Per Honda il 2021 sarà l’ultimo anno in Formula Uno: commenti e piani futuri Red Bull…
L’annuncio dell’addio da parte del motorista nipponico arriva quasi come un fulmine a ciel sereno. Autrice di diversi risutlati interessanti nel corso di questa stagione, Verstappen e Gasly sono stati gli unici non motorizzati Mercedes a vincere delle gare, il primo a bordo della Red Bull RB16 (Silverstone-2) e il secondo su AlphaTauri AT01 (Monza), la Honda oggi ha comunicato la decisione di voler lasciare la Formula Uno al termine della stagione 2021. Le intenzioni dei giapponesi smbravano chiare, lottare per il titolo nel 2020 e confermarsi al vertice anche nel 2021 attendendo la svolta nel 2022…
Chiaramente con il 2020 oramai quasi andato in archivio (Verstappen e Red Bull potrebbero tornare a contendersi il titolo solamente in circostanze del tutto eccezionali), e con il 2021 che proseguirà sulla falsariga di quest’anno (si attendono miglioramenti, ma non dei grandi stravolgimenti), era del tutto lecito aspettarsi una decisione forte dal parte del motorista nipponico. Tuttavia, anche se tutti guardano ai risultati, questa volta sembra che le ragioni dell’addio siano altre, e comunque decisamente valide. La Honda nel periodo in cui è tornata a gareggiare in Formula Uno (dal 2015, inizialmente con McLaren per poi passare a Toro Rosso nel 2018 e a Red Bull/Toro Rosso nel 2019) ha sviluppato una tecnologia ibrida, se vogliamo ormai ‘superata’ per il mondo dell’automotive.
Piano con le parole… Lo sappiamo, l’ibrido è una realtà, ma quanto durerà? I nipponici se ne sono accorti: il futuro non è questo, risiede nell’elettrico (e magari non solo). La tecnoclogia nel campo automobilistico sta facendo progressi semestre dopo semestre e restare focalizzati su delle determinate specifiche potrebbe compromettere i risultati futuri, a livello aziendale. Almeno è questo ciò che si intuisce nella nota rilasciata dalla Honda (e poi in seguito confermata da Tost) pubblicata sul sito ufficiale della Formula Uno: “L’industria automobilistica sta attraversando un periodo di grande trasformazione. Il più grande degli ultimi 100 anni. Lasceremo la Formula Uno, comunque avendo centrato uno dei nostri obiettivi: quello di ottenere delle vittorie. Ci impegniamo a continuare a lavorare a stretto contatto con Red Bull e AlphaTauri per incrementare il nostro bottino di vittorie da qui sino al termine della stagione 2021“.
Ovviamente la notizia non può che essere una ‘mazzata tra capo e collo’ per la Red Bull, costretta a trovare un motorista a partire dalla stagione 2022… Di seguito riportiamo uno stralcio delle parole rilasciate da Christian Horner (team principal della compagine austriaca) al sito ufficiale della Formula Uno: “Come squadra comprendiamo quanto sia stato difficile per Honda prendere la decisione di ritirarsi dalla Formula 1 alla fine della stagione 2021. La mutazione all’interno dell’industria automobilistica ha portato la Honda a ridistribuire le proprie risorse e noi comprendiamo e rispettiamo la loro decisione. Ovviamente il tutto si ripercuoterà su di noi come squadra, ma ci siamo già trovati in questa situazione e siamo già pronti a rispondere in modo adeguato ed efficace a questa sfida. Il nostro obiettivo per il resto delle stagioni 2020 e 2021 resta invariato: lottare per le vittorie e per il campionato“.
“In qualità di firmataria dell’ultimo Patto della Concordia, la Red Bull si è presa un impegno a lungo termine con la Formula Uno” ha proseguito Horner. “Non vediamo l’ora di avventurarci in una nuova era di innovazione, sviluppo e successo. Come squadra, ci impegneremo a trovare la soluzione migliore per competere ai massimi livelli nel 2022 e oltre. Anche se siamo delusi dal fatto di non poter estendere oltre la nostra partnership con Honda, siamo enormemente orgogliosi del nostro successo comune: cinque vittorie e 15 podi tra Red Bull e AlphaTauri. Ci tengo a ringraziare Honda per il loro straordinario impegno profuso in questi anni”. Anni duri e difficili attendono la Red Bull…
Perché duri e difficili? A meno che non ci sia un motorista che stia già lavorando nell’ombra più assoluta ad una power unit, e che sia pronto a subentrare nel 2022, non si vedono molte alternative per Red Bull che quelle di tornare a bussare alle porte della Renault per avere un’unità di potenza che le permetta di correre almeno nel quadriennio 2022-2025 (pensare che Mercedes o Ferrari possano affidarle una loro power unit, al momento, non sembra uno scenario possibile).
La compagine austriaca, per beneficiare dell’ingresso di un nuovo motorista, sarà costretta molto probabilmente ad attendere il 2026, anno in cui stando a quanto riferito da Nicholas Tombazis (direttore tecnico FIA) ad ‘Auto Motor und Sport’ nemmeno 15 giorni fa, è previsto l’ingresso di nuove norme a regolamentare le unità di potenza della massima categoria del motorsport: “La Federazione ha già iniziato a pensare alle regole riguardanti la nuova unità di potenza da montare sulle monoposto di F1 a partire dalla stagione 2026. Il nostro obiettivo, oltre a garantire un processo di monitoraggio più semplice, è quello di fare un ulteriore passo avanti in direzione della tecnologia verde e della sostenibilità“.
In qualità di team di proprietà Red Bull, l’AlphaTauri si ritroverà a sottostare alle decisioni che si ritroveranno a prendere il proprietario Dietrich Mateschitz in accordo con Helmut Marko e Christian Horner… Intanto però possiamo andare a conoscere quello che è il pensiero del team principal della scuderia satellite, Franz Tost, rilasciato non appena la squadra di Faenza è venuta a conoscenza dei piani futuri del proprio motorista: “AlphaTauri e Honda hanno instaurato un ottimo rapporto professionale dall’inizio della collaborazione avvenuta nel 2018. Abbiamo avuto un grande successo insieme negli ultimi anni: siamo riusciti a vincere una gara e a salire per ben due volte sul podio. È un peccato Honda abbia deciso di interrompere il proprio impegno in Formula 1“.
“Le prestazioni della loro Power Unit sono migliorate costantemente e al momento riteniamo che sia uno dei migliori motori sull’attuale griglia di partenza. Sono convinto che nelle restanti gare che ci restano riusciremo ad ottenere degli ottimi risultati”. Ed è forse il commento di Tost, rilasciato al sito ufficiale del team AlphaTauri, a chiarire per primo quelle che sono le reali intenzioni Honda per il furuto: “Rispettiamo molto la decisione intrapresa dalla Honda: il suo nuovo obiettivo è quello di concentrarsi su iniziative ambientali che puntano alla realizzazione di un motore a zero emissioni di carbonio. Tutti i membri della Scuderia AlphaTauri augurano loro un futuro di successo. Vogliamo sinceramente ringraziarli per la proficua collaborazione. Non sarà facile trovare un partner del loro calibro”.
Ambizioni espressamente esplicitate anche da Takahiro Hachigo, presidente e amministratore delegato Honda, a seguito della notizia, nel corso di una conferenza stampa: “Posso già comunicarvi che il coronavirus non ha influito minimamente nella nostra decisione. Si è scelto di dare priorità ad altri progetti come quello di raggiungere il 50% delle vendite dei veicoli elettrici entro il 2030 e abbattere le emissioni legate al carbonio entro il 2050. Per centrare questi obiettivi a livello di management abbiamo deciso di convertire le nostre risorse attualmente concentrate sulla F1 su queste sfide. Opportunità come queste capitano una volta ogni cento anni (chiaro richiamo al comunicato) e sono in grado di segnare un’era di grandi trasformazioni e cambiamenti”.
Gli obiettivi sono ambiziosi e noi non possiamo che unirci al coro facendo alla Honda i nostri più sentiti auguri per il futuro. Sinceramente dispiacerà non vederla più tra i partecipanti a partire dalla stagione 2022, ma ciò ci regalerà delle nuove e succulente contrattazioni. Sarà interessante assistere al nuovo flirt tra Red Bull e Renault (dopo quanto accaduto a cavallo tra il 2016 e il 2018) mentre si tenterà si raggiungere una partnership con Mercedes e/o Ferrari… Incredibile quanto la vita possa essere piena di sorprese a volte.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Honda – Red Bull – AlphaTauri – Formula Uno
Honda lascia la F1, ma non lascia la MotoGP e rinnova il suo impegno con Formula Indy… evidentemente la F1 non è più interessante, sicuramente per colpa di una gestione regolamentare troppo complicata e del “monopolio” Mercedes… una noia mortale!!!