Regolamenti 2022: i primi turbamenti di Binotto…
Terminato lo stop allo sviluppo delle vetture 2022. Dal primo gennaio infatti, i team hanno potuto riprendere a lavorare sul progetto rimasto fermo da marzo/aprile scorso a causa della pandemia. Un contesto di certo non usuale che però accomuna tutte le squadre. Ovviamente per la Ferrari, come anche per tutte le altre scuderie rimaste alle spalle della Mercedes in questi anni, il cambio regolamentare rappresenta una ghiotta occasione per tornare al vertice e lottare per i titoli mondiali, cosa che non accadrebbe presto se si continuasse con le norme vigenti.
Raggiunto da ‘Motorsport-Total.com’ al team principal della Ferrari è stato chiesto se vi siano delle possibilità di vedere dei grandi capovolgimenti di fronte come quelli a cui si è potuto assistere nel 2014 all’alba dell’era turbo-ibrida. “Non credo si possano confrontare le situazioni” la riposta secca di Mattia Binotto. “All’epoca la Mercedes è stata abbastanza intelligente da sviluppare il suo propulsore molto prima di chiunque altro. Il problema adesso, è che abbiamo potuto riprendere i lavori sulla nuova vettura 2022 solamente il 1° gennaio scorso…”
In passato infatti, la Mercedes ha potuto godere di un privilegio concessogli dalla FIA, che nell’occasione gli aveva affidato il compito di elaborare un progetto preliminare della prima power unit così da poterne valutare una sua possibile introduzione. Il tempo speso dai teutonici si rivelò determinante rispetto alla concorrenza, la quale riuscì ad accorgersi dell’incredibile gap motoristico rimediato solamente una volta preso parte al primo Gp d’Australia.
Tornando al presente… Il blocco ai lavori ha indubbiamente costituito un’impasse per tutti gli addetti ai lavori, ma comunque Binotto si dice possibilista in merito a delle variazioni circa le attuali forze in campo: “Se c’è una cosa che accomuna il 2014 al 2022 è proprio il grande cambiamento regolamentare (l’occasione da cogliere, ndr). Tuttavia bisognerà prestare attenzione, i tempi questa volta sono completamente diversi (il turbamento, ndr)” ha concluso Binotto lanciando una flebile speranza mista a preoccupazione.
Il lato positivo è che si parte tutti dallo stesso livello. I regolamenti riguardanti la power unit (come vi abbiamo recentemente raccontato) sono in stato di revisione a causa del prematuro addio da parte della Honda, ma a parte questo, le squadre hanno potuto utilizzare la stessa base di partenza per lo sviluppo della nuova vettura. Ricordiamo che i tecnici hanno effettivamente iniziato ad elaborare le nuove monoposto nel 2019, quando la Formula Uno decise di svelare ufficialmente il concept delle nuove vetture fissando il loro debutto per la stagione 2021. La pandemia ci ha messo lo zampino, ma ora che i lavori sono ripresi, i team avranno solamente poco più di un anno di tempo per progettare l’arma su cui faranno affidamento per cercare di spodestare una volta per tutte la Mercedes dal trono al quale si è tanto affezionata.
Il tempo a disposizione è poco ma sarà lo stesso per tutti. Una lama a doppio taglio, perfetta nel caso tutto proceda secondo previsioni, incredibilmente letale qualora dovessero nascere delle difficoltà lungo il cammino. Ed è proprio sulla seconda che parrebbero basarsi i turbamenti del buon team principal Ferrari…
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Ferrari – Mercedes