Anteprima F1 2021 – Statistiche Ferrari
Dopo aver passato mezza griglia di partenza sotto la lente d’ingrandimento è giunto il momento del team più titolato della Formula 1: la Ferrari. Un anno fa non ci saremmo mai aspettati che la squadra di Maranello avrebbe archiviato un sesto posto nel mondiale costruttori. Eppure è successo, per la prima volta dal 1973 la Ferrari ha concluso fuori dalle prime cinque posizioni in classifica, se escludiamo il 1980, anno in cui a Maranello ci si concentrava sul nuovo motore turbo per il 1981.
Se ci fossero ancora i numeri di gara assegnati in base alla classifica costruttori dell’anno precedente, la Rossa avrebbe i numeri 11 e 12, visti per l’ultima volta sulla 312 T4 di Jody Scheckter e Gilles Villeneuve. Con quei numeri, i due alfieri di Enzo Ferrari portarono a casa il titolo costruttori e quello piloti; l’ultimo prima del ritorno alla vittoria con Michael Schumacher 21 anni dopo.
Ma venendo al presente, come detto la stagione 2020 della Ferrari non è stata una delle entusiasmanti, tanto da arrivare a riscrivere alcuni record negativi della propria storia. Peggior posizione media in qualifica a Monza (15° contro il 14° del 1962), prima volta dal 1984 che una Rossa non partiva in top-10 davanti al proprio pubblico (anche se assente, ndr). Ma anche prima volta dal 2005 che la Ferrari non faceva punti in casa, 26 anni dall’ultimo doppio ritiro in Brianza, solo per citare quelli della gara di casa.
Purtroppo per Ferrari e per i suoi tifosi, le statistiche negative potrebbero essere riscritte anche quest’anno, mentre altri primati potrebbero essere avvicinati. Uno di quelli che potrebbe perdere, vede come protagonisti i rivali della Mercedes. Se infatti una vettura motorizzata dalla casa di Stoccarda dovesse ottenere più di 20 pole, con il Cavallino Rampante a zero, il propulsore di Maranello perderebbe il maggior numero di pole position; un record che detiene dal lontano marzo 2001.
In merito alle classifiche mondiali, la Ferrari potrebbe eguagliare il maggior numero di stagioni consecutive con entrambi i piloti fuori dalla top-3. Il triennio 2019-2021 potrebbe infatti diventare il quarto nella storia della Rossa, dopo il 1967-1969, 1971-1973 e 1991-1993. Per quanto riguarda la classifica costruttori, arrivando nuovamente fuori dalle prime tre posizioni, costruirebbe il primo biennio negativo dal 1992-1993, quando arrivò quarta in entrambe le stagioni. La striscia peggiore risale però al triennio 1967-1969. In questo caso, la Ferrari potrebbe riscrivere la storia in negativo se non concludesse nuovamente tra le prime cinque posizioni. Infatti, mai nella storia la Rossa ha mancato la top-5 per più di un anno.
Le strisce negative non sono finite qui. Nella storia della Ferrari, la peggior striscia di gare a secco di vittorie è stata fermata a 58; tante ne sono trascorse tra Spagna 1990 e Germania 1994. Quella attuale dura da 23 gare e, con questo calendario, a fine stagione potrebbe salire a 46 diventando la seconda più lunga della storia sia in termini di corse che di tempo. Quella relativa alle pole position è durata 60 gare: tra Germania 2012, l’ultima di Alonso, e Singapore 2015, la prima di Vettel in rosso. La striscia attuale è arrivata a quota 20 e a fine stagione potrebbe arrivare a 43, eguagliando la terza più lunga registrata tra Brasile 1985 e Portogallo 1987. In termini di tempo sarebbe però la quarta.
Oltre a quelle senza pole, 20 sono anche le gare senza partenze in prima fila. In questo caso il record negativo è di 42 qualifiche, stabilito tra Portogallo 1990 e Canada 1994. Se Leclerc e Sainz non dovessero riuscirci nemmeno una volta nel 2021, la Ferrari stabilirebbe questo nuovo primato personale negativo, salendo a quota 43.
Passando ai dati del nuovo duo della Ferrari, con Charles Leclerc e Carlos Sainz, la Rossa inizierà per la trentaquattresima volta una stagione senza un pilota campione del mondo al volante. L’ultima volta accadde nel 2007 con Kimi Raikkonen e Felipe Massa. Sappiamo bene come finì quel 21 ottobre, difficilmente l’epilogo sarà il medesimo. Delle precedenti 33 stagioni, solo cinque volte a Maranello hanno potuto festeggiare il titolo mondiale a fine anno.
I due “Carlo” hanno totalizzato solo due trionfi in tutta la loro carriera, entrambi di Leclerc. In passato, solo cinque sono state le occasioni in cui una stagione del Cavallino Rampante è iniziata con tutti i piloti che non avevano mai vinto nemmeno una gara. I precedenti sono:
- 1951: Ascari, Gonzalez, Taruffi e Villoresi
- 1963: Bandini, Mairesse, Scarfiotti e Surtees
- 1968: Amon, Bell, de Adamich e Ickx
- 1969: Amon
- 1993: Alesi, Capelli e Larini
Concentrandoci esclusivamente sul nuovo acquisto Carlos Sainz, lui sarà il terzo pilota spagnolo a guidare per la Ferrari. Prima di lui Alfonso de Portago che durante la sua carriera ha disputato solo 5 gare, tra il 1956 e il 1957, tutte a bordo della Ferrari. Il secondo è il ben conosciuto Fernando Alonso, rimasto a Maranello per 96 gare dal 2010 al 2014. Per il figlio del tre volte vincitore della Dakar e due volte campione del mondo rally non sarà comunque un esordio assoluto con il marchio Ferrari. Nella sua carriera ha infatti guidato una Toro Rosso motorizzata dalla power unit modenese durante la seconda stagione in Formula 1.
Autore: Marco Colletta – @MarcoColletta