L’intensa settimana della Ferrari
L’ultima giornata di test Ferrari sul circuito di Fiorano (tenutasi ieri) è stata totalmente dedicata all’attivavità di due giovani talenti classe 99′ appartenenti all’Academy. Mick Schumacher è potuto tornare al volante della SF71H in mattinata e riuscendo a mettere insieme ulteriori 50 giri ha portato il proprio totale ad oltre 100 tornate (il tedesco aveva girato anche nelle ore pomeridiane della precedente giornata, leggi qui). Il campione in carica di F2 ha così portato a termine il pogramma per lui previsto dalla Scuderia in preparazione al debutto nella massima serie assieme al team Haas. Callum Ilott, vicecampione F2, invece ha colto l’opportunità di rimettersi al volante della Rossa nel pomeriggio, dopo che ne aveva già saggiato la velocità nel test tenutisi lo scorso 30 settembre.
Prima di andare a fare un quadro completo di questi 5 giorni di prove, vi proponiamo uno scorcio dell’intervista raccolta lo scorso dicembre dal team di Maranello e pubblicata oggi sul sito del Cavallino, in cui Mick Schumacher ha avuto modo di rilasciare un commento circa l’esito della stagione 2020. “La pandemia ha colpito davvero tutti e ha creato seri problemi a molte persone. Ecco perché mi sembra quasi ingiusto essere felice per ciò che è stato per me il 2020: lo ritengo in assoluto l’anno migliore della mia carriera, quello in cui i miei sogni di quando ero bambino si sono avverati. Ora posso dire di essere pronto per la Formula Uno“. Mick si è ampiamente meritato il sedile della Haas andando a conquistare il titolo della categoria cadetta, cosa per cui ha il pieno diritto di manifestare la sua felicità.
“È stato bello vedere che il nostro approccio ed i risultati ottenuti siano stati premiati in questo modo” ha proseguito il figlio del sette volte campione del mondo Michael, “e devo ringraziare la Ferrari Driver Academy per aver riposto fiducia in me, tanto che la decisione è stata presa ancor prima che si decidesse il campionato. Era importante avere il supporto della FDA, essere in grado di guidare un’auto di Formula 1, parlare con persone molto esperte e sentirsi semplicemente come se fossi uno di famiglia. A quel punto, anche se oramai ero a conoscenza di ciò che avrei fatto nel 2021, mi sono comunque concentrato sul campionato, perché volevo assolutamente vincere il titolo. Credo sia una cosa normale no? Se corri vuoi vincere, punto. Anche se le ultime gare non sono andate come avrei voluto, volevo davvero essere campione, sia per me che per la squadra”.
“Quando ho tagliato il traguardo alla fine dell’ultima gara” prosegue nel racconto Mick, “in tutta sincerità non ero affatto sicuro di averlo fatto e una parte di me non ha osato festeggiare. Probabilmente quelli sono stati i momenti più intensi della mia carriera, tanto che quando sono arrivato al parco chiuso e ho visto la squadra in festa, ho avuto bisogno di alcuni istanti per rendermi conto di ciò che stava accadendo”. Ora comunque, bisogna guardare avanti e Schumacher appare totalmente focalizzato sulla prossima avventura in F1: “Quel giorno sembra già molto lontano. Adesso non attendo altro che inizi la nuova stagione, di essere sulla griglia di partenza e di disputare la mia prima gara insieme ai migliori piloti del mondo. Fino ad allora, cercherò di divertirmi e curare al massimo la mia preparazione. Quando i semafori si spegneranno per la prima volta, sono certo che sarà una grande emozione“ ha concluso il tedesco.
Chiusa dunque la 5 giorni di test che ha visto coinvolti ben 7 piloti del Cavallino: Carlos Sainz Jr, la new entry del team, è rimasto alla guida della SF71H per una giornata e mezza, Charles Leclerc e Mick Schumacher hanno avuto un’intero giorno di lavoro a loro disposizione, Callum Ilott ha guidato soltanto un pomeriggio, mentre Robert Shwartzman, Marcus Armstrong e Giuliano Alesì (congedatosi dall’Academy la sera stessa del suo debutto al volante di una vettura di F1 a 30 anni di distanza dal padre Jean) hanno dovuto accontentarsi di dividersi la monoposto nel corso della giornata d’apertura (lunedì scorso).
Nell’arco della sessione, la vettura ha percorso oltre 500 giri, pari ad una distanza di 1500 km. Utili ai piloti ma anche alla squadra a riprendere confidenza con i ritmi di gara e collaudare le procedure Covid in vista della prossima stagione, che secondo previsione, almeno nella parte iniziale dovrebbe essere molto simile a quella da poco conclusasi. Immancabile, il commento di Laurent Mekies (direttore sportivo della Ferrari) che al termine della giornata ha dichiarato: “Per la squadra è stata una settimana davvero intensa: sette piloti in pista in cinque giorni per un totale di oltre 1500 chilometri percorsi.”
“Questo test” ha proseguito il tecnico francese, “era importante per dare la possibilità innanzitutto ai piloti ufficiali della Scuderia, Charles e Carlos, di riprendere confidenza con la pista dopo la pausa invernale, mentre per i ragazzi della Ferrari Driver Academy è stata un’ulteriore opportunità per fare esperienza su una Formula 1. Per qualcuno di loro, mi riferisco a Carlos e a Marcus, il test ha rappresentato la loro prima uscita: il debutto con la sua nuova squadra per lo spagnolo, quello assoluto su una monoposto della massima categoria per il neozelandese”.
“Per Giuliano invece, si è trattato di un regalo per la fine del suo percorso all’interno della FDA“ ha concluso Laurent Mekies. “Credo che la cosa più bella della settimana sia stata l’atmosfera che si respirava all’interno del box: tutti i ragazzi avevano davvero una gran voglia di tornare in pista e di prepararsi al meglio per la stagione che sta per cominciare”.
La Scuderia ora tornerà a dedicarsi interamente alla preparazione della nuova stagione nel proprio quartier generale. I test invernali sono fissati in Bahrain per il weekend del 14 marzo, a cui seguirà il primo Gran Premio del 2021 previsto in loco (Sakhir) il 28 marzo.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari – Federico Basile