domenica, Novembre 17, 2024

GP Bahrain 2020: Analisi Telemetrica qualifica

GP Bahrain 2020: Analisi Telemetrica qualifica


Deserto e notte: un binomio affascinante quello utilizzato nelle ultime edizioni del Gran Premio del Bahrain. Scansando lo spasso dai pensieri, possiamo comunque giudicare piacevole il tracciato. Sebbene le caratteristiche tecniche interessanti scarseggino, escludere lo spettacolo non sarebbe onesto ricordando le corse passate. Lo strapotere Mercedes emerge anche qui, con Verstappen nel consueto ruolo di inseguitore. Unico vero “problema” stagionale per la scuderia di Brackley. Assenti le Ferrari. Nonostante i proclami elargiti a spron battuto dal Binotto “virtuale” dell’ultima settimana, convinto di una presunta competitività del Cavallino in netta rimonta, la posizione in griglia delle vetture italiane non è certo delle migliori. La questione è molto semplice: sforzando la prestazione si rischia di fare errori grossolani, scegliendo invece una guida più diplomatica la competitività scende…


GP Bahrain 2020: Analisi Telemetrica qualifica – Ferrari

Il circuito di Sakhir ha messo in evidenza ancora una volta il punto debole della SF1000:il motore. In Ferrari la differenza di cavalli a disposizione rispetto alla passata stagione è imbarazzante, come testimonia il confronto telemetrico della vettura di Charles Leclerc. Il monegasco, autore l’anno scorso di una pole strepitosa, si deve accontentare della dodicesima piazza, escluso dal Q3, producendo un tempo di 1,3 secondi più alto.

Osservando il grafico delle velocità relativo all’edizione 2020, benché i tempi siano pressoché identici l’assetto utilizzato sulle monoposto italiane è differente. Confermando il trend della stagione, Vettel sceglie una vettura leggermente più carica, con la chiara intenzione di portare più velocità in curva. Al contrario, Charles preferisce disporre di una maggiore velocità in rettilineo per poi “arrangiarsi” nella zona guidata della pista. Questo fattore permette al monegasco di guadagnare qualche chilometro orario in allungo, penalizzando leggermente la velocità in percorrenza. Alla fine il risultato non cambia di molto anche se, probabilmente, senza le sbavature commesse nel giro buono da Sebastian l’ingresso della numero 5 in Q3 era a portata di mano. In previsione gara, la maggiore downforce che la vettura del tedesco potrà avere potrebbe risultare molto importante nella gestione pneumatici, variabile da non sottovalutare nella giornata di domani. 

La differenze più grandi nello stile di guida si possono constatare esaminando la traccia relativa all’acceleratore. Fissando lo sguardo su curva 2, notiamo come il primo pilota Ferrari vada parzializzando maggiormente rispetto al tedesco. Inoltre, in uscita di curva 14, Charles non ha un’apertura lineare del gas come quella di Sebastian, rilasciando leggermente il pedale dell’acceleratore. Essenzialmente identico il comportamento delle Rosse in fase di frenata, dove l’unica vera diversità che possiamo percepire riguarda la staccata non continua di Leclerc in curva 13, rilasciando il piede per un’istante.

Nel settore centrale di Sakhir, zona guidata della pista, la scelta sull’utilizzo della marcia in percorrenza in curva 10 risulta spesso personale. Varia infatti da pilota a pilota il regime di rivoluzioni con il quale si preferisce affrontare una curva parecchio complicata, per via la pendenza e dellla staccata che “caricando” sull’ anteriore sinistra provoca spesso il bloccaggio. Prendere l’apex in questo punto, per poi trazionare al meglio nella terza zona DRS, risulta al quanto saggio. Osservando il grafico relativo alla trasmissione, notiamo come Sebastian scali marcia addirittura a metà di curva 9, usufruendo del freno motore alleggerendo la pressione sul pedale del freno.


GP Bahrain 2020: Analisi Telemetrica qualifica – Confronto triplo

Se tutti i motorizzati Ferrari hanno peggiorato la loro performance in qualifica rispetto alla passata stagione, non possiamo dire di certo lo stesso per il resto della truppa. Mercedes, Honda e Renault infatti, hanno decisamente abbassato il tempo sul giro mettendo in luce la bontà del lavoro svolto in inverno.

A dispetto di quanto visto dalla Russia in poi il team tedesco fa un passo indietro. Mercedes infatti è tornata ad avere una vettura più carica come si può facilmente identificare dai grafici, con una velocità di percorrenza davvero ottima. Racing Point al contrario opta per una configurazione decisamente più scarica, pagando notevolmente in curva. Red Bull si accoda alla filosofia della scuderia campione del mondo, scegliendo una buona downforce. Esaminando la traccia ottenuta dall’acceleratore, si nota come il messicano Perez sia l’unico dei tre piloti presi in esami che parzializzi molto in curva 2 e in curva 6. Per il resto, le tracce ottenute nel grafico telemetrico sono molto simili se non uguali in certi punti.

Molto diverso l’uso del cambio tra i tre piloti. Verstappen usa l’ottava marcia in tutti e quattro gli allunghi del circuito di Sakhir, mentre Checo e Lewis lo fanno solamente nella retta principale e nel dritto che porta a curva 11. Se Max sceglie una marcia più alta negli allunghi, Hamilton ne utilizza una più bassa in altri due punti del tracciato, rispettivamente in curva 4 e in curva 13. Perez invece usa un approccio “misto” tra i due.


Autori: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 –  Luca Bettiol – @BettiolLuca

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