Ferrari: sviluppo 2021 e uso dei token…
Nell’anticipazione dell’intervista rilasciata da Simone Resta alla rivista ‘Autosprint’ (che verrà divulgata integralmente martedì 20 ottobre sul loro prossimo numero settimanale), il responsabile della progettazione del telaio Ferrari ha parlato del modo in cui sarà possibile utilizzare i gettoni nel passaggio tra stagione 2020–2021 e di conseguenza di quelli che sono i piani per lo sviluppo futuro della monoposto.
Ritornato in Ferrari quest’estate dopo aver trascorso due anni all’interno della scuderia Alfa Romeo Racing (Sauber), Resta ha ricevuto il compito direttamente da Mattia Binotto di premurarsi dello sviluppo telaistico per la vettura 2021. Lavoro che quest’anno richiederà uno sforzo maggiore dal momento che non sarà possibile intervenire a proprio piacimento sulla monoposto: “Anche se bisognerà fare i conti con un monte ore da non oltrepassare in galleria del vento possiamo affermare che l’aerodinamica risulterà pressoché libera. Purtroppo però ci sono dei vincoli per lo sviluppo di alcune componenti, in cui è coinvolto anche il telaio. Termine con cui generalmente vengono intese scocca, sospensioni e freni, fatta eccezione per la carrozzeria esterna” riferisce Simone Resta ad ‘Autosprint’.
Le parti elencate dal tecnico imolese saranno tutte ‘bloccate’ da regolamento e sarà possibile sbloccarle soltanto mediante l’utilizzo di ‘gettoni’ (ogni team ne avrà 2 a diposizione). Sistema, studiato da FIA, FOM e squadre per contenere i costi nel corso dell’emergenza coronavirus, il cui funzionamento viene spiegato dall’ingegnere del Cavallino in questo modo: “Per le modifiche riguardanti la parte telaistica, sarà permesso spendere un massimo di 2 “token’’. Di fatto si la possibilità di intervenire su due aree critiche della vettura per migliorarla. Per esempio, si potrebbe decidere di rifare il telaio per collocare diversamente i radiatori, modificare il passo e spostare i pesi, il che comporterebbe l’utilizzo di entrambi i gettoni. Oppure si potrebbe spendere un token sui freni e un altro token sul muso rifacendolo diversamente. A quel punto però sarebbe necessario un nuovo crash test”.
Ora, sinceramente anche a colui che scrive, leggendo queste dichiarazioni, è venuto un leggero mal di testa, e non ci sarebbe da meravigliarsi se fosse venuto anche a qualcun altro. Non si è a conoscenza di una nuova revisione del regolamento tecnico 2021, quindi stando a quanto scritto nell’ultima versione (pubblicata il 19 giugno 2020 e che diamo modo di poter scaricare a seguire) è normale che nasca un po’ di confusione.
Attenendoci infatti alle norme, il “costo” delle parti da sviluppare non differisce da quanto detto da Matteo Bobbi nel servizio andato in onda per la prima volta su ‘Sky Sport F1’ in occasione dello scorso weekend di Russia. Riepilogo che facciamo volentieri:
Soluzioni che richiedono l’utilizzo di entrambi i gettoni:
- Cerchi
- Telaio (inteso come scocca)
- Crashbox frontale (in cui è coinvolto anche il musetto della monoposto)
- Crashbox posteriore
- Cambio
- Sospensioni (parti interne, come ad esempio il terzo elemento…)
Soluzioni che richiedono il decurtamento di un solo token:
- Scalino fondo (subito dietro al musetto)
- Sistema DRS (ogni team potrà omologare ‘gratuitamente’ due differenti configurazioni, la terza costa un gettone)
- Freni (1 per il disco, 1 per le pinze, 1 per il sistema di controllo BBW).
Ce ne sarebbero anche altre, noi abbiamo scelto di riportare le più importanti.
Capite bene che dando uno sguardo a questa legenda e tornando alle dichiarazioni di Resta, c’è qualcosa che non torna, soprattutto pensando al musetto della monoposto, ma non solo a quello… La competenza di Simone Resta non è in discussione, quindi il punto è: che sia a conoscenza di un’ulteriore revisione regolamentare che verrà pubblicata nei prossimi giorni? Non ci sarebbe da stupirsi, ma è solamente una considerazione.
Continuando nel suo discorso il tecnico romagnolo ha individuato la direzione (a grandi linee) che si intende perseguire per rendere la SF1000 più competitiva, anche se al momento, spiega, è tutto un ‘work in progress’: “Il lavoro che sto portando avanti assieme ai miei colleghi è quello di valutare adeguatamente le aree su cui intervenire così da trarne i benefici maggiori”.
Già nell’agosto scorso la redazione di FUnoAT aveva individuato nella parte posteriore della vettura (leggi qui se ti va) la regione necessitante di maggiori interventi da parte dei tecnici di Maranello. Cosa che ci viene confermata, a chiudere, da Simone Resta: “Ci stiamo orientando verso il rifacimento del retrotreno della monoposto. Credo proprio che lo riprogetteremo: presta molte aree interessanti, il cui sviluppo può aiutarci ad incrementare sensibilmente le nostre prestazioni”.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Ferrari – Formula Uno
Sentendo le dichiarazioni di Resta, sembra che lo sviluppo sia più libero di quanto si parlasse, a meno che la Ferrari abbia già omologato qualche parte nuova in tempo senza poi usarla. Sarebbe bello sapere se è possibile questo. Oppure può essere questo. Si è sempre parlato di una Ferrari che avrebbe speso i token per il cambio e si è sempre parlato di una flessione del cambio, ma questa mi è sempre sembrata la spiegazione dei giornalisti, perché mi pare che Binotto non l’ha mai ammesso. A me più semplicemente viene in mente che quando hai più di 50CV in meno rispetto ai valori di progetto, non sarà semplicemente che hai dei rapporti sbagliati.. peno soprattutto all’ultima marcia. Poi si parla adesso di presuti CV ritrovati per il 2021 e allora il cambio nuovo non serve più. Comunque credo che con il fondo che verrà tagliato davanti alle ruote insieme ai generatori di vortice, che penalizzerà l’assetto rake esasperato, la via migliore per ritrovare il carico perduto può essere solo allungare il fondo e quindi aumentare il passo e spero sia questo l’orientamento Ferrari
Se la FIA e Liberty non permettono piú modifiche a le attuali macchine tanto vale dargli tuttu u trophei gia alla Mercedes. Io da un pó non vedo le gare, per quelle del 2021 aspetteró i risultati dell prove libere di febbraio.