Vettel e Leclerc alla stretta finale
Il team Ferrari arriva in Bahrain pieno di curiosità circa le doti velocistiche che la SF1000 sarà in grado di sfoggiare tra le dune del deserto. Il pacchetto di migliorie convalidato in Portogallo ha dato modo al Cavallino di rialzare la testa negli ultimi tre appuntamenti, ma sappiamo come sulle piste di motore, la Rossa sia andata molto in difficoltà nel corso di questa stagione… Dunque è normale che ci sia un po’ d’apprensione. Nemmeno tanta a dire la verità, diciamo che curiosità è il termine che più si addice allo stato d’animo in cui versano gli uomini della Scuderia in questo momento.
Ad aprire le danze questa volta, in quanto a dichiarazioni (apparse sul sito ufficiale della Ferrari), è Sebastian Vettel, il quale esordisce andando a dare una propria visione di quelle che ritiene essere le caratteristiche principali della località e del tracciato prescelto per il prossimo appuntamento: “Sakhir è noto per essere un test impegnativo per auto e piloti. Essendo situato nel deserto, le condizioni ambientali risultano sempre molto probanti per noi: in alcuni momenti della giornata le temperature sono davvero elevate. Per quanto concerne le monoposto invece, le peculiarità del Bahrain mettono seriamente alla frusta l’impianto frenante, ponendo l’accento in particolar modo sulla trazione”.
“È il tipo di tracciato che a noi piloti piace definire ‘stop&go’” ha proseguito il tedesco “per via delle intense frenate e delle ripetute accelerazioni. Non vi abbiamo mai gareggiato qui in questo periodo dell’anno” generalmente vi ci si corre ad aprile, “ma guardando i dati delle temperature, non ci si attendono condizioni troppo diverse. La nostra vettura ha dato prova di aver fatto progressi nel corso degli ultimi appuntamenti e non vedo l’ora di verificare quale sarà il nostro livello di competitività anche su questa pista”. Gli ultimi weekend andati in scena nel golfo persico, sono sempre stati abbastanza positivi per la Ferrari. Vettel vinse nel 2017 e nel 2018, mentre Leclerc l’anno scorso dovette rinviare l’appuntamento con il suo primo trionfo in F1 solamente a causa di un problema occorso ad un cilindro che comunque non gli impedì di salire sul gradino più basso del podio (le chance di ripetersi nel 2020 sono basse, molto basse).
Ed è proprio Charles che ha il compito di seguitare ad elencare gli elementi che fanno del Bahrain “Un appuntamento molto particolare. Il fatto che le sessioni si disputino in periodi molto diversi della giornata, fa sì che lo scenario cambi continuamente. Il lavoro al venerdì inizia su un tracciato molto sporco a causa della sabbia che giunge dalle zone desertiche circostanti. Con il passare delle sessioni, l’asfalto si pulisce, diventa sempre più abrasivo e le gomme iniziano a soffrire sempre di più”. La gestione degli pneumatici in effetti giocherà un ruolo determinante durante questo appuntamento…
Leclerc, che già l’anno scorso aveva dato prova di una corretta lettura sotto questo punto di vista, ci spiega dove i piloti incontreranno le maggiori difficoltà: “La luce solare e le temperature sono in costante mutamento durante la gara. Partendo all’imbrunire si passa man mano dall’avere un asfalto molto caldo, e il sole basso all’orizzonte, ad una pista più fredda, cosa che determina, lato pilota, anche un cambio nello stile di guida”. In ultima istanza, impossibile non fare un accenno a quanto accadde nel 2019 e alle speranze nutrite per il prossimo weekend: “Anche se il finale dello scorso anno non fu certo ideale, conservo dei bei ricordi di quella gara. Negli ultimi appuntamenti siamo stati via via sempre più competitivi e da parte nostra cercheremo di proseguire con questo trend”.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Ferrari – F1