La preoccupazione di Ricciardo…
Ci sono cose a cui, da semplici appassionati della Formula Uno, non pensiamo. Idealizziamo i piloti credendo sia semplice per loro spostarsi da un team all’altro senza alcuna difficoltà. Purtroppo per loro non è così. Come esempio si può prendere benissimo il caso della sostituzione tra Russell e Hamilton. Il talento in forza alla Williams, è più alto rispetto al sette volte campione del mondo e durante il weekend barenita è stato costretto a fronteggiare alcuni problemi con le dimensioni dell’abitacolo, che lo hanno portato ad utilizzare anche un numero di scarpe più piccolo rispetto a quello che il suo piede normalmente richiederebbe…
L’altra curiosità, però, di cui vi parliamo oggi riguarda Daniel Ricciardo. L’australiano, nel corso di una chiacchierata con ‘Autosport.com’ ha rivelato un aspetto particolare del suo fisico che comporta sempre qualche difficoltà di adattamento all’interno di un nuovo abitacolo di F1. “Ho i fianchi larghi e un’ossatura un piuttosto robusta che, come spesso accade, ha generato qualche problema fin dalla realizzazione del nuovo sedile” ha affermato il nuovo portacolori della McLaren. “La cosa buona è che sono riuscito ad entrare…” sorride. “Si tratta di un aspetto strettamente collegato al sedile. Il team era a conoscenza delle mie misure e aveva realizzato qualcosa che ritenevano potesse adattarsi bene al mio corpo, purtroppo però il primo tentativo non è andato bene.”
“Fortunatamente era solamente il sedile ad essere troppo stretto e non la chiglia in sé. Abbiamo fatto le opportune modifiche e già durante il filming day (16 febbraio a Silverstone con la MCL35M) sono riuscito a trovare il confort ottimale”. Sentirsi bene all’interno dell’abitacolo è un aspetto molto importante. Immaginate di andare a fare jogging e di correre per un’ora con un sassolino nella scarpa… In quel caso ci si ferma, si elimina il problema e si riparte. Meccanismi semplici che però non sempre sono attuabili in F1, con Ricciardo che inizia a palesare i propri timori soprattutto guardando al futuro. Simili noie dovrebbero essere scongiurate per il 2021, tuttavia, nel corso degli anni, l’australiano ha notato una riduione degli spazi interni dell’abitacolo sempre più marcata fintanto che ora: “Devo dire che mi sento arrivato un po’ al limite” ha ammesso con un filo di preoccupazione.
“Il modo in cui il telaio viene progettato è molto cambiato negli ultimi tempi. Il cockpit sta via via diventando sempre più stretto e compatto, ed è per questo che i miei fianchi stanno diventando un aspetto limitante. Quello che voglio dire ai miei ingegneri è di preoccuparsi solamente di farmi sentire a mio agio senza pensare al resto” la chiosa finale di Ricciardo. “Se credono che allargare l’abitacolo possa fargli perdere quel decimo di prestazione pura non avranno nulla da temere: ci penserò io a recuperare quello svantaggio dando il massimo in pista!”.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – McLaren