Spiegato il recupero Red Bull: Mercedes ha interrotto lo sviluppo…
Al termine del Gp dell’Eifel, la redazione di FUnoAT aveva analizzato quanto di buono la Red Bull fosse riuscita a fare al Nurburgring, spiegando le aree in cui la RB16 fosse riuscita a progredire maggiormente nei confronti della Mercedes, diventando anche in alcuni casi il nuovo punto di riferimento (approfondisci qui). Progressi non passati inosservati nemmeno ai tecnici impegnati a Brackley che hanno trovato una spiegazione più che logica a quanto accaduto, escludendo sostanzialmente un’eventuale inversione di ruoli.
“Non portiamo più aggiornamenti da ormai molto tempo” afferma Toto Wolff (team principal Mercedes) stando a quanto riportato da ‘Autosport’. “Fa tutto parte di un piano già attuato nelle passate stagioni. Abbiamo esaminato attentamente le conseguenze prima di prendere questa decisione, e pensiamo sia quella giusta. Non sempre ci si può permettere di terminare la stagione così anticipatamente” ha chiosato l’austriaco certamente compiaciuto.
“Da cosa è stata determinata tale scelta? Le regole per il prossimo anno sono cambiate e abbiamo deciso di prenderci più tempo. Tuttavia ripeto, non è cambiato molto rispetto al passato in tal senso. Se si vuole trovare una ragione per cui delle squadre si sono avvicinate molto a noi in questo periodo” ha detto terminando il proprio pensiero, “è proprio questa. Negli ultimi anni abbiamo sempre avuto un ottimo inizio, una parte centrale di stagione consistente, per poi subire il ritorno di quei team che hanno dato più continuità di noi nello sviluppo”.
Nonostante Wolff abbia preferito restarsene sul vago, ci ha pensato Andrew Shovlin (responsabile dell’attività di pista Mercedes) a dare un nome e un cognome alla squadra in questione: “Penso che Red Bull stia sviluppando più velocemente di noi al momento. I frutti del loro lavoro emergono in modo progressivo, ma ad essere onesti è un copione già visto: non hanno mai avuto la nostra stessa forza nella parte iniziale del mondiale. Non riesco a trovare un anno in cui abbiano iniziato a rilento, per poi essere molto competitivi alla fine. Quindi, se questa tendenza dovesse confermarsi, nelle ultime gare sarà davvero molto complicato per noi ottenere pole e vittorie…”
Ci sarà del vero in tutto questo? Senz’altro. Come detto dai due responsabili del team di Stoccarda: la storia si ripete. La Mercedes ha guadagnato un vantaggio tale nei confronti dei propri rivali che può permettersi anche di “tirare i remi in barca” per poi sfoderare l’artiglieria pesante tutta ad inizio stagione. Ovviamente questo non porta alcun relax è chiaro. I tecnici continuano a lavorare, duramente anche, soltanto che i frutti del loro arduo lavoro si potranno realmente raccogliere solo all’alba del nuovo anno… Non prima.
Questo presenta anche il vantaggio di poter toccare con mano i progressi degli avversari su una base consolidata come quella che può essere la W11 di fine stagione. Con una vasta varietà di tipologie di tracciati alle spalle, il team campione del mondo in carica, è oramai a conoscenza dell’esatto potenziale della propria vettura. Il che gli permette di riuscire a capire quanto, in tal caso Red Bull, sia in grado di guadagnare da un Gp all’altro e le aree in cui ha compiuto i maggiori progressi… Ciò garantisce di avere il pieno controllo sulla situazione e di prendere le opportune contromisure “in tempo reale” nella delicata fase di sviluppo e progettazione della nuova monoposto.
Ora dire se farà fatica o meno ad ottenere pole e successi negli ultimi Gp è ancora presto per dirlo. Dipenderà soprattutto dalla continuità che Red Bull riuscirà a dare allo sviluppo. Sicuramente ci sarà qualche gara un po’ più in sofferenza rispetto a quanto siamo abituati a vedere, ma non ci si aspetta certo un calo drammatico. In tal senso, la Turchia, potrebbe essere un terreno di sfida molto interessante… Staremo a vedere.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Mercedes – Formula Uno