Devo dire che mi sarei aspettato di tutto, ma la doppia ingenuità di Hamilton che lo ha visto sanzionato per ben due volte proprio no. Questa però non è stata l’unica decisione presa dai commissari del Gran Premio di Russia. Eccole tutte analizzate qui di seguito
Iniziamo proprio da Hamilton, che ha ricevuto una doppia penalità identica ovvero 5 secondi + 2 punti patente (annullati in seguito e sostituiti da 25.000€ di ammenda per il team) per aver effettuato due prove di partenza dove non consentito. E’ una violazione del codice sportivo internazionale, delle note del Direttore di Gara e dell’articolo 36.1 del regolamento sportivo.
Il Direttore di Gara, nelle sue note, ha indicato come zona per le prove di partenza, lo spazio subito sulla destra dopo il semaforo alla fine della pit lane. Hamilton, tuttavia, ne ha effettuate due decisamente più avanti, ovvero al termine della pit exit. All’articolo 36.1 del regolamento sportivo si ricorda ai piloti come in tale tratto di pista vada mantenuta una velocità costante. L’errore c’è stato e la sanzione è corretta. Viene da chiedersi come mai l’inglese, che ha effettuato le prove al venerdì e al sabato nella piazzola corretta, abbia deciso di cambiare idea proprio prima della gara… Per completezza, sono stati revocati i due punti patente che aveva ricevuto e sostituti con un’ammenda al team in quanto c’è un team radio della squadra che informa (erroneamente) il pilota che la manovra che intendeva fare era possibile.
Passiamo a Ricciardo e Albon, sanzionati entrambi con 5 secondi di penalità + 1 punto patente per aver violato le note del Direttore di Gara e quindi il codice sportivo internazionale.
Siamo in curva 2. Per evitare che tagliando i piloti guadagnino tempo, sono stati messi dei pannelli in polistirolo che indicano il percorso da seguire per il rientro dopo la curva stessa. Sia il Ricciardo che Albon, dopo essere finiti nella via di fuga durante un tentativo di sorpasso, sono invece rientrati come se nulla fosse, quindi sono stati giustamente sanzionati. Qualcuno, poi, ha fatto notare come al sabato anche Hamilton, Magnussen, Latifi e Grosjean avessero fatto lo stesso, ma non hanno ricevuto sanzioni.
E’ subito spiegato: i commissari li hanno convocati per fargli notare l’errore commesso. In tutti e quattro i casi, i piloti si trovavano da soli in pista e dopo aver “tagliato” la curva hanno comunque proceduto ad una velocità molto ridotta. Gli stewards hanno altresì sottolineato che se lo stesso episodio fosse accaduto in gara, sarebbero scattati 5 secondi di penalità, che sono stati puntualmente inflitti la domenica.
Autore: Alessandro Rana – @AleRanaF1
Immagini: F1 – Mercedes – FIA