Mercedes: l’ombra di Russell sulla line-up 2022
Chiusa una telenovela se ne apre subito un’altra. Sembra costretta a durare poco l’euforia in Mercedes per il rinnovo contrattuale raggiunto con il sette volte campione del mondo britannico. Di fatti, non ha sorpreso più di tanto l’annuncio in sé, quello che invece ha lasciato alcuni un po’ sconcertati è la durata di tale accordo, che è stato fissato per il solo 2021. Tra le possibili ragioni: la volontà del pilota di voler avere più dati a disposizione sulla vettura 2022 prima di impegnarsi a prendere parte alla nuova era regolamentare in veste di portacolori Mercedes e l’incertezza determinata dalla possibile introduzione di un salary cap riguardo lo stipendio dei piloti.
Non solo questo però. Dopo aver sostituito Lewis Hamilton in quel di Sakhir lo scorso dicembre, le aspettative nei confronti di George Russell sono molto salite, con il pubblico e alcune personalità influenti che hanno iniziato a spingere per vedere il giovane talento al più presto alla guida di una vettura competitiva (meglio se argentata o nera, dato il periodo…). Recentemente anche Stefano Domenicali (CEO della Formula Uno), citato da ‘RaceFans.com’, aveva espresso il suo apprezzamento nei confronti del classe ’98: “George ha mostrato il suo potenziale e, come detto anche da Toto Wolff, sarà sicuramente un campione del mondo in futuro. Dipendesse da me, mi piacerebbe molto vederlo assieme ad Hamilton al volante della Mercedes. Ritengo che possano fare grandi cose per la Formula Uno“.
Ovviamente che questo si verifichi nel 2021 è poco probabile (possibile solamente nel caso in cui Bottas dovesse essere costretto a saltare qualche Gp come avvenuto nel caso di Lewis lo scorso anno), ma nel 2022 chissà. Mercedes sta ricevendo molte pressioni in tal senso, con il team principal Toto Wolff che spiegando alcuni dettagli dell’accordo raggiunto con Hamilton, si è lasciato andare ad una mezza apertura nei confronti di Russell: “Il futuro è tutto nelle mani di Lewis. Spetta a lui decidere cosa fare nelle prossime stagioni. Per questo vorrei evitare di commentare la sua posizione circa la durata contrattuale. D’altra parte però come team avremmo preferito un accordo più a medio-lungo termine per sapere come muoverci sul mercato”.
“Valtteri e Lewis avranno il 100% del nostro sostegno nel 2021” ha chiosato il comproprietario della squadra di Stoccarda secondo quanto riportato da ‘GpFans.com‘. “Faremo il massimo per loro. Ad un certo punto però sarà necessario iniziare a parlare anche del futuro pensando a quella che potrà essere la nostra line-up dal 2022 in avanti. Seguiremo sempre i nostri valori di lealtà ed integrità, quindi prima di guardare all’esterno, ovviamente le nostre prime discussioni avverranno con i nostri attuali piloti titolari. Tuttavia, il futuro è nelle mani dei giovani, quindi per contro, dovremo ragionare sull’impostazione che vogliamo dare alla squadra negli anni a venire”. Russell-Hamilton o Russell-Bottas? La domanda sorge spontanea con Wolff che in parte risponde in questo modo: “Hamilton ha la forza e le capacità per continuare a gareggiare anche più a lungo. Credo che lo farà finché gli piacerà farlo”.
Ovviamente è ancora presto per fare qualsiasi tipo di ipotesi… Di certo ci sono solo le tante pressioni all’indirizzo della Mercedes, ma nulla di più. Certamente sarebbe bello poter assistere ad un confronto generazionale tra i due britannici. Russell con solamente un weekend a disposizione, tra l’altro ritrovatosi anche a calarsi in un abitacolo più stretto del dovuto (Lewis è più basso di George), è riuscito a guidare sopra i problemi di confort dimostrando tutto il suo valore. Bisognerà capire se Hamilton avrà intenzione di andarsi a misurare con un pilota determinato e molto più giovane di lui e soprattutto se Bottas sarà finalmente in grado di impedirgli di conquistare l’ottava iride, o quantomeno di rendergli la vita un po’ più difficile di quanto lo sia stata in questi ultimi anni.
In caso comunque la Mercedes decida di guardare al futuro puntando su George Russell, sembra difficile possa voler rinunciare ad un pilota del calibro di Lewis Hamilton. Le prossime parole di Wolff ne spiegano le ragioni: “Siamo sempre stati abbastanza d’accordo su ciò che volevamo da Lewis. Non solo come membri del team Mercedes, ma anche come Daimler: per me resta il miglior pilota attualmente in circolazione. Nel corso della sua carriera è riuscito a vincere sette campionati senza commettere errori rilevanti. Inoltre ha un enorme seguito globale, che va al di là del mondo delle corse. Come molti all’interno del team è un pilastro importante del nostro successo come Mercedes”.
Per contro però, se il nodo contrattuale è andato così per le lunghe ci sarà pur una ragione e in tal senso Wolff ha voluto rammentare al pilota che è pur sempre uno dei tanti, in cui tutti sono utili, ma nessuno è realmente indispensabile: “Dall’altro lato, Lewis riconosce di essere soltanto uno dei 2.000 dipendenti del nostro team. I piloti non devono pensare di essere le uniche superstar. All’interno della Mercedes ci sono 2.000 superstar e ognuna di esse dà il proprio fondamentale contributo al successo del team”.
“Lewis è consapevole di questo” conclude il team principal con un riferimento al dibattito avuto sullo stipendio che Hamilton si ritroverà a percepire nel 2021 (che secondo il ‘The Sun‘ sarà di 45 milioni di euro al pari di quello incassato lo scorso anno). “Il 2020 è stato un anno difficile per tutti noi, sia dal punto di vista della salute che sotto l’aspetto economico. Quindi sapeva, nonostante i successi e i traguardi raggiunti, che avrebbe dovuto fare i conti anche con una realtà finanziaria impossibile da ignorare e che è importante rispettare”.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Mercedes