze persino con ala posteriore più scarica. Poi adottata da tutti nel secondo round inglese. Questo dato ha in un certo senso portato il dipartimento tecnico a ragionare sugli upgrade, in parte già decisi, in modo diverso. 

Bisogna peraltro segnalare come la questione “gettoni spesi” dovrà dipendere in fatto di priorità da quanto garantirà in termini di CV la curva di miglioramento al banco della PU2021. A Maranello la priorità è recuperare gli oltre 40cv tagliati dalla direttiva FIA. Con quel dato si valuteranno gli interventi definitivi. 

-Muso stretto 

-Fondo e Diffusore evoluti. 

-cambio nuovo che al momento resta un po’ misteriosamente in stand by, forse accantonato in ottica di un allungamento del passo. 

Ferrari: il punto sulla SF1000 verso il 2021
Charles Leclerc alla guida della sua Ferrari SF1000

Altro fattore determinante è il non dover perdere di vista l’attivazione corretta delle gomme, anche perché Pirelli pare orientata a realizzare un prodotto 2021 con la spalla meno rigida. Ricordiamoci che il prossimo anno il fondo sarà penalizzato fortemente da una limitazione, si parla di circa un buon 10% di efficienza. Non è poco, tendo conto che il recupero per i top team possiamo stimarlo nell’ordine del 3 o 4%. Proprio su questo punto potrebbe essere una buona idea, come dicevamo, lavorare ad un allungamento del passo, a nostro avviso imprescindibile per riguadagnare “spazio utile” su cui inventarsi qualcosa. Tornando al 2020 non dobbiamo attenderci grosse novità fino a settembre. Quando sono stati già programmati gli aggiornamenti ritenuti più significativi. A questo punto è anche inutile correre, piuttosto sarà cruciale azzeccare tutte le mosse soprattutto per quello che abbiamo spiegato rispetto al prossimo anno.


Autori: Cristiano Sponton – @csponton –  PG Tech – @smilextechGiuliano Duchessa – @giulyfunoat

Foto: Albert Fabrega – Ferrari

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