Ferrari: alcune nuove idee per Sakhir…
Dopo un Gp del Bahrain sottotono, rispetto ai progressi compiuti dalla squadra di Maranello negli ultimi appuntamenti, gli uomini del Cavallino si avviano verso la seconda tappa sul circuito di Sakhir con alcune idee in tasca in vista delle prossime sessioni. La SF1000 pare abbia sofferto molto, sabato e domenica scorsi, la gestione delle gomme, esercizio che il nuovo layout dovrebbe semplificare (leggi qui). Tuttavia anche l’efficienza aerodinamica e l’apporto che riuscirà a fornire la power unit giocheranno un ruolo chiave…
Andiamo a conoscere assieme a Matteo Togninalli, capo degli ingegneri di pista Ferrari, come la squadra si stia preparando in vista del weekend:“Ci attende una sfida inedita con giusto un paio di parametri noti. Nonostante si gareggerà nello stesso luogo e sul medesimo tipo di asfalto, ci troveremo di fronte un tracciato con differenti caratteristiche a causa dell’assenza di tutto il tratto misto contrassegnato da diverse curve ad alta velocità. Le gomme questa volta avranno un po’ più di ‘respiro’ tra una curva e l’altra. Ciò avrà un impatto non solo sull’assetto e sul carico aerodinamico, ma anche sul comportamento degli pneumatici: le posteriori subiranno un livello di energia del 20-30% inferiore rispetto a quanto visto pochi giorni fa. Pertanto, certi problemi, come il surriscaldamento, dovrebbero essere mitigati“ ha dichiarato sulle colonne ufficiali del Cavallino Rampante.
“Le squadre,” ha proseguito Togninalli “dovranno cercare di ottenere una maggiore efficienza, quindi mi aspetto di vedere delle vetture aerodinamicamente più scariche. Detto questo, vedo nel weekend l’opportunità di fare meglio rispetto al fine settimana appena concluso. Sabato e domenica abbiamo sofferto molto la gestione dell’energia esercitata sulle gomme, quindi su questo fronte dovremmo trovarci in una situazione migliore. Per contro però, sappiamo come la SF1000 non brilli su piste ad alta efficienza e che su questa configurazione l’apporto dato dalla power unit giocherà un ruolo maggiore… Due elementi che avranno un peso determinante sulla nostra prestazione. Dovremo fare in modo da assicurarci di massimizzare tutto il potenziale della nostra auto, cosa in cui non siamo riusciti la scorsa settimana“.
Fortunatamente la squadra parrebbe essersi fatta un’opinione sui problemi riscontrati e da venerdì cercherà di attuare possibili soluzioni: “Abbiamo delle idee che potrebbero permetterci di migliorare la prestazione, sia nella fase di preparazione al giro che nelle regolazioni… Le approfondiremo tenendo comunque conto di trovarci di fronte ad un evento diverso” ha chiosato il tecnico italiano. “La gestione delle qualifiche, ad esempio sarà molto diversa: non sarà facile riuscire ad evitare il traffico e riuscire a portare le gomme nella giusta finestra di temperatura, a causa dei motivi prima descritti. Il lavoro da fare è tanto, ma sono queste le sfide che a noi ingegneri piace affrontare”.
In chiusura anche un punto su quelli che saranno due aspetti tecnici comunque molto importanti: “Tutti i parametri dovranno sempre essere tenuti sotto controllo, come consumo carburante e rendimento dei freni. Il primo dovrebbe essere in linea con quanto visto la scorsa settimana, grazie all’utilizzo di assetti più scarichi, mentre i freni potrebbero essere sottoposti ad uno stress ancora maggiore. Ci sono frenate importanti, come quelle alla prima e all’ultima curva che dovranno essere ripetute una trentina di volte in più rispetto a domenica scorsa”.
Difficile a questo punto farsi un’opinione precisa sull’esito del prossimo weekend… Nonostante però ci si avvii verso altri tre giorni complicati, i piloti non hanno perso certo entusiasmo e sono pronti a misurarsi nella nuova sfida data dall’outer-track. Un tracciato veloce su cui sarà importante non rimanere imbottigliati nel traffico, soprattutto in qualifica. “Disputeremo la seconda gara di Sakhir sul layout esterno, una configurazione inedita e molto diversa da quella sulla quale abbiamo corso l’ultimo weekend” ha esordito Sebastian Vettel alle colonne del sito ufficiale del Cavallino. “Di fatto è stata tolto l’intero secondo settore. Da curva-4 si va direttamente alla 13, sostituendo il T2 con due curve veloci e una parte leggermente più lenta”.
“Il circuito risulterà molto più corto e sicuramente trasmetterà a noi piloti delle sensazioni completamente diverse. Il set-up aerodinamico che adotteremo sarà a basso carico“ ha proseguito il tedesco “così da adattarci al meglio alle caratteristiche di questo nuovo tracciato. Avremo la stessa selezione di gomme della scorsa settimana, quindi questo dovrebbe aiutarci. Anche se il resto del circuito ci risulterà familiare, su un circuito così breve saremo chiamati ad affrontare problematiche nuove, come il traffico che renderà molto caotiche tutte le sessioni del weekend. Credo che la qualifica possa generare qualche sorpresa… Si giocherà tutto sul filo dei millesimi“.
Punto di vista a cui ha fatto eco Charles Leclerc, che nell’intervista condotta dalla casa di Maranello, ha dichiarato: “Già in diverse occasioni quest’anno ci siamo ritrovati a gareggiare per due weekend consecutivi nella stessa località… Tuttavia, questa sarà la prima in assoluto in cui dovremo fare i conti con una nuova configurazione andando a utilizzare un layout super veloce e breve, composto da appena 11 curve. Credo che su un circuito del genere le differenze tra le varie vetture, specialmente quelle di centro gruppo, saranno minime e ogni millesimo farà la differenza. Ci saranno 87 giri da percorrere, un numero inusuale considerate le piste sulle quali gareggiamo di solito. Sono curioso di vedere come verrà gestito il traffico in alcune fasi del weekend, specialmente nel corso di qualifica e gara”.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: F1 – Ferrari