Andy Green: “Con Vettel avremo meno problemi di messa a punto…”
Aston Martin AMR21. Una vettura e un team che hanno riscosso un discreto successo dopo la prima apparizione stagionale davanti ai riflettori. La squadra ha tutte le carte in regola per essere tra le più competitive del campionato (difficilmente sarà la migliore, ma questo lo scopriremo con il tempo), l’unico ‘dubbio’, le uniche incognite, riguardano Vettel e il lavoro che riuscirà a compiere nel corso dell’anno.
Sebastian Vettel è un quattro volte campione del mondo, che però ha subito molto l’irruenza del giovane Leclerc nel 2019, e le caratteristiche della SF1000 nel 2020. Un pilota in cerca di riscatto, che ha dato prova più e più volte di essere molto veloce al volante di una monoposto adatta al proprio stile di guida (se competitiva anche meglio), e incredibilmente in difficoltà nel caso opposto.
Per questo, i tecnici Aston Martin hanno manifestato la loro intenzione di voler mettere sin da subito a suo agio il loro nuovo pilota così da porlo nelle condizioni di estrarre il massimo potenziale dalla vettura. Una cosa apparentemente ovvia e scontata, ma che richiederà comunque del tempo. Sebastian, se non si prende in considerazione l’unica uscita per il filming day sul circuito di Silverstone, ha avuto l’opportunità di familiarizzare con la monoposto soltanto al simulatore, senza contare che anche la squadra ora dovrà abituarsi a delle nuove metodologie di lavoro, dopo aver trascorso sette anni assieme al messicano Sergio Perez (pilota che ha preso il posto di Alexander Albon in Red Bull).
Ed è su questo punto che Andrew Green, citato da ‘GpFans.com‘, si è ritrovato a rispondere ad una domanda a seguito della presentazione della nuova AMR21: la squadra incontrerà delle difficoltà nell’adattare la vettura allo stile di Sebastian? “Ogni pilota ha uno stile di guida del tutto personale” ha esordito il direttore tecnico Aston Martin, “anche Vettel ne possiede uno, ma non credo che sia molto diverso da quelli posseduti da altri piloti con cui abbiamo avuto il piacere di lavorare in passato”.
“Direi che non sia più particolare di quello del pilota che andrà a sostituire” ha continuato riferendosi a Sergio Perez. “Lui aveva uno stile piuttosto estremo. È stato molto difficile metterlo nelle migliori condizioni su tutte le piste del mondiale. Certi circuiti erano a lui più congeniali… Penso che lo stile di Vettel sia molto meno estremo e questo dovrebbe permetterci di mettere a punto la macchina con più facilità rispetto al passato. Di questo sono abbastanza sicuro. Abbiamo svolto molte sessioni al simulatore nell’ultimo mese e sembra sia molto soddisfatto della direzione che stiamo seguendo. Non abbiamo riscontrato alcun problema al momento” ha chiosato il tecnico britannico.
Ascoltato Green, l’intervistatore si rivolge a Vettel, al quale chiede, sfruttando l’assist fornitogli, di rilasciare un commento su quelle che sono state le sue prime considerazioni sulla AMR21 e se la trovasse più o meno compatibile al suo stile rispetto alle vetture guidate in passato. “Non posso darvi un parere preciso al momento” attacca Sebastian. “Ogni vettura si comporta in modo differente. È ovvio he io abbia delle preferenze, ma tutto dipende dalla situazione. Se ti trovassi al comando e fossi contento di ciò che ti sta accadendo attorno, a quel punto penseresti solo ad essere veloce e a fare ciò che deve essere fatto”.
“Il lavoro del pilota consiste nel trovare il limite della vettura” chiosa il tedesco, quasi con un senso di orgoglio… Quasi come a voler essere competitivo anche al volante di una vettura a lui non congeniale. “Alla fine in un modo o nell’altro ci si adatta”. Ma lo sappiamo, nello sport, specie in Formula Uno, qualsiasi dettaglio può avere un impatto importante sulla stagione. Dunque potrebbe rivelarsi una buona mossa, almeno all’inizio, decidere magari di sacrificare un po’ di performance (cosa che potrebbe anche non accadere) per andare incontro alle esigenze del pilota per poi portare avanti lo sviluppo della vettura sulla stessa lunghezza d’onda. Abbiamo avuto dimostrazione di come a volte una configurazione giudicata a priori più competitiva, possa far esaltare le doti di un pilota piuttosto che di un altro…
Se Vettel sarà messo realmente nella condizione di esprimersi al meglio, cosa che si presume accada a questo punto, sicuramente ci renderà spettatori di una stagione interessante. Gli ingredienti sono tutti messi a sua disposizione. Sta a Sebastian stupirci con un piatto degno della finale di ‘MasterChef‘. Siamo curiosi di vedere cosa ci servirà…
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Aston Martin