Pirelli analizzerà i dati e gli pneumatici per capire le cause delle esplosioni delle coperture che si sono verificate su alcune monoposto al Silverstone Circuit. Negli tre ultimi giri del gran premio di Gran Bretagna, tre monoposto hanno forato il pneumatico anteriore sinistro. Al terzultimo giro, la Mercedes di Valtteri Bottas ha subito la foratura. Il giro seguente lo stesso problema si è verificato sulla McLaren di Carlos Sainz. Ed infine, all’ultimo giro, Lewis Hamilton ha bucato ed ha tagliato il traguardo su tre gomme vincendo così la gara di casa.
Tre forature nelle ultime tornate delle corsa, la causa potrebbe essere stata l’eccessiva usura degli pneumatici hard dopo oltre trenta giri sul medesimo set di gomme? A far luce su quanto è successo, ci ha pensato Mario Isola ai microfoni di ‘Sky Sport F1’ nel post gara. Il responsabile Pirelli F1 e Car Racing, ha tracciato un primo bilancio sulle possibili cause per gli svariati problemi occorsi ad alcune vetture nella fase finale del gran premio britannico.
“Le gomme che sono state utilizzate nell’ultimo stint sono al parc fermè insieme alle altre vetture – ha esordito il manager della Pirelli – per cui aspetteremo che la FIA libererà le vetture dal parc fermè e le analizzeremo. Ovviamente faremo un’analisi approfondita degli pneumatici dell’ultimo stint, quindi quello più rappresentativo in questo senso. Abbiamo solo le gomme della Red Bull di Verstappen, che ha cambiato le hard per le soft nel penultimo giro. Le controlleremo, ma come avete potuto non notare non hanno nessun tipo di problema”.
“Qualcuno ha lamentato delle vibrazioni nel corso degli ultimi giri. Sappiamo che qua, il tema dell’usura del pneumatico anteriore sinistro è molto delicato sul tracciato inglese. Il livello di usura sarà da verificare approfonditamente – ha sottolineato Mario Isola – ma attualmente è difficile fare delle previsioni su quello che potrebbe essere accaduto”.
La rottura dell’alettone anteriore dell’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen potrebbe essere la causa delle svariate esplosioni? Il responsabile F1 Pirelli non scarta questa ipotesi: “beh, si c’è stata la rottura dell’ala anteriore della monoposto di Kimi negli ultimi giri, per cui c’erano dei detriti in pista, soprattutto nel settore centrale. Ma, dire che le gomme abbiano subito forature a causa di quei detriti è un po’ avventato. Ovviamente dovremo fare delle analisi accurate con la FIA e con le scuderie per capire le effettive cause degli scoppi”.
Le scuderie potrebbero aver osato troppo allungando eccessivamente la durata del long run usurando oltre modo gli pneumatici? “Noi della Pirelli avevamo dato delle indicazioni, delle direttive da seguire – ha evidenziato Mario Isola – sulle prove libere di venerdì. Purtroppo nel corso della sessione di libere pomeridiana, c’è stata la bandiera rossa nel medesimo momento nel quale i team avrebbero dovuto svolgere le simulazioni del passo gara”.
“Venerdì nessun pilota è riuscito a completare un long run così lungo da provare 38 o 39 giri sullo stesso set di pneumatici. Quello che posso dire è che per esempio la HAAS di Grosjean ha percorso uno stint iniziale con le gomme medium di 36 giri – ha sottolineato il manager italiano – e non ha riscontrato nessun tipo di problema. Questo è un dato di fatto. Per cui c’erano di limiti e ci si è avvicinati parecchio a quei limiti, conseguentemente bisognerà capire se siano stati superati o meno”.
Tra una settimana si gareggerà nuovamente al Silverstone Circuit. Pirelli è preoccupata del fatto che possano verificarsi gli stessi inconvenienti? Il costruttore di pneumatici milanese porterà mescole uno step più morbide rispetto questo fine settimana. “Per essere preoccupati – ha proseguito Isola – dobbiamo capire cosa sia effettivamente successo. Se si è trattato di un problema di usura, non lo risolveremo né mantenendo la stessa scelta di pneumatici, né utilizzando compounds più soffici”.
“Ogni mescola ha la sua durata. Se si supera un determinato chilometraggio o numero di giri, il pneumatico cede. Se ovviamente le forature sono state dovute ai detriti presenti in pista, allora si è trattato di un problema dovuto a una componente esterne – ha sottolineato il manager italiano – quindi di questa gara specifica. Nel corso del weekend abbiamo avuto alcune situazioni di tagli sulle coperture a causa dei detriti che erano rimasti negli spazi all’interno del cordolo. In questo senso, la pista verrà leggermente modificata nella zona dei cordoli per evitare che i detriti possano rimanere lì”.
Infine Mario Isola ha fatto il punto della situazione in ottica del gran premio che si svolgerà il prossimo weekend sulla medesima pista: “prima di trarre delle conclusioni o azzardare delle ipotesi, dovremo accertarci di cosa realmente sia successo. La scelta di utilizzare mescole più morbide la prossima settimana, potrebbe essere una variabile nel capire se ci sia qualcosa da rivalutare o meno. Siamo aperti a ogni evenienza” ha concluso il responsabile Pirelli F1 e Car Racing.
Autore: Dennis Ciracì | @dennycira
Foto: Mercedes, McLaren, Pirelli Motorsport, Mario Isola