Analisi qualifiche: Ferrari lenta sul dritto ma in curva la SF1000 è superiore alla SF90
Mercedes domina anche senza la modalità motore chiamata Party Mode e dimostra al mondo intero che la W11 oltre a disporre della miglior Power Unit dispone anche della miglior macchina. Hamilton è riuscito a cogliere la pole position ma, a differenza del Belgio, ha dovuto sudarsela. Bottas, in questo fine settimana, ha dimostrato di essere molto vicino a livello prestazionale al pilota sei volte campione del mondo.
Red Bull si aspettava molto da questa “mappatura unica” ma il risultato di oggi è stato veramente negativo. Solitamente eravamo abituati a trovare Verstappen in terza posizione ma oggi ha dovuto accontentarsi della quinta piazza in griglia. Partiranno davanti al pilota olandese la McLaren di Sainz (terzo) e la Racing Point di Perez (quarto). Solo settimo Ricciardo che dopo aver ottenuto il terzo posto nelle prove libere 3 non è riuscito a ripetersi in qualifica. Il pilota australiano sul finire delle libere ha accusato un problema alla pompa della benzina e chissà se questo inconveniente avrà influito nella sua prestazione.
La Ferrari, come previsto, ha faticato molto anche nella giornata odierna. Leclerc non è riuscito a qualificarsi in Q3 e si è dovuto accontentare del tredicesimo posto. Ha fatto peggio Vettel (diciassettesimo) che è stato addirittura eliminato nel Q1. Il pilota tedesco aveva sicuramente il ritmo per portare la SF1000 nel Q2 ma il traffico non gli ha permesso di migliorare il suo tempo.
Ferrari ha fatto un passo avanti rispetto a Spa?
Non si è visto nessun miglioramento della SF1000 rispetto al Gp di Spa. A livello prestazionale siamo passati da un gap al chilometro su Mercedes di 0,25s di Spa ai 0,24 s al chilometro di Monza.
Ferrari, come a Spa, è scesa in pista con un carico aerodinamico estremamente basso (più del dovuto) ed un assetto a basso rake per cercare di compensare la mancanza di potenza. Se andiamo ad osservare i distacchi emerge che, né sul dritto e nemmeno nelle curve si è riusciti a limitare i danni. Nel primo settore il gap è di circa 3 decimi ma, in quello centrale dove ci sono curve estremamente complicate come la Roggia e le due di Lesmo il distacco sale a quasi 7 decimi. Anche il terzo settore è stato piuttosto difficile per Leclerc visto che ha pagato quasi 6 decimi da Hamilton.
Se confrontiamo la prestazione di Leclerc del 2019 che gli ha permesso di ottenere la pole position con quella di oggi possiamo notare quanto questa SF1000 perda sui rettifili rispetto alla SF90. Nel tempo sul giro è stato perso poco meno di 1 s che viene rimediato tutto nei rettilinei. Leggermente meglio la SF1000 in curva rispetto alla SF90 e questo lo possiamo notare dalla maggior velocità che riesce a portare nelle due curve di Lesmo, all’Ascari e in Parabolica.
Mercedes fa la differenza nel secondo e terzo settore
Mercedes, in queste qualifiche, ha costruito il suo dominio nel settore centrale e in quello finale. Anche con poca ala il corpo vettura riesce a garantire una downforce davvero ottima. Infatti, in questi due settori, Hamilton e Bottas hanno scavalcato un solco davvero importante nei confronti di tutti i competitors.
Se osserviamo i tempi di Hamilton e Bottas possiamo notare che, nei primi due settori, l’inglese ha avuto la meglio mentre, nel terzo, Bottas è stato leggermente più veloce del compagno di squadra.
Red Bull che è stata la vera sconfitta di queste qualifiche. Verstappen non è riuscito a tenere il ritmo della Mercedes in nessun settore. In quello di potenza ha limitato i danni ma dove serviva carico dal corpo vettura, la RB16, è stata sonoramente battuta dalla W11. Per il pilota olandese sarà una gara piuttosto difficile perché davanti a sé avrà la Racing Point di Perez e la McLaren di Sainz che non hanno il ritmo per tenere il passo della Mercedes ma hanno un’ottima velocità sul dritto.
I top 10 partiranno con le soft
Il tracciato di Monza non si è dimostrato critico a livello di degrado degli pneumatici. Nonostante quello che si pensava dopo le prove libere 2, i team hanno deciso di impostare per le qualifiche un piano di lavoro piuttosto classico. Nessuno ha tentato di passare il taglio della Q2 con le medie e tutti si sono concentrati nel girare con le soft anche per preparare al meglio la Q3. L’unico team che ha usato nel Q1 le gomme medie è stata Mercedes.
La corsa, Safety Car permettendo, si disputerà su una sola sosta con uno stop intorno al giro 20 per montare le hard o le medie fino alla bandiera a scacchi. Hard che, nella giornata di ieri, sembravano le gomme più performanti e costanti durante i long run.
Autore e grafici: Cristiano Sponton – @csponton