domenica, Dicembre 22, 2024

I primi punti

I primi punti


A ragion del vero, questo non può che esser considerato un anno disastroso per la Ferrari… Eppure, la memoria inganna alle volte. Facendoci dimenticare che la Rossa ha avuto altre annate così disastrate in passato, se non addirittura peggiori. A mio modesto modo di vedere comunque, è solo una questione di punti di vista da dover contestualizzare all’interno del periodo storico di riferimento. Domenica prossima inizierà il trittico del deserto (Bahrein, Sakhir e Abu Dhabi) con il Bahrein, come si suol dire, ad aprire le danze. Ed è proprio uno dei passati gp bareniti a darci la misura di quanto le difficoltà non siano certo una novità rilegata al 2020 per la Ferrari.

Correva l’anno 2009 e all’epoca si disputò uno dei mondiali più controversi e strani della storia della F1. La BrawnGP con il suo doppio diffusore, stava dominando su ogni pista, facendo letteralmente il vuoto. Il GP del Bharein di quell’epoca non fece eccezione, anche se in qualifica (da qui anche la stranezza di quel mondiale) ad ottenere la prima fila furono le Toyota di Trulli e Glock (con l’uscita di Jarno dalla F1, tra le altre cose, si è detto addio all’ultimo pilota, della vecchia guardia italiana, che ancora faceva la differenza nella massima serie del motorsport).

I primi punti
Lo start del Gp del Bahrain 2009

Detto questo, le Ferrari di Kimi e Massa erano terribilmente attardate nonostante la Rossa venisse da un 2008 di tutto rispetto: si era vinto il titolo costruttori e il brasiliano aveva perso il mondiale solamente per pochissime curve in quello che per lui fu un Gp di casa dai due volti (doppietta iridata comunque riuscita l’anno precedente con la vittoria del finlandese). Fatto sta, che la scuderia campione del mondo, venne letteralmente ingoiata dal doppio diffusore che quella vecchia volpe di Ross Brawn aveva concepito, sfruttando una clamorosa falla all’interno del regolamento dell’epoca. Il Cavallino fu cosi in difficoltà dal punto di vista tecnico, che quell’anno si presentò al quarto appuntamento, con zero punti in classifica generale… Dopo tutto erano i campioni del mondo uscenti!

Quella terribile disfatta (la storia sembra insegnare a tutti tranne che alla Ferrari a quanto pare) fu anche figlia dell’addio di Brawn, il quale aveva posto alla Scuderia come condizione contrattuale di avere pieni poteri decisionali all’interno del team… Opzione che non gli fu mai concessa. Qualora fosse rimasto, è molto probabile che il doppio diffusore lo avrebbe montato la F60 (da notare come dare un nome celebrativo alle monoposto di Maranello comporti la certezza matematica di una stagione fallimentare…), cosa che le avrebbe permesso di vincere quasi sicuramente il mondiale (il primo con Ross a fare da timoniere e forse, non sarebbe stato nemmeno l’unico). Tuttavia si sa, la storia non si fa con i se e la realtà, all’epoca, diceva ben altra cosa.

I primi punti
Ross Brawn, direttore generale sportivo della Formula Uno

Infatti, in gara la partita fu giocata tra la Brawn di Button, quella di Barrichello, la Red Bull di Vettel (binomio che sarebbe esploso l’anno successivo con la squadra austriaca, ai tempi, l’unica a riuscire davvero a giocarsela, anche se non alla pari… quanti corsi e ricorsi storici), la Toyota di Jarno e la McLaren del campione del mondo Hamilton. Il risultato finale del GP fu determinato dalle strategie: soprattutto dall’oculata scelta delle mescole. Fu proprio grazie a questo (a suon di giri veloci tra un pit e l’altro) che Button riuscì a portarsi a casa la vittoria, con Vettel secondo e Trulli immediatamente dietro. Kimi chiuse sesto (sopravanzando la Toyota di Glock) ottenendo così i primi punti iridati della Rossa in quell’anno sciagurato.

Del resto, che sarebbe stato un anno di sofferenze, lo si capì già dai test. Calvario che sarebbe perdurato fino alla venuta di Alonso in squadra. Pilota che riportò la Ferrari ad accarezzare il sogno mondiale.

Il prossimo GP barenita sarà un’altra via crucis per Ferrari e tutti i suoi tifosi (“pista di motore” e la rossa motore non ne ha!), inutile negarlo. Speriamo solo di divertirci con il duo Mercedes, i quali, ora che entrambi i titoli sono stati assegnati, potrebbero essere (veramente) liberi di correre…

Buon GP a tutti


Autore: Vito Quaranta – @quaranta_vito

Foto: Ferrari – F1

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