Horner include Mercedes nel Copygate: “Anche il fornitore ha violato i regolamenti…”
All’interno del Paddock di Silverstone si è parlato molto della vicenda che vede coinvolta la Racing Point nel caso definito da molti Copygate. Il team anglo-canadese risulta indagata proprio per aver fatto un ottimo lavoro di copiato (qui abbiamo cercato di fare un po’ il punto della situazione). Nelle ultime ore però sono emersi alcuni particolari abbastanza rilevanti. Se fino adesso la squadra di proprietà di Lawrence Stroll era stata l’unica a salire sul banco degli imputati, nelle scorse ore, Christian Horner (team principal Red Bull), stando a quanto riporta la ‘BBC‘, avrebbe avanzato una nemmeno tanto velata ‘accusa’ nei confronti della Mercedes: “Vogliamo delle risposte”.
“Se c’è una squadra colpevole di aver ricevuto, c’è sicuramente un’altra colpevole di aver dato. Entrambe hanno violato i regolamenti. Però questo è un tema che spetta alla FIA affrontare”. Ovviamente non è eticamente bello quello che ha fatto Mercedes e se le cose restassero in quest’ambito, alla fine non si può penalizzare una squadra per aver fornito dei pezzi ad un team cliente in un periodo in cui era consentito farlo: “La regola di includere i condotti dei freni nella lista delle ‘parti elencate’ è entrata in vigore nella stagione 2020 (ne parliamo qui). Nel 2018 e nel 2019 ci era permesso fornire disegni e dati ai nostri clienti” afferma Toto Wolff (team principal Mercedes) sempre alla ‘BBC‘.
Non c’è da scandalizzarsi se assieme alle parti fisiche la Racing Point si vedeva consegnare anche disegni e dati. Ciò fa parte della normale fornitura di qualsiasi soluzione ingegneristica (c’è sempre un manuale d’uso annesso). Tuttavia però, secondo quanto raccolto dai britannici, si teme che questo passaggio di informazioni tra Mercedes e Racing Point non si sia fermato a dicembre 2019 ma si sarebbe dilungato anche e oltre gennaio 2020.
Wolff però non si sta facendo affatto intimorire dalle voci che circolano all’interno del paddock e con estrema forza invita gli avversari tutti a presentare una protesta ufficiale alla FIA qualora ritenessero giusto farlo: “Se qualcuno pensa che abbiamo fatto qualcosa di sbagliato, dovrebbe protestare. Siamo felici di andare in tribunale. Finora non siamo stati coinvolti. Riteniamo di non aver fatto nulla di sbagliato e dell’operato della Racing Point pensiamo esattamente lo stesso. Una volta di fronte alla Corte d’Appello Internazionale, gli avvocati faranno leva su dei pilastri molto solidi e tutto rientrerà al proprio posto. Teniamo alla nostra reputazione e siamo certi che resterà intatta”.
La battaglia è appena iniziata, Red Bull nonostante la provocazione fatta se ne resta ancora in disparte. In più non è ancora stata comunicata la data in cui la Racing Point sarà invitata a presentare i propri documenti davanti alla Corte d’Appello e considerando il calendario molto fitto d’impegni difficilmente avverà presto… Veder fissata la data entro la fine di ottobre sarebbe già un bel risultato.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Mercedes – Red Bull