Gp Turchia 2020-FP1: Ferrari dietro Red Bull in una sessione poco utile…
Per prima cosa andiamo subito a vedere sotto quali condizioni meteo si è svolta la sessione di FP1 odierna: cielo prevalentemente soleggiato, temperatura pista 17,6°C, ambiente 14,5°C, umidità 71%. C’è del vento che potrebbe influire sulle performance di queste vetture, compreso tra i 2 e i 3 m/s con direzione variabile, comunque a favore nel rettilineo principale e contrario nel rettifilo del terzo settore. Strana situazione iniziale in pista. Gli organizzatori dell’evento decidono di bagnare la pista nella notte per andare a pulire il manto stradale (completamente rifatto) in vista della sessione odierna. Il risultato è un tracciato molto scivoloso, con Leclerc che finisce con il colpire il cono che segnala l’ingresso in pit lane portandolo sulla carreggiata (molti lunghi e controlli da parte di tutti i piloti scesi in pista per effettuare l’istallation lap). Bandiera rossa, esposta alle 09:06 minuti, che verrà poi tolta alle 09:13.
I primi 50 minuti scorrono senza particolari particolari fatti da evidenziare. La situazione viene spiegata molto bene da Matteo Bobbi (su ‘Sky Sport F1’): i piloti hanno faticato moltissimo a portare in temperatura le gomme. Come riuscivano a generare del grip tra la fine del secondo e l’inizio del terzo settore, poi si ritrovavano a transitare sul rettifilo principale ancora molto umido perché posto all’ombra della grande tribuna. Le temperature così subivano un calo vertiginoso con le monoposto che poi tornavano a scivolare molto nelle prime curve del tracciato. Di certo non una scelta felice quella di bagnare la pista… Hamilton effettuerà due giri con gomma Hard intorno alle 09:45 per poi rientrare ai box. Emblematiche le parole utilizzate in radio dal pluri iridato: “Le condizioni peggiori in cui mi sia mai ritrovato a guidare nel corso della mia carriera di F1″. Di seguito la classifica alle 09:50.
I piloti continuano a girare, c’è chi decide di montare gomme Hard nuove come Bottas, Verstappen e Albon e chi di tornare in pista con le mescole utilizzate in precedenza (Ferrari). Si gira sostanzialmente per migliorare le condizioni del tracciato. Alle 10:05 si rende necessario esporre le bandiere gialle e proclamare il regime di Virtual Safety Car: Carlos Sainz Jr è costretto a fermare la propria vettura a bordo pista a causa di un problema tecnico lato power unit. Bandiera verde che tornerà a sventolare alle 10:08 minuti. La sessione comunque non decolla.
I piloti gireranno con costanza da questo momento fino al termine della sessione, ma i tempi e le condizioni dell’asfalto sono molto lontane dall’optimum. Il rettifilo principale non si asciugherà mai in modo definitivo e questo non permetterà di fatto ai piloti di scendere sotto l’1’35”: il giro record del tracciato in qualifica, siglato da Sebastian Vettel nel 2011 al volante della Red Bull, è di 1’25”049. Di seguito la classifica finale con Max Verstappen che proprio all’ultimo minuto toglie la prima posizione al compagno Albon.
Dunque riferimenti cronometrici poco significativi. Segnalo soltanto che le due Ferrari hanno deciso di utilizzare un solo treno di Hard, le Red Bull ne hanno utilizzate due al pari della Mercedes che però è andata fuori con Bottas e Hamilton nel finale anche con un set di gomme Medie. I tempi delle AlphaTauri sono stati ottenuti con gomme a banda gialla. Per il momento è davvero tutto. Appuntamento alle 13:00 per assistere assieme alla seconda sessione di libere, che ci auguriamo possa darci qualche riferimento concreto in vista di qualifiche e gara.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Ferrari – F1