Anteprima GP Eifel 2020: Ferrari continua ad aggiornare la SF1000
Nürburgring Gp-Strecke. Mai presente nell’era ibrida, il circuito tedesco ospiterà per la quinta volta nella sua storia un evento di Formula Uno. Dopo una settimana di pausa il Circus approda nell’Eifel, altopiano della Germania occidentale appartenente al massiccio scistoso renano, al confine con Belgio e Lussemburgo, incastonato tra gli stati federati Lände, Renania-Palatinato e Renania Settentrionale-Vestfalia. L’ultima edizione nel 2013 fu anticipata dall’enorme polemica scaturita durante il Gran Premio d’Inghilterra, caratterizzata dallo scoppio di ben cinque pneumatici nel corso della gara. Per questa ragione, Pirelli annunciò alcune modifiche sui compound posteriori utilizzando l’anima in kevlar per le gomme posteriori. Successivamente, la costruzione delle “calzature” fu ulteriormente modificata ritornando simile a quella della stagione precedente. La gara fu vinta dalla Red Bull RB9 di Sebastian Vettel, precedendo sul traguardo l’amico Kimi Raikkonen.
Anteprima GP Eifel 2020: Orari e Televisione
Anteprima GP Eifel 2020: Layout
Inaugurato nel lontano 1984, la prima versione del Nürburgring Gp-Strecke sorge nella zona del Südschleife. Modificato ulteriormente nel 2002 con l’inserimento di una sezione chiamata Mercedes Arena collocata dopo il rettilineo del traguardo, unica area in comune con lo storico tracciato. Dell’inferno verde, quindi, resta solo il nome. Ubicata a metà strada tra Colonia e Francoforte, la pista teutonica presenta dislivelli notevoli, dovuti alla naturale conformazione del territorio. Il tracciato è composto da 15 curve (9 a destra, 6 a sinistra) che si srotolano lungo un percorso orario di 5.148 km.
Forte staccata e tornantino in discesa a forma di uncino seguito da un insieme di curve guidate formano il primo settore del circuito tedesco. Essenziale, la pulizia di guida aiuterà la precisione all’avantreno evitando problemi di sottosterzo. Il successivo allungo porta al sinistra-destra in contro pendenza che precede il tornante Dunlop, passando per la rapida “esse” Schumacher prima dell’esigente frenata di curva 10. Portare più velocità possibile pennellando la traiettoria abbasserà notevolmente il tempo sul giro.
La piega a 90° che si affronta alla Bit-Kurve immette nell’ultimo settore del circuito. Trazionare al meglio garantirà l’appropriata velocità di punta per affrontare la seconda zona Drs della pista. Prestare particolare attenzione alla successiva staccata, evitando il sottosterzo capace di far perdere il punto di corda in curva 13, faciliterà i sorpassi durante la gara. Un breve dritto precede la Coca Cola-Kurve che porta direttamente sulla linea del traguardo chiudendo il terzo settore.
Anteprima GP Eifel 2020: Aerodinamica e DRS
Tracciato dal carico aerodinamico medio-alto, il layout del circuito prevede una rapida sequenza composta da diversi cambi di direzione, in grado di incrementare il carico laterale che grava sui compound aumentandone la temperature. Pertanto, un perfetto bilanciamento tra gli assali della vettura sarà necessario per gestire al meglio gli pneumatici. Un anteriore molto preciso nel mix di curve a bassa e media velocità, risulterà essenziale nelle parti più guidate della pista, utile a garantire la corretta trazione necessaria per ottenere i giusti riscontri cronometrici. Curva 1 si presta particolarmente al sorpasso, potendo sfruttare la velocità extra offerta dall’utilizzo dall’ala mobile. Da tenere presente la leggera sconnessione in fase di staccata che potrebbe mettere in crisi la stabilità della monoposto. Il lunghissimo tratto che divide curva 11 dalla 13, si propone come seconda zona utile per sopravanzare l’avversario, potendo nuovamente usufruire del DRS.
Anteprima GP Eifel 2020: Power unit e trasmissione
Come detto in apertura, le attuali unità di potenza non hanno mai girato su questo tracciato. Pertanto, non possiamo disporre di nessun dato significativo in relazione alla parte ibrida. Detto questo, secondo alcune simulazioni, possiamo definire mediamente importante l’utilizzo della parte elettrica. L’impegno dell’endotermico invece sarà medio-alto considerato che, durante una tornata al Nürburgring Gp-Strecke, la tavoletta dell’acceleratore resterà pigiata per il 68%. Anche la trasmissione si attesta sugli stessi valori di utilizzo considerando le 65 cambiate necessarie per completare ogni giro.
Anteprima GP Eifel 2020: Impianto frenante
Secondo i tecnici Brembo il Nürburgring Gp-Strecke rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, identico alla pista di Sochi su cui si è corso due settimane fa. Il circuito presenta importanti variazioni altimetriche: dal punto più basso al più alto ci sono oltre 23 metri di differenza che possono complicare le staccate dei piloti, specie in caso di precipitazioni piovose. Si utilizzeranno i freni in 9 delle curve della pista tedesca, per un impiego complessivo sul giro dell’impianto frenante di 12,2 secondi, il terzo valore più basso del mondiale 2020 dopo Monza e il Red Bull Ring. In 4 delle frenate al Nürburgring Gp-Strecke l’azionamento dell’impianto frenante è inferiore al secondo e mezzo.
Al contrario, sono invece notevoli le decelerazioni a cui sono sottoposti i piloti: in 8 curve sono di almeno 4,3 g e in un paio di queste superano abbondantemente i 5 g. Dalla partenza alla bandiera a scacchi in media ciascun pilota esercita un carico complessivo sul pedale del freno di oltre 63 tonnellate, il doppio del GP Italia a Monza. Delle 9 frenate del GP Eifel 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, altrettante sono di media difficoltà e le restanti 3 sono light. La più dura risulta senza dubbio quella di curva uno, in cui i piloti arrivano a 338 km/h e azionano i freni per 2,32 secondi durante i quali le auto percorrono 118 metri indispensabili per scendere a 111 km/h. Il carico sul pedale del freno è di 135 kg e la decelerazione di 5,4 g.
Anteprima GP Eifel 2020: Ferrari vuole crescere
Eppur si muove. Finalmente dopo mesi di stallo sono arrivati i primi aggiornamenti. Le novità osservate durante il Gran Premio di Russia, poche ma mirate, hanno tracciato il solco da seguire nel prossimo futuro. Il pacchetto presentato a Sochi, oltre alla modifica quasi impercettibile al cape, sommata alla nuova configurazione dell’ala posteriore dove le paratie laterali in stile Mercedes hanno fatto la propria comparsa, includeva la presenza di ben 8 vortex generator collocati sullo scivolo del turning vanes. Sotto questo aspetto, la volontà dei tecnici di Maranello sarà quella di presentare nelle prossime gare (o forse addirittura in Germania) alcuni aggiornamenti nella zona dei barge board, che lavoreranno all’unisono con le recenti modifiche. Questi “correttivi” apportati grazie all’oculato lavoro di micro aerodinamica, cercano di migliorare l’andamento del flusso sia verso la zona dei sidepod, dove l’ingestione delle pance non era ottimale, sia verso il fondo scalinato per sigillare al meglio la zona eliminando i fastidiosi stalli aerodinamici che hanno fatto tribolare non poco i piloti del Cavallino.
Durante il week end tedesco, verranno realizzate prove comparative nelle prove libere grazie a una nuova versione del fondo scalinato finalmente aggiornata. Se l’update sarà promosso, seguirà un update al diffusore. In casa Ferrari, lo scopo principale resta quello di trovare la giusta quantità di spinta verticale al posteriore. Attualmente infatti, il bilanciamento della monoposto è influenzato da questo fattore mancante, vietando ai tecnici italiani di caricare come voluto l’avantreno per evitare un disequilibrio aerodinamico tra i due assi, che inoltre andrebbe ad influenzare negativamente la gestione degli pneumatici.
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Foto: Ferrari – Nicolas Carpentiers – @NicolasF1i