venerdì, Novembre 15, 2024

Arrivederci Vettel, arrivederci FUnoAnalisiTecnica

Arrivederci Vettel, arrivederci FUnoAnalisiTecnica


A volte vorresti riavvolgere il nastro. A volte è meglio di no. Ferrari ha congedato Sebastian Vettel prima del via della stagione. Mediaticamente parlando troppo presto perché ha generato un lungo addio. La volontà di «continuare a parlarne» per trovare «soluzioni» dopo qualche incomprensione non c’è stata più.

A quanto ci risulta Mattia Binotto – assente proprio all’ultimo appuntamento per una indisposizione (non Covid-19, i primi tamponi sono risultati negativi) – è stato artefice della telefonata finale il cui “tono della voce” non lasciava margini di ripensamento. Ma all’epoca il team principal (marzo sembra quasi una vita fa) avrebbe voluto provare a portare a casa un prolungamento fino al 2022, senza fretta, entro agosto 2020. Non c’è riuscito per l’irremovibilità di Elkann, il quale cambiò nettamente idea dopo alcuni colloqui non felici con il quattro volte campione del mondo. Legittimo intendiamoci ma un peccato nelle modalità. Vettel, tranne i primissimi anni, non ha mai avuto un vero cerchio magico in Ferrari e quest’anno si è trasformato in cerchio di fuoco. Ma è anche giusto dare atto al tedesco di aver perseguito fino all’ultimo comportamenti rispettosi col team.

Arrivederci Vettel, arrivederci FUnoAnalisiTecnica
Mattia Binotto, Charles Leclerc e Sebastian Vettel, Gp Sakhir 2020

Non è più tempo di ricordare gli errori o di organizzare una gara a chi ha sbagliato di più tra lui, il team, gestione, proprietà o chi volete. Certamente invece, ricordare l’entusiasmo quando arrivò in Ferrari, aria fresca per loro e anche per tutta la F1 dopo un anno senza storia, sportivamente parlando.

Ricordo benissimo i test del 2015 vissuti a Barcellona. In Catalogna, al di là di una Mercedes che si sperava raggiungibile, c’era una buona ma non buonissima Williams e una Red Bull Renault in grande imbarazzo. Poi c’era la SF15T di James Allison e Simone Resta. Sono pronto a scommettere che pur non essendo stata la Rossa migliore che abbia guidato, sia stata sicuramente la vettura più amata. Quella delle grandi speranze, delle emozioni più «pulite», delle vittorie inaspettate.

Arrivederci Vettel, arrivederci FUnoAnalisiTecnica
Sebastian Vettel vince il Gp d’Ungheria 2015

Sei stagioni passate vanamente a rincorrere, mai invano se guidi la Ferrari. Però, nessuno dei due è stato in grado di guidare l’altro. Ora lo spettacolo deve continuare. A Maranello faranno a meno di lui e di un campione del mondo per la prima volta dopo 13 anni. Lo sappiamo da troppi mesi ma ora fa un certo effetto. Un po’ di commozione e qualche sorriso. La malinconia arriverà più tardi. Intanto Aston Martin lo aspetta con un bel regalo di Natale, che somiglierà (anche) alla W11.

In bocca al lupo a lui e, permetteteci, anche a noi visto che con quel buontempone di Piergiuseppe (PG Tech) lasceremo FUnoAnalisiTecnica semplicemente per provare a fare qualcosa di nostro. Senza troppi giri di parole possiamo dire che sia stato un vero onore poter entrare nella famiglia di FUnoAnalisiTecnica, otto e quasi quattro anni fa, che sono volati. Felici di aver dato una mano, non senza errori ma sempre con passione.

Siamo grati. E il bello è che non cambierà proprio nulla a livello personale, anzi continueremo a confrontarci sulla nostra più grande passione: la Formula 1.


Autori: Giuliano Duchessa – @giulyfunoatPiergiuseppe Donadoni (PG Tech – @smilextech)

Foto: Ferrari – F1

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