Tost nutre grandi aspettative per l’AT02: “Vogliamo guidare la lotta nel midfield”
L’evento di presentazione dell’AlphaTauri AT02, contrariamente a quanto ci si attendeva è stato breve e conciso. Nessuna sfilata, solo un passaggio veloce su alcuni modelli mixati alle prime immagini della nuova vettura che quest’anno sarà sospinta per l’ultma volta dalla power unit Honda. Tecnicamente non è proprio così dal momento che Red Bull continuerà a gestire detti propulsori fino alla stagione 2025, anche se però sotto il proprio nome. Dunque dicevamo, presentazione breve e concisa, alla quale è seguita una folta galleria fotografica tra rendering virtuale e alcune immagini dal vivo assieme ai piloti Pierre Gasly e Yuki Tsunoda. A seguire tutte le dichiarazioni rilasciate a margine dell’evento sul sito ufficiale della Scuderia di Faenza.
Ahmet Mercan (CEO del marchio d’abbigliamento AlphaTauri): “Per il 2021, il brand AlphaTauri sarà nuovamente al fianco del team faentino donando una livrea e un look tutto nuovo alla vettura e alle vesti di gara della squadra e dei piloti. Inoltre, daremo a quest’ultimi l’opportunità di scegliere il loro outfit, anche fuori dalla pista, scegliendo dalla nostra collezione. AlphaTauri è moda, nata con in testa la raffinatezza a supporto delle performance della vita quotidiana, rivoluzionando lo stile sulla griglia e fuori. Proprio come in Formula 1, noi di AlphaTauri lavoriamo duramenteper ottenere le migliori performance ottimizzandole attraverso innovazioni pioneristiche e concentrandoci sui più piccoli dettagli. Questo lo si ottiene grazie all’aiuto di tecnologie brevettate e caratteristiche innovative che uniscono stile e funzionalità. Una delle nostre innovazioni principali è la tecnologia 3D-Knit di AlphaTauri. Con le macchine 3D–Knit interne possiamo produrre maglieria perfetta, su misura e senza cuciture, in un’ora. Ogni capo è progettato per adattarsi perfettamente alla taglia e profilo individuale di chi lo indossa. Oltre alla vestibilità personalizzata, che rende gli indumenti in 3D–Knit estremamente comodi da indossare, ai tessuti vengono applicate anche le nostre alte tecnologie tessili, come i filati idrorepellenti”.
Graham Watson (team manager della Scuderia): “Nel 2020 abbiamo dovuto imparare a gestire nel modo migliore tutti i rischi legati alla pandemia, così da tenere tutto il nostro personale al sicuro durante tutti i viaggi in giro per il mondo. Abbiamo iniziato l’anno senza sapere cosa fosse il Covid e oggi è qualcosa con cui conviviamo tutti i giorni. Il team ha sviluppato uno specifico piano d’azione Covid, che continuiamo a rivedere, aggiornandolo secondo le novità. Ne faremo ancora largo uso durante la stagione 2021. Abbiamo dovuto superare diversi ostacoli logistici, in particolar modo quelli legati al catering e al garage, nonché al modo di accedere alla pista. Ma adesso sappiamo come gestire queste sfide. Abbiamo sempre cercato di garantire il distanziamento sociale del nostro personale, anche tra le persone di una stessa bolla. Allo stesso modo, abbiamo evitato i voli commerciali, per garantire il distanziamento anche durante gli spostamenti. Altra importante lezione appresa è che per la gestione di tutti questi aspetti, serve una persona dedicata, a causa del carico aggiuntivo di lavoro. Ora che conosciamo tutti i processi per il 2021, abbiamo nominato un “Covid Planner” per garantire che tutti i protocolli vengano correttamente rispettati. La presenza di una rete di supporto all’interno della nostra azienda ci ha aiutato enormemente, permettendoci di continuare a correre in un ambiente sicuro”.
“In qualità di Team Manager“ ha proseguito Graham Watson, “la priorità per me è salvaguardare la salute di tutti i membri del team. Era il mio obiettivo lo scorso anno e continuerà ad esserlo anche durante questa stagione. In tempi normali, senza Covid, abbiamo molte persone che lavorano in piccoli spazi, dunque rimanere distanziati è una grande sfida. Questa è una situazione tipica dei box, dove ci sono molte persone che lavorano sulla macchina e sotto la stretta del tempo. Quindi, gran parte del mio lavoro è stato trovare dei modi per gestire questa situazione, senza impedire alla squadra di rimanere competitiva. La realtà è che correre in queste condizioni diventa più stancante: l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e le altre restrizioni possono rendere il lavoro più complicato, ma tutti comprendono la necessità di seguire questi protocolli. Il management della Formula 1 e la FIA hanno svolto un lavoro incredibile nell’organizzare 17 gare in così poco tempo, affrontando tanti problemi logistici. È davvero stata la dimostrazione che siamo riusciti a mettere in piedi un incredibile spettacolo globale nonostante la pandemia. Sì, ci sono state delle grandi sfide e un calendario così condensato è risultato un po’ stancante, specialmente nei triple header. Ma le corse sono ciò che ci fanno alzare dal letto ogni giorno e sono felice di essere riuscito a completare un’intera stagione, mentre altri sport non hanno potuto fare altrettanto. Fortunatamente nel corso del 2020 non abbiamo avuto molti casi di Covid. Tuttavia, abbiamo messo in atto una serie di misure per fronteggiare eventuali casi durante questa stagione, tra cui l’aumento di personale in grado di sostituire ogni membro indispensabile del race team. Abbiamo maggiormente bisogno di persone pronte ad agire, dietro le quinte. Così, durante la preparazione pre-stagione dei pit-stop, abbiamo preparato più persone per dare a tutti la giusta esperienza, nel caso in cui dovessero essere convocate per la squadra corse. Per tenere un team efficiente l’aspetto umano è vitale ed è importante tenere sempre alto il morale. Il Covid ha cambiato il panorama sportivo, tuttavia credo che il nostro campionato abbia affrontato molto bene le complesse sfide di questa pandemia e ha continuato a offrire un grande intrattenimento ai tifosi a casa”.
Pierre Gasly (pilota): “L’inverno è stato ottimo. Dopo aver passato un po’ di tempo con la mia famiglia, soprattutto a Natale, io e il mio coach siamo andati a Dubai. Avevamo fatto la stessa cosa l’anno scorso con ottimi risultati, perché mi sentivo davvero in forma, così abbiamo deciso di ripetere l’esperienza anche quest’anno. A Dubai ci sono delle strutture fantastiche con cui potersi allenare e il clima è ideale anche per un po’ di esercizio all’aria aperta. Alla fine di gennaio sono risultato positivo al Covid, ma per fortuna stavo bene e ho potuto continuare ad allenarmi nel mio appartamento. Qualche leggero colpo di tosse per un paio di giorni non mi ha fermato: non ero per niente stanco e ho proseguito con il mio programma d’allenamento. Non ho perso nulla e sono pronto per l’inizio della stagione. Cosa penso di Tsunoda? Ovviamente, con il suo arrivo avrò maggiore responsabilità all’interno della squadra e sono pronto ad assumere il ruolo di team leader. Tuttavia, Yuki è un pilota molto veloce e ci aiuterà a crescere. Lo conosco, è un ragazzo molto competitivo e ha mostrato cosa è capace di fare in F2, ecco perché è stato promosso in F1 dopo appena un anno. Non sarà sempre tutto facile per lui perché gli manca un po’ d’esperienza, ma credo che abbia del talento e toccherà a me e a tutto il team fargli da guida. Il suo arrivo non influirà molto sul mio approccio che resterà lo stesso dello scorso anno, durante il quale abbiamo tirato fuori il massimo dalla vettura in quasi tutti i Gran Premi, a parte una o due occasioni. Quindi, dobbiamo continuare con la stessa filosofia, poiché credo davvero che l’anno passato sia stato il migliore per il team sotto il profilo delle prestazioni, dallo sviluppo alla gestione dei weekend di gara. Penso lo sia stato anche per me, quindi dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione e cercare di fare un po’ meglio di quanto fatto l’anno scorso”.
“Aspettative per il 2021? L’auto dello scorso anno è stata piuttosto buona. Eravamo in lotta nel gruppo centrale, tutti i team avevano fatto progressi e i gap erano davvero molto piccoli. Abbiamo chiuso in settima posizione in campionato, ma ci sono stati dei momenti in cui lottavamo per essere la quarta o la quinta miglior macchina in pista. Abbiamo lottato contro ottime squadre dai grandi budget e tanta esperienza. L’anno scorso avevamo una vettura che ci ha permesso di lottare con queste squadre e sono riuscito a entrare spesso in Q3. Quest’anno spero sarà possibile fare un ulteriore passo avanti ed essere ancora più vicini al gruppo di testa del midfield. Credo che lo scorso anno io abbia fatto un ottimo lavoro: sono riuscito a guidare come volevo e avere un ottimo rapporto con i miei ingegneri. Abbiamo capito cosa serviva al team e di cosa avevo bisogno io: lavorando insieme, abbiamo raggiunto ottimi risultati. Sono rimasto davvero soddisfatto, ma c’è ancora margine di miglioramento. Dovremo essere costanti e segnare punti a ogni occasione. Dobbiamo vedere come va la macchina in Bahrain e poi vedremo, ma la chiave sarà avere costanza e non commettere errori. Ultimo anno con Honda? Siamo rimasti tutti un po’ scioccati quando abbiamo appreso della loro decisione di ritirarsi alla fine del 2021. Con loro abbiamo un buon rapporto ed è stato fantastico lavorare insieme. Si sono impegnati molto, ogni singolo giorno, in questo sport. Ho avuto modo di lavorare con loro anche prima di arrivare in Formula 1, quindi ci conosciamo abbastanza bene. Penso che insieme possiamo fare grandi cose e qualcosa l’abbiamo già dimostrata in questi ultimi due anni, con un secondo posto in Brasile nel 2019 e la vittoria di Monza nel 2020. Sembrava fosse solamente l’inizio, quindi è un peccato vederli andare via così presto”.
Yuki Tsunoda (pilota): “Non mi aspettavo di esordire in F1 così presto!” Ha chiosato il nipponico classe 2000. “Arrivare in Formula 1 è sempre stato il mio obiettivo, ma per farlo non servono solo i risultati, occorre anche un po’ di fortuna e quella non si può controllare. Da parte mia, sapevo di dover dare sempre il massimo in ogni momento per distinguermi e attirare l’attenzione di chi poteva realizzare il mio sogno. In ogni categoria ci si deve adattare ed entrare nel ritmo molto velocemente e, quindi, mi sono impegnato per fare bene fin dall’inizio della mia carriera. È stato bello poter dimostrare cosa ero capace di fare nel mio primo anno in F2 e sono felice di essere passato in F1 così rapidamente. Differenze tra le due categorie? La velocità delle vetture è, ovviamente, una delle più grandi. Poi c’è la durata della stagione e anche da un punto di vista tecnico, ci sono tante differenze. Dovrò imparare molto rapidamente a gestire le tante complesse procedure e il team è talmente grande che ci sono molti più ingegneri con cui dovrò parlare. Inoltre, per quanto mi riguarda dovrò essere sempre ben allenato, sia fisicamente che mentalmente, così da affrontare le 23 gare e il poco tempo libero: anche questa è una grande differenza rispetto alla F2”.
“Sono davvero entusiasta di cominciare e in particolar modo non vedo l’ora di correre a Suzuka, davanti ai tifosi giapponesi“ ha proseguito il talento nipponico. “L’ultima volta che ho gareggiato lì è stato in Formula 4 e quindi sarà molto diverso. Sono davvero felice di avere l’opportunità di rappresentare il mio paese in F1. Non vedo l’ora di visitare posti nuovi e di correre su piste diverse. A parte Suzuka, aspetto con ansia di correre a Monaco, un posto intriso di storia e un circuito molto impegnativo. La cosa più bella per me, però, sarà schierarsi sulla griglia con così tante superstar di questo sport: è un onore assoluto competere contro alcuni dei più grandi piloti al mondo. Perché la scelta del numero 22? Il mio numero quando correvo in kart era 11, ma in F1 è già stato preso da Sergio Perez. Quindi l’ho duplicato: il 22 mi piace, anche perché è già stato il numero di un pilota che stimo molto, Jenson Button, campione del mondo 2009. È stato usato anche dal pilota giapponese Takuma Sato. Obiettivi stagionali? Voglio solo battere gli altri ed essere il primo pilota giapponese a vincere una gara in Formula 1. Il mio obiettivo principale per questa stagione sarà quello di apprendere velocemente e ottenere risultati altrettanto rapidamente. Devo sempre fare del mio meglio, tireremo le somme alla fine della stagione“.
Infine non poteva mancare un commento in merito al più esperto compagno Pierre Gasly: “Pierre è molto veloce e ha già conquistato una vittoria in F1. Per ogni pilota, il primo obiettivo è quello di battere il proprio compagno di squadra, ma sarà dura. Ricordo di averlo visto in Giappone quando correva in Super Formula e io ero in Formula 4. Ha quasi vinto il titolo nel suo primo anno in Giappone, che è un’impresa davvero difficile, soprattutto per un pilota europeo. Pierre ha un gran talento e sono felice di poter imparare il più possibile da lui durante questa stagione, visto che è già molto integrato con la squadra. Addio Honda? La Honda mi ha aiutato fin da quando ero in Formula 4 e nella mia carriera ha avuto un ruolo davvero molto importante. Non smetterò mai di ringraziarli e cercherò di mostrare tutta la mia gratitudine cercando di ottenere i migliori risultati possibili durante questa stagione. È il loro ultimo anno in F1, ed è un vero peccato, ma penso che sarà una buona stagione, anche grazie a un motore ancora più potente. Il mio obiettivo principale è fare bene: per la squadra, per me e ovviamente per la Honda“.
Franz Tost (team principal Scuderia AlphaTauri): “La prima stagione come Scuderia AlphaTauri è andata bene e siamo migliorati sotto tanti aspetti. Abbiamo fatto dei bei passi avanti sotto il profilo aerodinamico e anche il design office ha potuto fare dei miglioramenti per rendere tutte le procedure più fluide, raggiungendo più velocemente gli obiettivi. Anche dal punto di vista operativo siamo andati nella giusta direzione e abbiamo fatto dei pit-stop molto veloci che ci hanno aiutato a ottenere dei risultati piuttosto buoni durante l’anno. Grazie a questo lavoro abbiamo raggiunto a Monza il momento più alto della nostra stagione, con la vittoria di Monza, la prima per Pierre Gasly. Tuttavia, non posso dimenticare che ci siamo ritirati quattro volte: in tre occasioni per problemi di affidabilità e in una per un incidente in cui è stato coinvolto Pierre. In altre parole, abbiamo perso quattro occasioni per segnare altri punti. Dobbiamo assolutamente evitare di trovarci in situazioni simili, quindi abbiamo tanto lavoro davanti a noi, ma la squadra si sta focalizzando proprio su questo, preparandosi nel miglior modo possibile alla nuova stagione. Spero che la nuova vettura sia buona come ci aspettiamo, perché se i nostri piloti avranno una vettura competitiva, penso potremo puntare a una stagione migliore”.
“Quest’anno avremo un’interessante coppia di piloti” ha proseguito Tost. “Da una parte c’è un pilota esperto e dall’altra un debuttante. Credo che Pierre sia uno dei piloti più forti attualmente in F1. La sua buona comprensione tecnica gli permette di tirare fuori il meglio dalla macchina. Pierre è nel team da un po’ di tempo, quindi conosce tutte le procedure e il nostro metodo di lavoro: sarà un buon leader e aiuterà Yuki nella sua crescita. Sa come si vincono le gare e lo ha dimostrato l’anno scorso a Monza: se gli metteremo a disposizione una macchina competitiva, farà ancora meglio quest’anno. Al suo fianco ci sarà Yuki, che è arrivato terzo nel campionato di F2: guardando le sue gare lo scorso anno, devo dire che ha fatto un lavoro fantastico. Ha vinto delle corse e ha effettuato molti sorpassi impressionanti. Yuki ha già completato dei test con noi su una F1 e sono convinto che inizierà con il piede giusto la sua carriera in F1, grazie alla sua velocità e al suo talento naturale. La decisione di avere Pierre e Yuki nel 2021 è stata presa perché la filosofia della Scuderia AlphaTauri è ancora quella di dare l’opportunità ai giovani piloti del Red Bull Junior Programme di arrivare in F1 e farli crescere. Questo è il motivo per cui Yuki può giocarsi le sue carte. Con Pierre al suo fianco, abbiamo un pilota esperto che può aiutare il nostro rookie giapponese a crescere più rapidamente e, allo stesso tempo, puntare a buoni risultati. Penso che questa coppia sia l’opzione migliore per raggiungere i nostri obiettivi e sono fiducioso che avrà successo. Pierre è un pilota molto abile e ora ha anche l’esperienza necessaria per essere un leader sia per il team che per Yuki. Ogni pilota si confronta in primis con il proprio compagno di squadra. Quindi, più è bravo quest’ultimo, più si è spinti a migliorarsi. Yuki può imparare molto da Pierre sotto ogni aspetto, per esempio confrontando i tempi sul giro, l’assetto della vettura o le traiettorie: tutto questo è molto importante, soprattutto sulle piste nuove per Yuki. Avere un compagno di squadra esperto con cui confrontarsi aiuta a migliorare le performance“.
Infine un commento sulla fine della partnership tecnica con Honda e obiettivi stagionali: “È davvero un peccato che la Honda abbia deciso di fermarsi alla fine di quest’anno perché gli ingegneri di Sakura hanno fatto un lavoro fantastico negli ultimi anni. Attualmente la Power Unit Honda ha raggiunto un livello di competitività e affidabilità molto alto. Quest’anno avremo un ulteriore sviluppo della PU e mi aspetto un miglioramento delle prestazioni sia per la Scuderia AlphaTauri che per la Red Bull Racing. Honda ha investito tutte le sue energie, intensamente e instancabilmente, sulla tecnologia ibrida per dare vita a una Power Unit altamente competitiva e il nostro rapporto con loro è sempre stato produttivo e piacevole, ed è per questo che la decisione di fermarsi alla fine del 2021 è stata piuttosto deludente per il team. Oggi, siamo felici di poter continuare a utilizzare la tecnologia delle Power Unit Honda, gestita dalla neonata Red Bull Powertrains Limited. Voglio ringraziare la FIA, il management della Formula 1 e tutti i team per aver concordato all’unanimità il congelamento dello sviluppo dei motori a partire dal prossimo anno, cosa che ha permesso di giungere a questo accordo. Crediamo che questa soluzione sia la migliore per il futuro della Red Bull Racing e della Scuderia AlphaTauri e ci accompagnerà fino all’introduzione della prossima generazione di motori nel 2025. Sarà anche un’ulteriore motivazione per provare a ottenere i migliori risultati possibili nell’ultima stagione di Honda in questo sport. Obiettivi? Nel 2020 la Scuderia AlphaTauri è stata una squadra di centro gruppo e abbiamo lottato con successo contro altri team come McLaren, Renault e Racing Point. Ma il nostro obiettivo per quest’anno è quello di essere costantemente al vertice del midfield e migliorare ulteriormente. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo stare alla larga dai problemi di affidabilità e finire tutte le gare a punti. Questo sarà possibile solo se non commetteremo errori e rimarremo concentrati al 100% sul nostro lavoro, gara dopo gara, dentro e fuori la pista, perché i nostri avversari sono molto forti”.
Toyoharu Tanabe (direttore tecnico Honda): “Questo è l’ultimo anno della Honda in Formula 1 e tutti, a Sakura come a Milton Keynes, sono determinati a chiudere in bellezza. Siamo molto motivati e crediamo di esserci ben preparati durante questo inverno per affrontare la prossima stagione, in collaborazione con la Scuderia AlphaTauri. Finché non andremo in pista non sapremo con certezza quanto bene avremo lavorato, ma finora la preparazione è proseguita senza intoppi. I numeri emersi al banco corrispondono a quello che ci aspettavamo di vedere. Sarà la pista a dire quanto saremo competitivi nelle gare reali. Difficile dire con precisione su quali parti abbiamo spinto maggiormente, ma per migliorare potenza e affidabilità abbiamo apportato delle modifiche all’ICE, alla turbina e all’ERS. Questo è il nostro terzo anno con la Scuderia AlphaTauri e per fare un ulteriore passo avanti abbiamo puntato a migliorare ulteriormente l’installazione e il packaging dell’intera PU“.
“Prima della pandemia di Covid-19“ ha proseguito il tecnico nipponico, “avevamo programmato di introdurre una nuova PU per quest’anno. Ma alla luce delle difficoltà legate alle varie restrizioni, dal lungo shutdown della F1 al blocco europeo, combinato con i ritardi nella fornitura delle parti, avevamo deciso di posticipare questo upgrade al 2022. Abbiamo però rivalutato la situazione dopo la decisione di lasciare la Formula 1 al termine del 2021, così siamo tornati sui nostri passi e riprogrammato l’aggiornamento per l’inizio di quest’anno. Le tempistiche erano piuttosto serrate, ma siamo riusciti a portare avanti il programma di sviluppo e preparazione. Così abbiamo deciso di utilizzare tutto il nostro know-how tecnico prima di lasciare questo sport. Quando siamo tornati in F1 nel 2015 abbiamo attraversato momenti molto difficili, ma al tempo stesso abbiamo anche imparato tanto. La buona affidabilità dello scorso anno è frutto delle lezioni del passato. Quest’anno abbiamo cambiato molte cose sulla PU, ma abbiamo utilizzato la nostra esperienza per lavorare sull’affidabilità. L’equilibrio tra performance e affidabilità è molto sottile, speriamo di mantenerlo quest’anno. Ne sapremo di più una volta scesi in pista, dopodiché potremo solo apportare delle modifiche relative alla gestione della PU. L’anno scorso la lotta nel gruppo centrale è stata più dura rispetto agli anni precedenti e i gap così piccoli potevano produrre grandi differenze nei risultati finali. È stato fantastico vedere Pierre Gasly vincere a Monza e, più in generale, abbiamo vissuto un’ottima annata insieme alla Scuderia AlphaTauri. Ma anche i nostri rivali stanno crescendo, quindi ci attende un altro anno di grande competizione. Siamo convinti che Honda e Scuderia AlphaTauri abbiano fatto insieme dei grandi progressi in questi tre anni. Adesso siamo una squadra forte e unita. Il supporto della Scuderia AlphaTauri e la loro piena collaborazione ha avuto un ruolo cruciale nel permettere alla Honda di diventare competitiva nell’era ibrida. Sarebbe fantastico se potessimo fare un ulteriore passo avanti in questo ultimo anno insieme“.
A concludere non poteva mancare la manifestazione d’orgoglio per essere riusciti a portare un pilota giapponese in F1: “Siamo molto contenti che un pilota, supportato da molto tempo dalla Honda, faccia il suo debutto in F1 con la Scuderia AlphaTauri. Porterà la bandiera giapponese sulla griglia sette anni dopo Kamui Kobayashi. Ci aspettiamo che possa incontrare situazioni per lui nuove e qualche difficoltà che non ha mai sperimentato prima. Tuttavia, ha dimostrato di sapersi adattare rapidamente in F3 e in F2 ed è cresciuto bene, quindi credo imparerà in fretta in F1: migliorerà gara dopo gara. Avrà molta attenzione su di sé, soprattutto in Giappone, che si traduce in ulteriore pressione su di lui. Ma speriamo continuerà a correre con il suo stile aggressivo anche in F1. Honda farà tutto il possibile per supportarlo“.
Jody Egginton (direttore tecnico AlphaTauri): “In seguito alle modifiche regolamentari che mirano a una riduzione del carico aerodinamico, abbiamo dovuto apportare dei cambiamenti al fondo, al diffusore e ai condotti dei freni posteriori. E questo ha richiesto un ulteriore lavoro di ottimizzazione di tutto ciò che stava attorno a questi elementi. Il lavoro intrapreso per lo sviluppo della nostra vettura per il 2021 va quindi ben oltre le singole modifiche imposte dal regolamento e ha comportato dei cambiamenti a quasi tutte le parti aerodinamiche, incluso lo sviluppo e il packaging di larga parte delle componenti non visibili dall’esterno. Ci siamo impegnati molto per recuperare la perdita di carico aerodinamico in seguito alle modifiche regolamentari, concentrandoci particolarmente sul miglioramento della finestra operativa dell’aerodinamica della vettura. Questa è un’attività che continuerà nel corso della stagione con la suddivisione delle risorse tra il progetto 2021 e quello del 2022, per massimizzare il potenziale di entrambi i progetti“.
La situazione determinata dal Coronavirus ha avuto un grande impatto sulle procedure interne: “Non appena l’intera situazione è diventata chiara, abbiamo provveduto a modificare i nostri metodi di lavoro; è un processo in costante revisione, soprattutto perché lavoriamo tra due strutture, una in Italia e l’altra nel Regno Unito. Tuttavia, ci siamo adattati abbastanza bene e abbiamo imparato a conviverci. Parte della nostra strategia ha previsto un aumento del lavoro da remoto, che è stato ben implementato e le persone coinvolte hanno reagito positivamente a questa sfida: tutti hanno lavorato duramente per adattarsi alla situazione man mano che questa si evolveva. L’altro aspetto dei cambiamenti legati al Covid è stata la richiesta di interrompere le attività su quelle che all’epoca erano le vetture del 2021 e abbiamo potuto riprendere il lavoro di sviluppo solamente dal primo gennaio di quest’anno. Abbiamo così riadattato di conseguenza l’intera pianificazione delle risorse. Inoltre, abbiamo recentemente trasferito i nostri test aerodinamici dalla galleria del vento 50% di Bicester a quella Red Bull che lavora su modelli al 60%. Era importante passare a un modello al 60% e il team impegnato a Bicester ha gestito molto bene e senza strappi questa transizione. Una delle parti fondamentali dello sviluppo dell’auto 2021 è suddividere al meglio il lavoro di sviluppo aerodinamico tra la vettura di quest’anno e quella del 2022. L’approccio adottato negli ultimi due anni offre flessibilità, ma occorre essere efficienti con i test aerodinamici, quindi l’allocazione delle risorse sarà un grande tema di quest’anno“.
Altro nodo cruciale per quanto concerne lo sviluppo è dato dall’impatto che la posizione conquistata al termine dello scorso campionato ha avuto sul numero delle ore di test a disposizione del team. Fattore che Egginton ha spiegato così: “Si è soggetti a questa scala progressiva del numero di run aerodinamici che si possono completare. Per noi, arrivare settimi lo scorso anno equivale a trovarci a una sorta di punto zero teorico: chiunque ci è arrivato dietro avrà più tempo a disposizione rispetto a noi, mentre chi ci è arrivato davanti ne avrà meno. Supportiamo questo sistema e crediamo sia un ragionevole passo avanti nel tentativo di stringere ridurre i gap e spingere i team a essere quanto più efficienti possibile in ogni aero test. Il che ci porta anche a trovare dei modi per tirare fuori quante più informazioni possibile da ogni run e sviluppare contestualmente dei nostri metodi per avere sempre più dati in futuro“.
Stagione 2020 e obiettivi 2021: “Credo che la AT01 sia stata la miglior macchina prodotta dal team. La STR14 non era male, ma la AT01 è stata sviluppata molto bene durante la stagione e le sue performance sono merito del duro lavoro svolto da tutte le persone coinvolte nel progetto. Per il 2021, le principali modifiche alla vettura richiedono l’uso dei token e ogni squadra ne ha a disposizione solamente 2. Noi abbiamo deciso di continuare a usare la stessa cellula di sopravvivenza della AT01. Riteniamo che il telaio e il propulsore siano una buona base di partenza e quindi siamo felici di aver speso i nostri token per il 2021 altrove. Per il terzo anno consecutivo, useremo cambio, sospensioni posteriori e alcuni componenti delle sospensioni anteriori di Red Bull Technology, ma per il 2021 abbiamo scelto di continuare a utilizzare lo stesso design delle sospensioni posteriori e del cambio del 2020. Abbiamo deciso di utilizzare i due token per sviluppare un nuovo musetto e abbiamo inoltre ridisegnato la sospensione anteriore, aggiornando di conseguenza alcune componenti dello sterzo fornite da Red Bull Technology alle specifiche del 2020, così come permesso dal regolamento tecnico“.
“Durante questo inverno abbiamo lavorato duramente per recuperare le prestazioni perse in seguito alle modifiche aerodinamiche” si è avviato verso la conclusione Egginton “così da migliorare anche la finestra operativa della macchina. Quanto sarà veloce la nostra vettura? È qualcosa che ancora non possiamo sapere con certezza. Nel complesso, tenendo conto di tutto, direi che probabilmente vedremo un livello di prestazioni simili a quello di metà 2020. Honda ci fornisce una nuova Power Unit quest’anno e abbiamo colto l’occasione per sviluppare un nuovo packaging attorno ad essa. Honda è determinata a spingere fino alla fine del 2021 e siamo certi che la power unit darà il massimo. Nel corso di questi ultimi anni siamo stati soddisfatti dalle power unit Honda e credo che continuare a utilizzarle ci consentirà di essere competitivi. Questa è davvero una grande notizia per il team. È un impegno enorme da parte di Red Bull, ma permetterà sia alla Scuderia AlphaTauri che alla Red Bull Racing di rimanere competitivi utilizzando un’unità di potenza con cui siamo già a nostro agio. Spesso un team cliente è costretto a scendere a compromessi, specie con il telaio, e questo può inibire le performance di un’auto. Mantenere una PU interna attraverso Red Bull Powertrains Limited ci consentirà di mantenere il miglior pacchetto possibile“.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – AlphaTauri