AlphaTauri AT02: nuova la geometria della sospensione anteriore…
Le presentazioni on line sono oramai all’ordine del giorno. Nascondere il più possibile alcune novità, che in qualche modo potrebbero favorire gli avversari, e diventato quasi una necessità. Soprattutto pensando alla “reverse engineering” che nelle ultime stagioni ha dato molto da parlare all’interno del paddock di F1. Come abbiamo analizzato qualche giorno fa (leggi qui per saperne di più) la nuova AlphaTauri AT02, spendendo i due gettoni messi a disposizione dal regolamento 2021, ha deciso di agire nella parte anteriore della propria monoposto.
Come possiamo osservare grazie alle foto del nostro Federico Basile, in arrivo direttamente dallo shakedown di oggi a Imola, ecco la nuova specifica. Sebbene la sezione del muso più decisamente più stretto in stile Mercedes, in realtà la filosofia aerodinamica è differente. I tecnici di Faenza hanno adottato una soluzione meno snella rispetto a quella utilizzata sulle frecce nere. Inoltre, la distanza tra i piloni di sostegno dell’ala anteriore resta ampia, prediligendo quindi, a differenza della vettura tedesca, una portata d’aria maggiore all’interno dei supporti.
Osservando la parte laterale del nosecone, notiamo la comparsa delle famose “zanne”, elemento ormai utilizzato da moltissime scuderie. Questa nuova componente adottata sulla AT02 funge da vero e proprio deviatore di flusso. Il suo compito è quello di aumentare la spinta verticale all’anteriore, per cercare di sopperire alla perdita di carico aerodinamico durante la fase di frenata.
Oltre i cambi effettuati al muso, è stata modificata la geometria delle sospensioni anteriore per scopi squisitamente aerodinamici. Il puntone del push rod ha un attacco più alto, adottando un’ inclinazione maggiore. Sembra essere rimasta invariata la distanza tra i due triangoli, mantenendo gli stessi attacchi al mozzo. Non adottano quindi la soluzione di Mercedes con l’attacco del triangolo superiore rialzato. Mentre il braccetto dello sterzo è stato spostato, ed è ora posizionato tra i due triangoli. Una posizione alquanto particolare, visto che le maggior parte dei team tendono ad allineare questo elemento con uno dei bracci dei due triangoli. Lo scopo, come sempre, è quello di ridurre l’impatto sul flusso che scorre in quella zona, riuscendo così a mantenerlo più pulito.
Ultima ma non meno importante, ecco la soluzione che i tecnici capeggiati da Jody Egginton propongo sull’ultima nata in casa AlphaTauri. Prendendo in esame il fondo scalinato della AT02 notiamo una specifica tutta nuova, con la necessita di gestire il flusso in uscita dalla parte bassa del bargeboard tramite un deviatore curvo (freccia nera), seguito poi da una rampa a forma di pavimento (freccia bianca). La volontà, per cercare di sopperire alla mancanza degli slot, è quella di creare dei vortici per sigillare il diffusore, proteggendolo dalle turbolenze generate dal rotolamento dello pneumatico.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz e Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich