Mugello, 13 settembre. Pagelle Gp Toscana 2020
Lewis Hamilton vince il Gran Premio della Toscana! Al termine di una gara incredibile, con ben due bandiere rosse, l’inglese conquista la vittoria numero 90 in F1! Sul podio con lui Bottas e Albon.
Ma vediamo insieme i voti per questa gara
Mercedes: 8 al team; 9.5 a Hamilton; 6 a Bottas
Questa volta non è possibile dare il voto massimo a Hamilton. Pesa l’errore della prima partenza; non è da lui quando è in pole. Per il resto nulla da segnalare: un’altra gara di altissimo livello per l’inglese. Non altrettanto si può dire per Bottas: è davanti in tutte le sessioni di libere, ma quando conta, in qualifica, è 2°; al via sfrutta al meglio lo scatto perfetto, ma non fa altrettanto le altre due volte lasciando strada libera prima a Lewis e poi a Ricciardo. Se vuole il mondiale, o quantomeno giocarselo, deve fare di più. Non bene nemmeno la squadra con lui che gli allunga il primo stint nonostante i tempi mostrassero un evidente problema…
Red Bull: 7 al team; 9 a Albon; sv Verstappen
Finalmente un’ottima prestazione da parte di Albon! In qualifica si mette 4°, a pochi decimi dal compagno. In gara la partenza non è eccezionale, ma poi il ritmo discreto lo ripaga. Molto bene quando alla terza partenza, attacca in modo deciso Ricciardo per prendersi il podio. Verstappen, invece, rimane coinvolto in un incidente al via, ma si sarebbe comunque ritirato per un problema alla power unit. Peccato, è l’unico che nelle gare passate ha dimostrato di poter lottare con i Mercedies
Renault: 7 al team; 9 a Ricciardo; sv Ocon
Prestazione sicuramente migliore di quella vista a Monza la settimana passata. In qualifica entrambe le macchine sono in Q3; in gara il ritmo è decisamente buono e Ricciardo si ritrova addirittura in 3^ posizione al momento della seconda interruzione. Incredibile la sua ultima partenza, a prendersi la posizione anche su Bottas. Impossibile valutare la prestazione di Ocon, che deve ritirarsi perché coinvolto nel grande incidente sul rettilineo
Racing Point: 7 al team; 7 a Perez; 8 a Stroll
In qualifica Perez riesce a mettersi davanti a Stroll, ma poi la partenza non è granché e perde posizioni. Il canadese, invece, si ritrova in lotta con quelli davanti e dopo la seconda partenza si mette momentaneamente 3° superando Leclerc. Peccato che poi sia vittima di una foratura che lo manda a sbattere quando, dopo la sosta, era in lotta con Albon e Ricciardo proprio per il podio. Il messicano chiuderà 5° senza chance di attaccare l’australiano della Renault.
McLaren: 7 al team; 7 a Norris; sv Sainz
Sainz riesce a mettere la macchina in Q3 al sabato, poi al via finisce in testacoda alla curva 2. Questo fa si che alla ripartenza dopo la safety car si ritrovi in mezzo al gruppo e rimanga coinvolto nell’incidente sul rettilineo. Norris, invece, rimane escluso per pochi millesimi in Q2, ma al via lo scatto è buono e grazie ad un ritmo discreto e qualche bel sorpasso riesce a guadagnarsi la 6^ posizione.
Alpha Tauri: 6 al team; 7 a Kvyat; sv Gasly
Replicare la prestazione di Monza era impossibile, tuttavia ci si aspettava qualcosa di più soprattutto da parte di Gasly. Il francese, in qualifica rimane escluso in Q1 mentre il compagno è 12° e in gara finisce subito fuori coinvolto nell’incidente al via. Per quanto riguarda Kvyat, invece, la partenza è buona a mettersi subito in 9^ posizione, poi il suo ritmo non è male. Chiude 7° nemmeno troppo distante da Norris.
Ferrari: 2 al team; 7 a Leclerc; 6 a Vettel
La prestazione è migliore di quella di Monza, anche perché fare peggio era difficile, tuttavia rimane comunque imbarazzante. I piloti fanno quello che possono; è proprio la macchina che non va. Leclerc riesce addirittura a mettersi 5° in qualifica (agevolato anche dalla bandiera gialla nel finale) e dopo la partenza è persino terzo! Poi il ritmo cala sempre più e viene risucchiato dal gruppo. Provano a montare anche la gomma hard, ma non funziona assolutamente. Per quanto riguarda Vettel, anche lui, fa quel che può su una macchina che non gli si addice per nulla. Al sabato lotta per non uscire in Q1 e riesce a mettersi 13°; in gara rimane coinvolto nell’incidente al via e danneggia l’ala. Chiuderà 10°, senza nulla da segnalare.
Alfa Romeo: 4 al team; 7,5 a Raikkonen; 5 a Giovinazzi
Un’altra gran gara di Raikkonen che dimostra di essere in palla da subito al venerdì e, se non fosse per la penalità di 5 secondi rimediatagli dalla squadra, sarebbe arrivato pure davanti alle Ferrari. Non altrettanto si può dire per Giovinazzi: prima viene escluso in Q1 al sabato (contro la 13^ piazza del compagno), poi scatena il caos sul rettilineo. Quando Latifi si sposta perché si ritrova davanti Magnussen molto più lento, tampona in pieno il danese e tutto ciò che ne consegue.
Williams: 6 al team; 7 a Russell; sv Latifi
In qualifica Russell manca l’ultimo giro commettendo un errore e finendo sulla ghiaia, tuttavia riesce comunque a mettersi davanti a compagno. In gara, la prima partenza è ottima e il suo ritmo non è malissimo, ma quando nel finale si ritrova alle spalle di Vettel, non ha comunque chance di superarlo. Latifi, invece, scatta meglio di lui, ma rimane coinvolto nel grosso incidente sul rettilineo e deve ritirarsi.
Haas: 4 al team; 6 a Grosjean; sv Magnussen
Anche qui la macchina assolutamente non va; l’unico che prova a far qualcosa è Grosjean. In qualifica è 15° a differenza del compagno che è ultimo; in gara chiude il gruppo, con un ritmo che assolutamente non c’è e con la vettura danneggiata dai vari incidenti (prova ne sono i meccanici che tentano di riparare varie parti del fondo con del nastro durante le interruzioni).
Autore: Alessandro Rana – @AleRanaF1
Immagini: F1; Mercedes; Ferrari; McLaren