martedì, Dicembre 3, 2024

Mercedes, Wolff, Hamilton e Bottas: il “plurimatrimonio” s’ha da fare

Durante una pausa invernale resa ancor più lunga dal lockdown si è molto discusso del futuro della Mercedes in Formula Uno. Da più parti si paventava una mezza dismissione che andava da un disimpegno totale – da realizzarsi tra il 2022 e il 2025 – ad un passo indietro che avrebbe coinvolto solo il team e non la sfera motori. Un ritorno agli anni Novanta quando la Stella a Tre Punte si limitava a fornire propulsori ai team clienti senza avere una scuderia di proprietà. In questa ipotetica dinamica aveva giocato un ruolo decisivo l’avvicendamento tra Dieter Zetsche, il padre del programma F1, e Ola Kallenius, un dirigente più freddo e meno passionale che ha, tra gli altri compiti, quello di ristrutturare il bilancio della Daimler che negli ultimi tempi genera qualche preoccupazione tra i vertici di Stoccarda. Ovviamente, un abbandono delle casa madre avrebbe avviato un effetto cascata quasi incontrollabile che avrebbe toccato anche le colonne sulle quale il team si è sorretto negli ultimi otto anni: Toto Wolff e Lewis Hamilton.

Non sono bastate le smentite più o meno ufficiali che si sono susseguite in maniera piuttosto cadenzata fino a qualche settimana fa. Le illazioni e le congetture sono proseguite in gran scioltezza e hanno mantenuto la loro vigoria anche a causa di alcune mosse operate da Wolff. L’amicizia dichiarata e mai celata del team principal viennese con Larence Stroll e la scalata di quest’ultimo all’Aston Martin che l’anno venturo darà nome, logo e colori alla Racing Point, hanno fatto il resto. Inoltre, Wolff ha acquisito alcune azione dello storico marchio britannico. Una manovra speculativa favorita dal fatto che i titoli della AM erano molto appetibili nel prezzo e che ha fatto scattare negli osservatori la più naturale delle deduzioni: rapporti tesi con Kallenius + amicizia con Stroll + acquisto azioni Aston = Wolff team principal della scuderia anglo-canadese. Con un possibile trasferimento in verde dello stesso Lewis Hamilton che, ad oggi, non ha ancora apposto la sua firma in calce al contratto di prolungamento con Mercedes.

Mercedes, Wolff, Hamilton e Bottas: il “plurimatrimonio” s'ha da fare
la complicità tra Toto Wolff e Lewis Hamilton

A guardare la situazione dall’esterno, la scuderia campione del mondo in carica pareva essere avviluppata in un fitta nebbia. Il cui diradamento è andato a svelare i veri programmi per il futuro. Che tutto sono fuorché rivoluzionari. La stabilità è la stella polare da seguire (leggi qua). Nessuna sovversione sarà operata. Né ai vertici, né tra i piloti. La continuità come base sulla quale edificare altri anni di successi. Per mesi, dando per scontato il rinnovo di Hamilton, si è detto che l’altro sedile non sarebbe più stato occupato da Valtteri Bottas. Il primo candidato alla sostituzione del finnico era George Russell, uomo Mercedes e pupillo di Wolff. Questa opzione si è sgonfiata nel momento in cui la Williams ha annunciato il prolungamento col talentino di Kings Lynn.

Restava sul piatto l’ipotesi più affascinate, quella che portava un tedesco alla corte di un’azienda teutonica. Sebastian Vettel, silurato dalla Ferrari in favore di Carlos Sainz Jr, per settimane è stato il nome più chiacchierato in chiave Mercedes. Un legame che pareva potersi celebrare per la bramosia di Kallenius di portare il quattro volte campione del mondo sotto l’ombra della grande stella. Uno scenario che rimarrà tale visto che è stato lo stesso Wolff, un paio di giorni fa, ad ammettere che Seb è in avanzate trattative con Stroll per approdare, dal 2021, in Aston Martin fu Racing Point. Quindi? Cosa accade a Brackley se non si concretizzano panorami tanto affascinanti quanto esotici? Nulla. La vera rivoluzione è non rivoluzionare.

Squadra vincente non si cambia. L’ha confermato Toto Wolff ai microfoni della tv tedesca RTL: “A breve annunceremo il prolungamento di un matrimonio quadruplo che coinvolgerà Mercedes, Hamilton, Bottas e me stesso. La nostra squadra funziona alla perfezione, la nostra unica e vera volontà è quella di proseguire insieme”. Parole finalmente non sibilline quelle di Wolff che ci ha abituati a fare arditi giochi lessicali che spesso hanno avuto lo scopo di depistare l’ascoltatore dalle vere intenzioni del team.

Si chiude così una lunghissima stagione di valutazioni e di analisi più o meno credibili. Mercedes continua per la sua strada perché intende essere ancora a lungo il dominus della Formula Uno. L’ingresso di Vettel in un meccanismo oleato alla perfezione avrebbe potuto generare qualche pericoloso attrito. Wolff ha bene in mente il Campionato 2016 e avrebbe fatto di tutto per scongiurare che qualche seme di sedizione germogliasse nella fertile terra di Brackley. È plausibile ritenere che vi siano state fitte interlocuzioni tra il manager ex Williams e la proprietà col fine di convincere chi di dovere a perseverare nello status quo. Lo stesso Hamilton, uno che nella squadra ha un certo peso specifico, di certo avrà perorato la causa di un Bottas ritenuto fedele scudiero e uomo di grande lealtà.

Mercedes, Wolff, Hamilton e Bottas: il “plurimatrimonio” s'ha da fare
Lewis Hamilton a bordo della sua Mercedes W11

Gli stessi dissidi tra Wolff e Kallenius (accordo per non disputare il GP d’Australia e retromarcia sulla guerra alla FIA per sull’accordo privato tra Place de la Concorde e Maranello) sono evidentemente stati riposti in un cassetto. Per il bene di tutti. La pista, per ora, sta narrando di una Mercedes ritornata ad avere un vantaggio dalle proporzioni ciclopiche, roba che si registrava all’inizio dell’era turbo-ibrida. In un quadro di sostanziale stabilità regolamentare da qua all’anno venturo, mettere in discussione colonne e fondamenta della scuderia non avrebbe avuto un senso logico. Il “plurimatrimonio”, con i relativi fiori d’arancio, sarà ufficialmente celebrato nei prossimi mesi. Con buona pace di chi ha sentito la necessità di rincorrere speranze talvolta astratte tramutandole in fatti. Che tali non sono visto l’epilogo di questo storia.

Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1Mercedes

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