Con la mappatura unica Mercedes ha ridotto il carico sulla W11
Hamilton ha fatto 91 con la vittoria del Gp del Nurburgring. Non solo con questa vittoria ha raggiunto il numero di vittorie di Schumacher ma si è portato ad un passo dal settimo titolo mondiale.
Quello di Germania è stato un fine settimana dominato dalla scuderia anglo-tedesca anche se il vantaggio nei confronti della Red Bull sta scendendo gara dopo gara. Questo ha sicuramente una spiegazione tecnica perché la Mercedes, visto il vantaggio in classifica sul team di Milton Keynes, ha abbandonato lo sviluppo della W11 e si sta concentrando al 100% sulla monoposto del 2021. Vettura che sarà un’evoluzione di quella di quest’anno ma che necessita di grande attenzione specialmente nella zona posteriore dove ci saranno delle forti limitazioni aerodinamiche (taglio fondo, ecc).
La mappatura unica è costata al team Mercedes parecchi decimi non solo in qualifica ma anche in gara dove potevano sfruttare la mappatura “full power” per diversi chilometri. Il grafico in basso dimostra quanto Mercedes ha perso a livello di prestazione in qualifica a partire dal Gp di Monza.
Questo gap che si è accorciato non è spiegabile solo con l’uso della mappatura unica ma dipende anche da altri fattori. In primis lo sviluppo tecnico e l’ottimizzazione del setup che ha portato, per esempio, a Renault di recuperare sul team campione del mondo oltre mezzo secondo al giro. Ma ci sono anche ragioni interne a Mercedes che hanno portato una riduzione di questo gap. A Monza, primo Gp con mappatura unica, la W11 è scesa in pista sul tracciato brianzolo con la stessa filosofia di assetto utilizzata nella prima parte di stagione. Contando su una Power Unit molto potente, gli anglo-tedeschi, hanno sempre privilegiato assetti molto carichi.
Sulla pista brianzola dove Bottas ed Hamilton sono stati costretti a rimontare, gli ingegneri, hanno capito che non potevano più permettersi “tanta ala” perché non potevano più disporre dei tanti cavalli che avevano in precedenza. Per questo hanno deciso di utilizzare dei setup di compromesso scaricando la vettura per privilegiare la velocità sul dritto a discapito della rapidità in curva. Al Nürburgring abbiamo avuto l’esempio di questo e, specialmente in qualifica, abbiamo visto che Mercedes ha perso la leadership nella velocità sulle curve cose che, fino a Monza, era il suo punto di forza. Come possiamo vedere dallo schema in basso possiamo notare che la W11 è la più veloce nei tratti rettilinei ma, sulle curve medio lente, la RB16 è diventata la monoposto di riferimento.
Una scelta che, allo stato attuale, solo Mercedes può permettersi di fare perché, anche con meno ala, continua ad avere delle ottime velocità in curva (anche se non le migliori) e, grazie al tanto carico di cui dispongono, riescono a sfruttare ottimamente gli pneumatici anche in condizioni ambientali molto estreme come abbiamo avuto al Nurburgring.
Autore e grafici: Cristiano Sponton – @csponton
Foto: Mercedes – Formula Uno