Il pagellone semiserio (e musicale) del Froldi
Aveva qualcosa da dire il Gran Premio “dalla Russia con amore”?
No. Circuito strambo, ennesimo record di Hamilton su Schumacher da battere (cosa solo rinviata di qualche gara), solita Ferrari tecnicamente abominevole. Ah… messaggio per qualcuno dei “miei venticinque lettori”… non ve la dovete prendere se critichiamo tanto la Ferrari. Ovviamente, preciso, se la critichiamo a ragion veduta. Ed i risultati sono lì, nudi e crudi a rendere ben più che rossa la vergogna made in Maranello. Ed in effetti, pure in Russia il distacco al chilometro dalla Mercedes non è diminuito ma aumentato. Torniamo al punto.
Forse sfugge a qualcuno (di rosso vestito) che la Rossa, sovente, la si critica perché la si ama. Dovete preoccuparvi se e quando (potrebbe accadere) la Ferrari sarà talmente impregnata di mediocrità da essere irrilevante e, quindi, da non fare più notizia. In quel momento il mito comincerà a sbiadire sino a scomparire come un ricordo dei tempi che furono. E, spiace di nuovo dirlo, con l’attuale dirigenza pare che siamo sulla buona strada…
Ah… dimenticavo. Bottas vince per grazia ricevuta, Hamilton un pochino distratto, Verstappen come al solito titanico, ma impotente contro il fato avverso (leggi Mercedes). La notizia bomba però è arrivata nel fine settimana. Honda scappa. E, salvo improbabili ripensamenti, nel 2022 non ci sarà più in F1. Resteranno Renault, Ferrari e Mercedes a fornire i motori. E’ una sconfitta. Dal 2014 i nipponici hanno raccolto qualche vittoria, come Renault. Qualcosa di più la Ferrari. Per il resto un dominio Mercedes di piombo grigio-nero.
Anche su questo ci si dovrà interrogare ai piani alti della FIA. Gli ingredienti del disastro sono lì: standardizzazione spinta di tutte le componenti delle monoposto che si sposa ad un ibrido complicatissimo e che raramente vedremo sulla produzione di serie, regolamenti severissimi e bislacchi (celebre la definizione di Marchionne, scritti da “quattro ubriachi al bar”) con il contingentamento di tutte le parti (ancora peggio nel 2021), sotto la spada di Damocle della famigerata “riduzione dei costi”. Una barzelletta sempre più ridicola, soprattutto per le PU.
A suo tempo avevo immaginato, un pò per scherzo, e ne avevo scritto in un piccolo racconto distopico (clicca qui per saperne di più), del ritiro progressivo di tutti i motoristi con l’avvento di un monomarca Mercedes con telaio uguale per tutti, prima della definitiva sepoltura della Formula Uno. Il ritiro Honda è il fallimento del regolamento in vigore dal 2014. Sarebbe da saggi prenderne atto e invertire completamente la rotta. Ma sono più propenso a credere che, invece, si persevererà nell’errore. Quando ci si innamora di una visione ideologia, quella tende a diventare la tua realtà. Accetto scommesse.
E ora, via alla musica…
Leclerc. Voto: Con il nastro “Rosso” (Ferrari)
[…] Mi sto accorgendo che son giunto dentro casa
Con la mia cassa ancora con il nastro rosa
E non vorrei aver sbagliato la mia spesa
O la mia sposa
Chissà, chissà chi sei
Chissà che sarai
Chissà che sarà di noi
Lo scopriremo solo vivendo
Comunque adesso ho un po’ paura
Ora che quest’avventura
Sta diventando una storia vera
Spero tanto tu sia sincera”
Vettel e la Ferrari. Voto: Bella senz’anima.
E adesso siediti
Su quella seggiola
Stavolta ascoltami
Senza interrompere
È tanto tempo che
Volevo dirtelo
Vivere insieme a te
È stato inutile
Tutto senz’allegria
Senza una lacrima
Niente da aggiungere
Né da dividere
Nella tua trappola
Ci son caduto anch’io
Avanti il prossimo
Gli lascio il posto mio
Povero diavolo
Che pena mi fa […]
Hamilton. Voto: Shine on You… (Pink Floyd)
Ricorda quando eri giovane, splendevi come il sole
Remember when you were young, you shone like the sun
Brilla diamante pazzo
Shine on you crazy diamond
Adesso c’è uno sguardo nei tuoi occhi, come buchi neri nel cielo
Now there’s a look in your eyes, like black holes in the sky
Brilla diamante pazzo
Shine on you crazy diamond
Sei stato catturato dal fuoco incrociato tra infanzia e celebrità
You were caught on the crossfire of childhood and stardom […]
Binotto. Voto: Te c’hanno mai… (Alberto Sordi interpreta il tifoso Ferrari oggi)
[…] Te c’hanno mai mandato
a quel paese?
Sapessi quanta gente che ci sta!
A te, ti danno la medaglia d’oro
e noi ti ci mandiamo tutti in coro.
E va, e va,
chi va con la corrente è un baccalà,
io sono salmone
e non mi importa niente,
a me, piace andare
contro corrente.
Toto. Voto: no tu no (… In Liberty Media). Testo di Mattenzo Binottacci
“Si potrebbe andare tutti quanti ora che è primavera
Vengo anch’io? No, tu no
Con la bella sottobraccio a parlare d’amore
E scoprire che va sempre a finire che piove
E vedere di nascosto l’effetto che fa
E vengo anch’io? (No, tu no!)
Vengo anch’io? (No, tu no!)
Ma vengo anch’io? (No, tu no!)
Perché? (Perché no!)”
Ferrari. Voto: Si…viaggiare?
Quel gran genio del mio amico
Lui saprebbe cosa fare
Lui saprebbe come aggiustare
Con un cacciavite in mano fa miracoli
Ti regolerebbe il minimo
Alzandolo un po’
E non picchieresti in testa
Così forte, no
E potresti ripartire
Certamente non volare ma
Viaggiare
Sì, viaggiare
Evitando le buche più dure
Senza per questo cadere nelle tue paure
Gentilmente senza fumo con amore
Dolcemente viaggiare
Rallentando per poi accelerare
Con un ritmo fluente di vita nel cuore
Gentilmente senza strappi al motore
E tornare a viaggiare
E di notte con i fari illuminare
Chiaramente la strada per saper dove andare
Con coraggio gentilmente, gentilmente
Dolcemente viaggiare
Quel gran genio del mio amico
Con le mani sporche d’olio
Capirebbe molto meglio
Meglio certo di buttare, riparare…
Domenicali ai vertici di Liberty Media. Voto: amici mai
“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi ma poi ritornano.
Ma amici mai per chi si ama come noi, non è possibile…”
Bottas. Voto: Brancalone. Avrà pure vinto un gran premio… ma a me pensando a lui viene in mente questo motivetto…
Branca, branca, branca
Leon, leon, leon!
Lione al vento, stiam marciando
Noi siamo l’armata Brancaleon
Leon, leon, leon
Leon, leon
Siamo l’armata Brancaleon!
Branca, branca, branca
Leon, leon, leon!
Mad Max. Voto: The great gig in the sky
Non si può “leggere” il grande spettacolo nel cielo. Lo si può “solo” ascoltare. Ma il significato della canzone ha tanto a che fare con la lotta, impossibile, contro la morte. Mi fa pensare ad una freccia scagliata nel cielo (e forse questa immagine faceva parte di qualche video live dei Pink, ma non ricordo esattamente). La freccia poco può fare, se non fendere l’aria lassù, ma è quasi la volontà eroica della specie umana e del singolo essere umano di dire… ecco, io ci sono e vivo. Il meraviglioso brando di “The dark side of the moon” ispira questi pensieri a me, che sono amante della letteratura soprattutto romantica (prima metà dell’ottocento). E, metaforicamente leggo e lego la canzone alla lotta quasi impossibile di Max contro la Mercedes.
Che però non sia arrende lo stesso. Un titano, appunto. Non si può non “amarlo” in questo soporifero campionato.
Zanardi. Voto: Tu ce l’hai il fisico speciale (e bestiale). Forza Alex
[…] Ci vuole un fisico bestiale
per resistere agli urti della vita
a quel che leggi sul giornale
e certe volte anche alla sfiga
Ci vuole un fisico bestiale sai, speciale sai
[…]
Ci vuole un fisico bestiale
perché siamo sempre ad un incrocio
sinistra, destra oppure dritto
il fatto è che è sempre un rischio
Ci vuole un attimo di pace
di fare quello che ci piace
E come dicono i proverbi
e lo dice anche mio zio
mente sana in corpo sano
e adesso son convinto anch’io
Ci vuole molto allenamento
per stare dritti controvento
Ci vuole un fisico bestiale
per stare nel mondo dei grandi
Ci vuole un fisico bestiale…
perché siamo barche in mezzo al mare…
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Il pagellone semiserio