Barcellona, 16 agosto. Pagelle Gp Spagna 2020
Lewis Hamilton domina il Gran Premio di Spagna! Sul podio con lui salgono Max Verstappen con la Red Bull e Valtteri Bottas con l’altra Mercedes. 7^ posizione per la Ferrari di Vettel; ritirato invece Leclerc.
Ma vediamo insieme i voti di questa gara:
Mercedes: 8 al team; 10 a Hamilton; 5 a Bottas
Verrebbe quasi da dire box a due facce. Se da una parte troviamo uno strepitoso Hamilton che parte dalla pole e conduce in testa tutta la gara dal primo all’ultimo giro gestendo perfettamente le gomme, dall’altra c’è uno spento Bottas, che prima parte male e si fa superare sia da Verstappen che da Stroll; poi si riprende la terza posizione ma non riesce mai ad impensierire l’olandese nonostante qualche problema di gomme sulla Red Bull. A suo favore solo il giro veloce nel finale, ma guida una Mercedes! Deve fare di più…
Red Bull: 5 al team; 9 a Verstappen; 5 a Albon
In pratica la stessa situazione di Mercedes: molto bene Verstappen; come al solito è l’unico che riesce a giocarsela con Mercedes e infatti si prende il 2° posto. Male invece Albon che parte 6° e chiude 8° con un ritmo che non è mai nemmeno simile a quello del compagno. Un po’ di confusione sulle strategie: il tailandese viene fermato presto per montare gomma hard, ma viene messo nel traffico. Max, invece, si ritrova con la prima sosta eccessivamente ritardata quando ormai non aveva più ritmo…
Racing Point: 7 al team; 7 a Perez; 8 a Stroll
Decisamente un’altra cosa rispetto alla prestazione vista a Silverstone. Si qualificano in 4^ e 5^ posizione e lì chiudono la gara, un po’ in terra di nessuno. Il loro ritmo è migliore di quelli dietro, ma peggiore di chi sta davanti. Bene Stroll al via, a prendersi perfino la terza posizione. Unica nota negativa, la penalità rimediata da Perez per aver ignorato le bandiere blu. Senza quella, sarebbe giunto lui 4°, con un’ottima gestione gomme su una sola sosta.
McLaren: 7 al team; 8 a Sainz; 5 a Norris
Sainz non sembra nemmeno lontano parente di quello visto settimana scorsa in Inghilterra: al sabato è 7°; la domenica è solido e chiude al 6° posto. Da sottolineare il gran duello con Albon per difendere la posizione dopo la seconda sosta. Meno brillante Norris, che si qualifica alle spalle del compagno per pochi millesimi, ma poi in gara chiude solo 10°, sempre imbottigliato nel traffico.
Ferrari: 4 al team; 8 a Vettel; 8 a Leclerc
I problemi di questa macchina li stiamo ormai raccontando da inizio stagione. La qualifica che vede i piloti in 9^ e 11^ posizione parla da sola. In gara, poi, entrambi dimostrano di sapere gestire molto bene le gomme: senza il problema elettrico che l’ha costretto al ritiro, probabilmente Leclerc sarebbe giunto 6°. Decisamente buona anche la prestazione di Vettel, in ripresa dopo la delusione della scorsa settimana: 36 giri su gomma soft erano una cosa impensabile! Bene nel finale a tenersi dietro Albon e tutto il trenino che seguiva.
Alpha Tauri: 6 al team; 6 a Gasly; 5 a Kvyat
Uno weekend senza particolari da segnalare per entrambi. Gasly si qualifica per il Q3 al sabato e chiude in 9^ posizione la domenica; Kvyat parte 12° e lì resta per tutta la gara, rimediando anche 5 secondi di penalità per aver ignorato le bandiere blu.
Renault: 5 al team; 5 a Ricciardo; 5 a Ocon
Ci si aspettava una ripresa dopo la delusione della scorsa settimana e invece arriva un’altra prestazione negativa. Le simulazioni del venerdì lasciano ben sperare, ma poi in qualifica rimangono entrambi esclusi in Q2 e in gara non riescono ad entrare in zona punti. Bocciati
Alfa Romeo: 6 al team; 7 a Raikkonen; 5 a Giovinazzi
Per loro discorso inverso di quello fatto per Renault. Molto bene Raikkonen, che si toglie dall’ultima fila in qualifica mettendo addirittura la macchina in Q2. In gara poi ha un passo discreto e chiude 14°. Insufficiente la prestazione di Giovinazzi: ok la 16^ piazza la domenica, ma la prestazione del sabato, in ultima posizione, con un distacco enorme dal compagno non si può vedere.
Haas: 5 al team; 6 a Magnussen; 2 a Grosjean
Per quanto riguarda Magnussen, la prestazione può anche definirsi sufficiente. E’ 15°, ma la macchina che ha attualmente non va… Discorso diverso per Grosjean, invece: oltre a non avere il passo, prima compie una manovra killer in difesa dall’attacco di Raikkonen che poteva portare ad un grave incidente; poi nel finale si gira da solo precipitando in ultima posizione causa sosta obbligata.
Williams: 5 al team; 6 a Russell; 4 a Latifi
Anche per la Williams, il passo gara è quel che è. Russell sufficiente; si può fare per lui lo stesso discorso di Magnussen. Latifi no. E’ l’unico pilota che viene doppiato per ben due volte, il che parla da solo…
Autore: Alessandro Rana – @AleRanaF1
Immagini: Mercedes; Racing Point; Ferrari; Alfa Romeo