Anteprima F1 2021 – Statistiche AlphaTauri
Il nostro viaggio alla scoperta delle statistiche dei team di Formula 1 che prenderanno il via alla stagione 2021 continua. Dopo la Ferrari restiamo in Italia, rimaniamo nella Motor Valley, ma ci spostiamo verso est di un centinaio di chilometri. Per la precisione andiamo a Faenza, sede dell’AlphaTauri che si appresterà a disputare la sua seconda stagione in Formula 1, dopo aver cambiato il nome lo scorso anno.
Nel 2020, come abbiamo visto, la compagine legata al marchio di moda di Red Bull ha subito conquistato la vittoria con Pierre Gasly nella gara di casa della squadra, a Monza. Proprio in merito al successo del francese in Brianza, ci sono un po’ di statistiche che possiamo ripercorrere in attesa del 2021.
Escludendo il 1950, e quindi Alfa Romeo, e i partecipanti alla 500 miglia di Indianapolis, l’AlphaTauri è stata la quinta scuderia a vincere nella stagione d’esordio. Prima di lei solo Mercedes, Wolf, Benetton e Brawn GP erano riuscite nell’impresa. Tra queste è però la quarta ad averci impiegato meno gare: solo 8! In merito alle corse disputate prima del successo, la squadra di Faenza è un gradino sopra alla Ferrari che ci mise 9 Gran Premi prima di giungere al trionfo.
Un dato particolare dice che l’AlphaTauri è stato il nono team su 32 (si escludono quelli di Indianapolis, ndr) ad aver conquistato la prima vittoria precedentemente alla prima pole position. Tra questi nove, in tre non sono però mai riusciti a partire davanti a tutti: Eagle, Hesketh e Penske. L’AlphaTauri riuscirà a non diventare la quarta?
Ancora più esclusivo è il fatto che il primo trionfo dei faentini sia arrivato nella gara di casa, come solo cinque volte era successo in passato. Nella storia ci riuscirono solo Maserati in Italia nel 1954, Vanwall in Gran Bretagna nel 1957, Renault in Francia e Williams in Gran Bretagna nel 1979 e Toro Rosso in Italia nel 2008. Considerando i cambi di nome e/o proprietà, a Faenza sono stati gli unici nella storia a riuscirci due volte. Sempre relativamente alla gara di casa, inoltre, l’AlphaTauri è stato il diciassettesimo team su 32 ad essere riuscito a salire sul gradino più alto del podio davanti al proprio pubblico.
Parlando della formazione 2021 di AlphaTauri, formata da Pierre Gasly e dall’esordiente Yuki Tsunoda, possiamo dire che questa sarà l’undicesima coppia franco-nipponica della storia della Formula 1. Tra queste ce ne sono due che vedono Hideki Noda e addirittura tre con Aguri Suzuki. Proprio in merito a quest’ultimo, quella formata con Eric Bernard è anche quella che è durata più a lungo: ben 32 Gran Premi. In ordine temporale, invece, la più recente che abbiamo vista è quella formata da Takuma Sato e Franck Montagny in Super Aguri nella seconda metà della stagione 2006.
Considerando invece il giovane pilota giapponese, oltre ad essere il primo pilota nato negli anni Duemila a correre in Formula 1, sarà anche il diciottesimo pilota nipponico nella categoria. Se guardiamo a chi ha disputato una stagione intera, lui sarà solo l’undicesimo; dodicesimo se prendessimo in considerazione anche Yuji Ide a cui però fu ritirata la licenza dopo solo quattro gare.
Scavando bene nel passato possiamo notare che Tsunoda non sarà il primo pilota ad approdare a Faenza. Prima di lui, infatti, abbiamo visto correre Ukyo Katayama con la Minardi nel 1997 e quindi Shinji Nakano che prese il posto del connazionale l’anno successivo. Ampliando la visione all’Italia intera, Tsunoda sarà il quinto ad aver partecipato in Formula 1 con un team italiano. Oltre ai due già citati si uniscono Naoki Hattori che però non riuscì a passare le prequalifiche dei GP del Giappone e d’Australia 1991 al volante della Coloni, e Hideki Noda. Quest’ultimo fu iscritto al GP del Pacifico 1995 con la Forti, in sostituzione di Roberto Moreno, ma la FIA gli negò la superlicenza, nonostante avesse corso tre gare con Larrousse l’anno precedente.
La storia ci dice anche che il pilota dell’AlphaTauri sarà anche il nono giapponese a correre con una vettura dotata da propulsore nipponico; Honda, nel suo caso. Tra questi sarà il settimo ad esordire con il motore proveniente dalla sua terra. L’ultimo in ordine temporale fu Kamui Kobayashi con la Toyota nel 2009. E proprio Kobayashi è stato l’ultimo giapponese in griglia di partenza. L’ultima sua apparizione risale al GP d’Abu Dhabi 2014 e da allora sono trascorse sei stagioni senza rappresentanti dal Sol Levante. Questa lunga pausa è seconda solo a quella che ci fu tra la partecipazione di Hoshino, Takahara e Takahashi al GP del Giappone 1977 e l’esordio di Satoru Nakajima al GP del Brasile 1987: ben nove stagioni.
Autore: Marco Colletta – @MarcoColletta