I piloti sono il vero motore della Ferrari: “Lotteremo per i tifosi…”
Come detto anche questa mattina (leggi qui se ti va), la Ferrari purtroppo, soprattutto in circuiti come quello appena trascorso di Spa-Francorchamps e questo di Monza, non ha potuto e non potrà ambire a fare una bella figura a causa di alcuni problemi pertinenti alla SF1000. Finora si sono andate ad utilizzare configurazioni più scariche, rispetto alla concorrenza, anche su circuiti che privilegiavano un’elevato livello di downforce. Questo ha permesso, grazie al ‘manico‘ dei piloti di raggiungere risultati, in alcune occasioni, anche migliori di quanto il Cavallino meritasse. Purtroppo quando si arriva su piste in cui vanno a scaricarsi anche tutti gli altri team, dal momento che non c’è più nulla da andare a togliere sulla SF1000, il reale potenziale della Ferrari è costretto a venir fuori e a mostrarsi in tutta la sua, ahimè, bruttezza.
Tuttavia, ci sono anche altri fattori che hanno contribuito a rendere il Gp del Belgio ancor più brutto di quanto avrebbe dovuto essere: gomme anteriori mai andate in temperatura e il problema legato al ritorno delle valvole patito da Leclerc in gara. Nonostante questo, si è visto come i piloti non si siano mai persi d’animo e abbiano dato tutto quello che avevano in ogni sessione per cercare di far sfigurare la Rossa il meno possibile nell’intero arco del weekend, evitando il dispiacere di essere eliminati in Q1 al sabato e lottando con le unghie e con i denti in gara.
Passione, forza e determinazione che a cominciare da Sebastian Vettel verrà profusa anche nel corso del Gp italiano, nonostante tutto: “Purtroppo per la loro natura, questo tipo di tracciati ci danneggia. Siamo qui e lotteremo anche per i tifosi. Cercheremo di ottenere il massimo, ma non bisogna farsi delle aspettative eccessive… Sarà dura quest’anno. Non potremo contare sul supporto dei fan, ma faremo di tutto pur di mettere insieme il miglior weekend possibile. Da cosa deriva questa mancanza di performance?” La domanda posta al tedesco durante la conferenza stampa odierna. “Difficile rispondere. Il progetto della SF1000 si basa su quello dello scorso anno. Ci troviamo in una posizione difficile: ci mancano aderenza, potenza e telaio. Abbiamo fatto dei passi avanti, ma non abbastanza. Avremmo dovuto farne uno più lungo. Adesso la macchina è questa e non si può cambiare“.
A causa delle regole nate nel periodo di maggio-giugno per far fronte alla crisi determinata dal coronavirus, ora non è possibile fare dei grandi interventi, quindi, è per tale ragione che bisognerà stringere i denti almeno fino al 2022. “Ci sono persone responsabili nell’ottimizzare il pacchetto” ha continuato Seb. “Si faranno dei piccoli aggiustamenti per rendere le cose migliori. Tutti vorremmo chiudere la stagione 2020 con una o più vittorie, ma recuperare terreno quest’anno risulta più difficile rispetto al passato. La mia esperienza in Ferrari comunque non cambierà in funzione dell’esito dei prossimi risultati. Sfruttare al meglio il pacchetto sarà già di per sé una soddisfazione da raggiungere”.
Anche Charles Leclerc, che finora ha ottenuto i risultati migliori per il Cavallino Rampate, ha rinnovato il suo impegno nella causa. Per il monegasco è indispensabile capire a fondo le problematiche dell’attuale vettura, unico modo per cercare di migliorare in vista del futuro: “I risultati arriveranno, ma ci vorrà pazienza. Da parte mia sono pronto ad aspettare. Anzi, mi impegnerò a fondo per velocizzare al massimo il processo di risalita. Per farlo, per prima cosa dovremo preoccuparci di comprendere cosa non va nella vettura attuale. Risuscirci potrà sicuramente aiutarci in futuro“.
Secondo poi, sarà importante cercare anche di mantenere i pregi del progetto attuale, che anche se pochi, vanno tenuti comunque in considerazione: “La SF1000 ha anche dei punti di forza” Continua Charles. “Come ad esempio il bilanciamento. Per ora nei weekend di gara disputati sono sempre stato soddisfatto del bilanciamento della vettura. Terzo posto costruttori? Per avere un quadro più realistico dell’andamento della stagione bisognerà attendere il Mugello. A Spa è stata dura e Monza dovrebbe essere simile. Dopo dovrebbe andare meglio, ma non so se questo basterà a raggiungere il terzo posto nel costruttori”.
La SF1000 è questa, e cito, non la si può cambiare. Le critiche sono arrivate a furor di popolo, e ci mancherebbe altro. Però continuare su questa strada come può giovare alla squadra? Purtroppo la situazione non può cambiare nell’immediato. Nemmeno se l’intera equipé Mercedes venisse spostata di colpo a Maranello potrebbe trasformare una zucca in una carrozza come se esistesse una bacchetta magica in grado di farlo. Cambiamenti se ne potranno fare, ma servirà tempo e lo sguardo deve essere volto al 2022. Piloti e team ce la stanno mettendo tutta per evitare l’inevitabile e regalare ai tifosi delle piccole gioie ogni tanto… Sono loro il vero motore della squadra ora, e non c’è momento migliore (visto che questa settimana si correrà a Monza) per mostrargli vicinanza e supportarli.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Ferrari